La Rudbeckia
La rudbeckia è una pianta singolare: originaria dell’America settentrionale, si presenta come una grossa margherita con il capolino scuro e i petali giallo oro, molto vistosi. Appartiene alla famiglia delle Asteracee e può raggiungere i 70-80 cm di altezza. Forma un ampio fogliame di colore verde scuro con vistose sfumature.
Ogni pianta produce più fiori durante l’estate e fino ai primi freddi, aumentando di anno in anno l’entità della fioritura. In questo modo i fiori sono abbondanti e si susseguono in modo continuo assicurando una ricchezza dell’aiuola che non passa mai inosservata.Â
Delle tante specie presenti in natura, la più diffusa nel nostro Paese è la Rudbeckia hirta che viene sempre più spesso impiegata per creare bordure o appariscenti macchie di colore nei giardini e nei parchi; ma esistono molte varietà orticole, anche più piccole (20-30 cm), adatte alla coltivazione in vaso o per completare, in piena terra, le aiuole nel periodo estivo.
In breve
Nome scientifico: Rudbeckia spp.
Famiglia: Asteracee
Origine: America settentrionale
Tipo di pianta: erbacea perenne
Altezza: fino a 70 cm
Larghezza: 30-40 cm
Fioritura: da luglio a ottobre
Di cosa ha bisogno
Esposizione: in pieno sole
Terreno: ordinario
Acqua: regolare
Resistenza al freddo: elevata
Moltiplicazione: per seme o divisione
Deve il suo nome al cognome di due botanici svedesi, Olaus Johannis e Olaus Olai Rudbeck, padre e figlio, in onore dei quali Linneo, padre della moderna classificazione scientifica degli esseri viventi, decise il nome del genere Rudbeckia. Si contano circa un aquarantina di specie, ma sono poche quelle comunemente impiegate nel nostro Paese. La R. laciniata giunse in Europa nel 1640 e, cinquant’anni dopo arrivò anche la specie hirta. La prima è spontanea e può essere talvolta trovata, nel Nord e Centro Italia, sulle sponde dei ruscelli e negli ambienti umidi. La seconda specie invece è quella più impiegata a scopo decorativo e quella che è stata anche oggetto di selezione da parte dei vivaisti. Oggi è possibile trovare sia le piantine in vaso, da trapiantare, sia i semi, da interrare a primavera.
La posizione ideale
La rudbeckia ama le posizioni luminose, ma mostra di sopportare poco il caldo torrido. Questo ci deve indurre a scegliere per lei, secondo la regione in cui abitiamo, un po’ di riparo dal sole dei mesi più caldi. Un’area protetta dal fogliame leggero di un albero, da una siepe o un cannicciato sono ideali nel Centro- Sud, mentre al Nord ci può bastare ombreggiarla un poco con piante da fiore più alte. Seminiamole o trapiantiamole a ridosso di una siepe, nei lati esposti a Est del giardino o, sul terrazzo, dove possa ricevere il sole diretto solo al mattino.
Il terreno
Il terrreno ordinario del giardino va più che bene; se fosse pesante, prima della semina conviene alleggerirlo aggiungendo della sabbia o della torba. La Rudbeckia cresce bene dove trova sostanza organica da cui attingere nutrimento. Nella sistemazione in piena terra, arricchiamo l’area con del letame pellettato. Un corretto drenaggio è condizione essenziale per lo sviluppo sano della pianta; i terreni in pendenza sono in questo avvantaggiati.
L’irrigazione
La pianta ama un terreno normalmente umido. Per questo annaffiamo con regolarità dalla semina fino a ottobre, sempre senza esagerare. L’irrigazione deve essere più regolare il primo anno, mentre dal secondo lo sviluppo delle radici garantisce alla pianta una maggiore resistenza. Come sempre, è meglio bagnare abbondantemente, ma a intervalli più lunghi, che non tutti i giorni con poca acqua.
In vaso
In vaso bisogna usare le normali accortezze dettate dal ridotto volume di terra a disposizione. Usiamo terriccio universale, meglio se arricchito con letame pellettato, e annaffiamo con regolarità per evitare che il terriccio secchi completamente. Se possibile, nelle settimane più calde, bagniamo per immersione. Diversamente, versiamo sulla superficie dell’acqua ogni qual volta questa ci appare asciutta. Dopo il primo mese dalla semina o dal trapianto, forniamo alle piante anche del concime per piante da fiore, di tipo liquido, ogni due settimane.
La moltiplicazione
Il modo migliore e più economico è la semina che avviene normalmente a primavera quando le temperature minime notturne siano al di sopra di 10-12°C. Possiamo altresì seminarle in inverno in un semenzaio in casa o sfruttando una serretta: in questo caso lasciamo i semi in un sacchetto sul terrazzo, al freddo, (o in frigorifero) per almeno un mese, quindi mettiamoli in un vassoio da semina in un ambiente normalmente riscaldato. Le piantine cresceranno prima e a primavera, appena la temperatura lo consente, potremo già metterle a dimora.
Possiamo anche acquistare delle piantine già formate in vivaio e trapiantarle, sempre a primavera, evitando in tal caso di toccare il pane di terra.
Le piante già coltivare per un anno possono essere divise a primavera e trapiantate subito. Per farlo, dobbiamo estrarle dal terreno e dividere la pianta in due o più parti in modo che ogni parte disponga di radici.Â
Malattie e cure
Si tratta di una pianta molto resistente ai parassiti che difficilmente la attaccano. Talvolta può essere colonizzata dagli afidi, specialmente quando la pianta è giovane e le foglie ancora delicate. Quando la pianta è piccola, dunque nelle prime settimane dopo la semina, può essere utile proteggerla dalle lumache. Può andare soggetta a dei marciumi del colletto, ma solo in caso di ristagno idrico o terreno troppo pesante (argilloso).
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