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La Beaucarnea o Nolina

Nota anche sotto il nome di Nolina recurvata (un’altra pianta che le somiglia molto) o, famigliarmente, mangiafumo, la Beaucarnea è una pianta originaria delle regioni calde e asciutte dove può raggiungere i nove metri di altezza. Coltivata in casa, non supera generalmente i due metri, necessita di pochissime cure e può vivere anche all’aperto, almeno nei mesi più caldi.

È caratterizzata da un fusto legnoso, ingrossato alla base, e da foglie sottili e lunghe che si dipartono a ciuffo dalla cima per poi ricadere sinuosamente.

Il suo ambiente

La Beaucarnea si trova presso i vivai più forniti; normalmente è una pianta che all’acquisto, si presenta di 30-60 cm di altezza e cresce abbastanza lentamente.

Essendo originaria del Messico, preferisce l’esposizione in piena luce. In questo periodo possiamo sistemarla in casa dietro una finestra, badando che rimanga protetta da eventuali correnti d’aria.

Non risente del clima secco, ma preferisce, in inverno, un ambiente fresco con temperature nell’ordine dei 15-18° C. In ogni caso, la temperatura non deve scendere sotto i 10° C.

Ideale è l’installazione in una veranda o in un locale di disimpegno, ma anche in un ingresso comune dove il riscaldamento non è eccessivo: unico requisito rimane una abbondante e prolungata illuminazione.

A fine aprile, se la temperatura lo consente, può essere messa sul terrazzo dove, fino alla fine di settembre, potrà trarre vantaggio della superiore luce. Attenzione solo a posizionarla in modo da non essere esposta al vento che la danneggia rapidamente.

Le cure

La Beaucarnea ha il fusto fatto di fibre cavernose che funzionano come riserva d’acqua: per questo necessita di scarsa irrigazione. In inverno è sufficiente un bicchiere d’acqua ogni 15-20 giorni, secondo la temperatura. In estate basta invece bagnarla moderatamente una volta alla settimana, riservando solo al periodo più caldo una maggiore frequenza. È bene non annaffiare se non quando il terreno appare asciutto: la pianta infatti risulta sensibile all’eccesso di acqua che tende a soffocare le radici. Queste appaiono copiose e piuttosto serrate tra loro. Il rinvaso, da effettuare mediamente ogni due anni, deve prevedere di volta in volta, un vaso appena più grande. Va effettuato con estrema cura, badando di non rovinare le radici, molto delicate, ma piuttosto trasferendo la pianta con tutto il suo pane di terra nel nuovo contenitore.

Utille per il suo sviluppo è l’apporto di un fertilizzante, da mescolare all’acqua delle annaffiature ogni due-tre settimane, solamente in primavera e in estate.

Alla base di una buona crescita ci sono dunque un’illuminazione abbondante e poca acqua a cui aggiungiamo un perfetto drenaggio del vaso.

Come moltiplicarla

La moltiplicazione avviene per semina, da effettuare a febbraio-marzo in composta a una temperatura di 18-21° C. Quando le piantine hanno raggiunto i 5-7 centimetri di altezza, possono essere trapiantate in vasi con un terriccio composto per lo più da terra d’erica e sabbia di fiume.

Quali problemi può dare

Un clima caldo e secco in inverno può favorire l’attacco del ragnetto rosso e della cocciniglia, due parassiti facilmente individuabili e altrettanto facilmente debellabili, specie se presi con tempestività. Per il primo si può ricorrere a un acaricida appropriato, mentre la seconda può essere rimossa utilizzando un cotton fioc imbevuto di alcol.

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