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L' indivia riccia

Cichorium endivia crispum – Asteracee
Tipo: annuale

È una delle due sottospecie di indivia coltivata (l’altra è la scarola) e fa parte della grande famiglia delle cicorie. È una pianta biennale, coltivata come annuale, costituita da un cespo ovvero da una rosetta di foglie che cresce attorno a un corto fusto fino a formare un grumolo compatto detto “cuore”. Se lasciata sviluppare, la pianta forma un’infiorescenza alta fino a un metro. Differisce dalla scarola per avere foglie con lembi profondamente laciniati e arricciati.

Temperatura ideale
20 – 30° C

Tempo semina/raccolto
90-100 giorni

Produzione media/mq
2 – 4 kg

Semina: al Centro-Sud, dove il clima è più caldo, la semina si può effettuare direttamente in pieno campo già a partire da febbraio. Al Nord si preferisce seminare l’indivia riccia in contenitori alveolari a partire da aprile e, scalarmente ogni quindici giorni, fino a tutto luglio. Questo permette una raccolta scalare a partire dalla fine di luglio fino alla fine di ottobre. L’indivia riccia si presta ad essere coltivata anche in serra; in questo caso è possibile seminarla in febbraio per ottenere il raccolto prima dell’estate.

Tempo di germinazione
8-12 giorni

Temperatura germinazione
6° C

Profondità seme
0,5-1 cm

Trapianto: Le piantine migliori ottenute in semenzaio si mettono in piena terra quando hanno almeno 4-5 foglioline, distribuite a circa 30-40 cm una dall’altra e tra le file.

Distanza sulla fila
15 cm

Distanza tra le file
20 cm

Numero piante/mq
12-15

Concimazione di base: non indispensabile; l’ideale è farla seguire a una coltivazione di leguminose

Concimazione di copertura: non necessaria

Irrigazione: molto regolare per mantenere umido il terreno

Cure: è sufficiente pulire il terreno dalle infestanti e zappettare per facilitare la penetrazione dell’acqua.

Raccolta: la pianta tende ad andare a seme in caso di clima caldo prolungato. Per questo si raccoglie prima dell’estate nel ciclo primaverile e in inverno per le varietà seminate alla fine dell’estate. Per rendere più gustoso e croccante il cespo, si pratica l’imbiancatura legando tra loro le foglie con della rafia o un elastico due settimane circa prima della raccolta. Questa si effettua tagliando con un coltello affilato sotto il livello del terreno e pulendo la pianta successivamente.

Parassiti/malattie: lumache

Vicino a: asparago, Carota, Fagiolo, Lattuga, Peperone, Pisello
Pomodoro, Sedano, Spinacio

Lontano da: cavolo, zucca
Non deve seguire: anguria, melone

Varietà:

Note:

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