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L' azalea: la storia e le specie

Linneo, il naturalista svedese che verso la metà del Settecento e per primo introdusse un criterio di classificazione botanica, credeva che Azalee e Rododendri fossero delle piante distinte. Si basava sul fatto che i Rododendri hanno dieci stami (organo riproduttivo maschile del fiore), mentre le Azalee solo cinque.

Un secolo dopo i botanici decisero di riunire i due generi in un’unica famiglia, quella dei Rododendri. Avessero torto o ragione, rimane evidente anche un’altra differenza: i rododendri sono per lo più sempreverdi, mentre le azalee no. Le specie di azalee cosiddette sempreverdi perdono in primavera le poche foglie rimaste e si ricoprono di fioriture così fitte da nascondere interamente quelle nuove.

L’aspetto è quello di un cespuglio ma, al contrario dei rododendri che sviluppano dei veri e propri muri fioriti, l’azalea resta di medie dimensioni con rami flessuosi e abbastanza sottili.

Oggetto di numerosi incroci

Già alla fine del ‘700 le azalee furono oggetto di numerosi incroci, soprattutto in Inghilterra e in Belgio. Nell’800 a Gand (in Belgio, capoluogo delle Fiandre Orientali) si sviluppò una vera e propria industria dell’azalea.

Oggi Belgio, Giappone, Olanda e Stati Uniti sono i paesi dove la loro coltivazione e selezione hanno la più antica tradizione.

Nella intricata e in un certo senso confusa storia di questa famiglia vale la regola di suddividere le specie e le varietà in due gruppi: Decidue (cioè che perdono le foglie) e Sempreverdi (o quasi), e classificare i loro numerosissimi incroci secondo il nome storico che deriva dai luoghi dove tali incroci sono stati creati come ad esempio: Gand, Exbury, Kurume, Knap Hill. 

Il termine “indiane” viene frequentemente utilizzato per indicare le molte varietà adatte alla coltura in vaso e diffuse soprattutto in Belgio.

La fioritura delle azalee a Villa Carlotta, sul lago di Como.

Le specie decidue

Tra le specie decidue che più facilmente possiamo trovare nei vivai c’è l’Azalea pontica (Rhododendron luteum), di origine caucasica ed europea. I suoi fiori sono profumati e appaiono in maggio di colore giallo vivo; la pianta raggiunge tre metri di altezza e ha bellissime colorazioni autunnali.

Non meno diffusa, l’Azalea mollis (Rhododendron japonicum), originaria del Giappone; incrociata con il Rododendro sinense, ha dato origine ai magnifici “ibridi mollis” coltivati soprattutto per la creazione di piante forzate a fiorire. Di piccole dimensioni, fiorisce a maggio, prima di mettere le foglie, con fiori dal rosso all’arancio, senza profumo, 

Il Rhododendron occidentale è l’unica azalea proveniente dagli Stati Uniti occidentali; di piccole dimensioni, dà in giugno-luglio dei bellissimi fiori bianchi macchiati di giallo, molto profumati.

Originaria della Cina, invece, l’Azalea sinensis (Rhododendron molle) raggiunge due metri di altezza e produce grandi fiori gialli in aprile-maggio. 

A queste si aggiungono i numerosi incroci creati dalle specie decidue: gli Ibridi di “Gand”, ottenuti incrociando il ceppo europeo e quello americano, caratterizzati da fiori spesso doppi, anche se piccoli, famosi per la loro resistenza e le belle colorazioni autunnali.

Gli Ibridi di “Knapp Hill”, ottenuti negli omonimi vivai, raggiungono due metri di altezza e hanno colorazioni nella gamma del rosa-arancio-rosso, spesso con sfumature più scure. Fioriscono a maggio e sono abbastanza profumati.

Gli Ibridi di “Exbury”, ottenuti da Lionel de Rotschild nel suo omonimo giardino, sono assai rustici con grossi fiori dalle tonalità vivaci.

Infine, gli Ibridi di “mollis”, originari del Belgio, hanno grandi fiori senza profumo, che si aprono a maggio in calde colorazioni gialle-arancio-salmone-bronzo.

Le specie sempreverdi

Tra le specie sempreverdi l’Azalea indica (Rhododendron indicum) è originaria del Giappone, ha fiori rosso brillante che appaiono in maggio-giugno. Raramente coltivata, viene spesso confusa con il Rhododendron simsii con il quale divide molte caratteristiche.

Il Rhododendron simsii, originaria della Cina, è la comune azalea, nota anche come “azalea dei fioristi” o “azalea dei laghi”. Molto usata per la forzatura in serra, cresce in giardino anche tre-quattro metri e fiorisce in maggio-giugno nei toni del rosa-rosso e del bianco. Adatta anche alla coltivazione in vaso, forma in giardino un cespuglio ampio e ricco di foglie. Si contano numerosi incroci a fiori semplici e doppi.

Dall’isola giapponese di Kyushu giunge l’Azalea indica (Rhododendron kaempferi): fiorisce a maggio in varie tonalità di rosso e raggiunge tre metri di altezza. È un cespuglio semi-sempreverde da cui sono derivati magnifici ibridi oggi largamente coltivati.

Dalla stessa isola dove pare che cresca solo sul monte Kirishima, arriva l’Azalea obtusa (Rhododendron obtusum). È un cespuglio di lentissima crescita ma proprio per questo è adatta al giardino roccioso o per creare bassi cuscini molto compatti. Ha foglie e fiori più piccoli rispetto alle altre azalee, di colore rosso brillante o rosa. I suoi incroci hanno dato origine a bellissime azalee conosciute come “Azalee Kurume”.

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