0
(0)
Piante da fiore

La bellezza delle bacche

L’estate è sgargiante, chiassosa, eccitante nei colori e nei profumi, l’autunno è quieto, dolce, quasi malinconico. Con la fine della bella stagione sembra che in natura tutto sia compiuto, i frutti raccolti, le erbe aromatiche messe a seccare, gli ortaggi in conserva. Come se non restasse, insomma, che aspettare l’inverno.

Ma chi l’ha detto che l’autunno non abbia niente da offrirci?

Prima di tutto è una stagione che affascina per il fiammeggiare d’oro, porpora e bronzo delle foglie, per quella sua luce trasparente che rende ogni cosa più nitida; e poi ci sono le bacche che in un tripudio di colori fanno allegria e regalano nel giardino visioni insolite, fatte apposta per i romantici e i golosi. Sì, perché le bacche di alcune piante possono fare la felicità degli uccelli, ma anche di molti di noi golosi.

In botanica sarebbe corretto fare una distinzione tra bacca vera propria, drupa o, cinorrodo, ma noi chiameremo bacche tutte quelle graziose palline colorate che punteggiano alberi e arbusti con magnifici effetti decorativi, soprattutto nell’autunno e in inverno. Se perciò abbiamo a disposizione un giardino o un terrazzo, vale la pena di coltivare alcune piante che potranno regalarci la loro vivace bellezza e saranno un antidoto contro le giornate a rischio di tristezza.

Corbezzolo_bacche
Corbezzolo
Ardisia
Aronia_bacche
Aronia
Aucuba_bacche
Aucuba
Berberis_bacche
Berberis
Callicarpa_bacche
Callicarpa
Cotogno_bacche
Cotogno del Giappone
Clerodendro_bacche
Clerodendro
Corniolo_bacche
Corniolo
Cotoneaster_bacche
Cotoneaster
Evonimo_bacche
Evonimo
Olivello_bacche
Olivello spinoso
Agrifoglio_bacche
Agrifoglio
Ginepro_bacche
Ginepro
Alloro_bacche
Alloro
Ligustro_bacche
Ligustro
Maonia_bacche
Maonia
Nandina_bacche
Nandina
Fotinia_bacche
Fotinia
Lauroceraso_bacche
Lauroceraso
Piracanta_bacche
Piracanta
Rosa_rugosa_bacche
Rosa rugosa
Sarcococca_bacche
Sarcococca
Sinforicarpo_bacche
Sinforicarpo
Tasso_bacche
Tasso
Viburno_bacche
Viburno
Biancospino_bacche
Biancospino

Buone da mangiare

Prima regola: conoscere le piante, perché moltissime delle loro barche sono splendide, ma tossiche. Tra quelle che però fanno felici i golosi ricordiamo, per esempio, le bacche nere del Sambucus nigra (non il Sambucus ebulus decisamente tossico) che sono la base per preparare gelatine dolci, confetture, succhi e perfino vino.

Un’altra pianta dalle bacche commestibili è l’olivello spinoso (il cui nome scientifico è Hippophae rhamnoides) i cui frutti di colore arancio contengono in proporzione più vitamina C del limone.

Le bacche di ginepro sono famose per insaporire ogni tipo di carne, mentre i frutti di Rosa canina, Rosa rugosa, Rosa eglanteria, Rosa rubrifolia, i cosiddetti cinorrodi, sono dei veri complessi vitaminici e inoltre possono servire a preparare salse e gelatine. Un concentrato di virtù è il sorbo rosso (Sorbus aucuparia) dai frutti aciduli, molto apprezzato dagli uccelli, ma anche base per gelatine o per la preparazione di un’acquavite simile al kirsc.

Le bacche del biancospino (Crataegus oxyacantha) ancorché non pregiate, venivano usate, in tempo poveri e in campagna, mescolate a farina per preparare il pane o un vino da cui veniva distillata un’acquavite.

Quelle velenose

Molte piante dalle splendide bacche, assai comuni nel giardino come sul terrazzo, capaci di creare splendide coreografie, sono decisamente tossiche, in alcuni casi persino mortali. Quindi, attenzione se decidiamo di coltivarle. Tra le più diffuse ricordiamo l’agrifoglio (Ilex aquifolium) dalla bacche rosse e il ligustro dalle bacche nere; ne vanno ghiotti tordi e merli, ma sono letali per l’uomo. Stiamo lontani dalle bacche dei viburni, degli evonimi, in particolare dell’Euonymus europaeus (detto fusaggine o berretta del prete), e da quelle delle lonicere. 

Anche le bacche del Solanum nigrum e del Solanum dulcamara sono altamente tossiche così come quelle dell’edera (Hedera helix) che nei bambini possono provocare gravi intossicazioni. Il tasso (Taxus baccata) che tanto bene crea siepi maestose, è tutto velenoso mentre ancora tossiche sono le bacche dei mughetti e dei cotoneaster.

Le più belle

Ma se vogliamo semplicemente godere della bellezza e del colore delle bacche, allora ricordiamoci che molte di queste piante, e sono tante, non possono lasciare indifferenti per gli abbondanti e bellissimi frutti prodotti.

Il clerodendro è un arbusto che perde le foglie in autunno lasciando le bacche nere-bluastre che spiccano al centro di brattee rosse disposte a stella.

Il biancospino fiorisce a maggio ma i frutti compaiono tra novembre e febbraio, Sono di colore rosso acceso, presenti a centinaia sulla stessa pianta.

E non finisce qui

 Raccontateci la vostra esperienza, inviate commenti e osservazioni; potremo arricchire l’articolo.

Hai trovato utili queste informazioni?

Clicca sulle stelle per esprimere un voto

Media 0 / 5. Numero di voti: 0

Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.