Il cece
È una pianta annuale con radice profonda molto ramificata, conosciuta dai tempi più antichi. Non esiste allo stato selvatico, ma solo come pianta coltivata. Originaria dell’Asia occidentale, si è diffusa in antichità in Europa e Africa ed oggi è la terza leguminosa per importanza, dopo il fagiolo e il pisello.
In Italia è coltivata per lo più nel Centro-Sud, ma non avendo particolari necessità climatiche, può essere coltivato anche nelle regioni del Nord. I semi, contenuti generalmente a coppie nei baccelli, sono rotondeggianti, lisci o rugosi secondo la varietà, di colore giallo o marrone o rossastri.
Temperatura ideale | Tempo semina/raccolto | Produzione media/mq |
Tempo di germinazione | Temperatura germinazione | Profondità seme |
Distanza sulla fila | Distanza tra le file | Numero piante/mq |
Concimazione di base: modesta, con prevalenza di Potassio e Fosforo; l’eccessiva fertilità non giova a questa pianta
Concimazione di copertura: –
Irrigazione: solo in regioni molto aride o dove la siccità appare prolungata, è utile prevedere un sistema di irrigazione che bagni in profondità il terreno.
Cure: durante la coltivazione, quando le piantine hanno raggiunto 20-25 cm di altezza, è utile una leggera rincalzatura.
Raccolta: quando i baccelli appaiono maturi, si estirpa completamente la pianta e la si lascia sul terreno per l’essiccazione. I baccelli vanno poi sgranati manualmente; il cece si conserva a lungo.
Parassiti/malattie: mosca dell’aglio
Vicino a: aglio, cipolla finocchio, pisello
Lontano da: –
Non deve seguire: Fabacee
Varietà: Ares, comune, Principe
Note:
Hai trovato utili queste informazioni?
Clicca sulle stelle per esprimere un voto
Media 0 / 5. Numero di voti: 0
Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.