La rosa bruciata / 3
25 giugno
I fiori iniziano a sfiorire dopo oltre due settimane ed ora sono ormai rinsecchiti; avremmo dovuto tagliarli prima ma, si sa, la pigrizia è di casa e, benché si tratti di un’operazione veramente elementare e che richiede meno di un minuto, abbiamo continuato a rimandarla come se d’incanto, qualcuno lo facesse al posto nostro.
Oltretutto tagliare i fiori appena appassiscono induce la pianta a produrne di nuovi. Vale per tutte le piante il cui sviluppo ha un unico grande scopo: la riproduzione. Per questo, se producono i fiori e i fiori si trasformano in semi, la pianta ha raggiunto il suo scopo e non ha motivo di fiorire ulteriormente, anche considerando che la fioritura rappresenta un grande dispendio di energie. Tagliare i fiori appena iniziano ad appassire diventa il modo più naturale per rinvigorire la pianta e ottenere altri fiori.
Ciò non di meno, sapendolo, abbiamo lasciato che quasi seccassero. Ma tant’è.
Il vero problema che stiamo osservando perrò è un altro: la punta delle foglie inizia a presentare alcune bruciature, un segno di secchezza che però al momento non ci allarma più di tranto. Continuiamo a bagnare la pianta come abbiamo fatto in queste settimane e attendiamo che, dopo il taglio dei fiori, spuntino, dall’ascella delle foglie, i nuovi getti, come è giusto che sia.