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La salvia

La Salvia officinalis è una bella pianta arbustiva che può raggiungere 70-80 centimetri di altezza e che può essere facilmente coltivata in piena terra come in vaso. È tra le piante aromatiche che non possono mancare sulla finestra della cucina, sul terrazzo o nell’orto, indispensabile per aromatizzare alcune vivande e preziosa per arricchire di un bel verde argentato la base delle piante più grandi.

Le sue foglie sono coperte di una peluria sottile che conferisce un aspetto vellutato e piacevole al tatto; sono persistenti, ma, se l’inverno è molto freddo, cadono per tornare a spuntare con la primavera. La fioritura ha luogo da maggio a luglio, ma solo se il clima non è troppo freddo. I fiori sono raggruppati a tre alla volta all’estremità dei rami, sono grandi, di colore blu-violetto, costituiti da due labbri.

Dove coltivarla

La salvia cresce allo stato naturale in tutto il bacino del Mediterraneo fino a un’altitudine di 800 metri circa, lungo i sentieri e nei declivi esposti a Sud.

Come il rosmarino, la salvia ama l’esposizione soleggiata e il terreno calcareo e asciutto purché sia ben drenato perché non sopporta l’umidità eccessiva e stagnante. Il terreno ideale per ottenere una pianta robusta e ricca di aroma è un terriccio secco, calcareo, pietroso, povero ma esposto in pieno sole. Come base di piante più grandi, ricordiamoci di esporla a Sud, mentre nella coltivazione in vaso è preferibile una terrazza o il davanzale di una finestra assolata. 

Può essere messa in terra per conto suo o abbinata facilmente ad altre piante aromatiche come il rosmarino e il timo per creare ciotole o aiuole di pacevole effetto e profumo.

Le cure più adatte

Oltre a una corretta esposizione, dobbiamo provvedere a due semplici accortezze: un giusto apporto di acqua e la cimatura regolare dei fusti. Provvediamo perciò a fornire alla salvia acqua a temperatura ambiente quanto basta per mantenere appena umido il terreno: bagniamo alla sera, dopo il tramonto, usando l’acqua con cui abbiamo riempito dal mattino l’annaffiatoio. Dal momento che la pianta tende ad allungare i suoi fusti assumendo un’aspetto spoglio alla base, non esitiamo a tagliarne le punte in modo da indurne lo sviluppo dalla base. Inoltre, ad agosto, dopo la fioritura, dimezziamo i fusti: questa operazione rinvigorisce il fogliame. In inverno, proteggiamo la pianta dal freddo coprendola con un sacchetto di plastica trasparente a cui avremo praticato due o tre fori.

Come moltiplicarla

La salvia si può seminare, ma si effettua più spesso la moltiplicazione per talea, margotta o divisione dei cespi. Seminiamola a primavera in piena terra dopo che le gelate sono certamente finite. Due mesi dopo, ripicchettiamo le piantine distanziandole di circa 40 centimetri. Le talee devono essere invece prelevate preferibilmente a maggio o tra agosto e settembre. Per questo, tagliamo dei rametti di 6-8 centimetri di lunghezza, togliamo le foglie alla base e mettiamoli a radicare in vasetti di 8-10 centimetri di diametro dove sia presente un mix composto dal 75% di sabbia e 25% di terriccio. Manteniamo umido il terreno e proteggiamo la pianta dal sole diretto e dal vento.

Possiamo anche moltiplicarla per divisione dei cespi, prelevando i fusti giovani ai lati del ciuffo e mettendoli immediatamente in terra. 

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