L' Alchechengi
Chiamata anche uciuva, è una pianta perenne a portamento cespuglioso spesso coltivata, alle nostre latitudini, come annuale. Ha una radice rizomatosa da cui spuntano dei fusti eretti alti fino a 80-90 cm; la radice può sopravvivere all’inverno e far rispuntare la pianta la cui vita si allunga fino a otto anni. Fiorisce tra maggio e luglio; dopo la fioritura, si presentano le bacche, racchiuse in un involucro, prima verde e poi di consistenza cartacea a maturazione.
Temperatura ideale | Tempo semina/raccolto | Produzione media/mq |
Tempo di germinazione | Temperatura germinazione | Profondità seme |
Distanza sulla fila | Distanza tra le file | Numero piante/mq |
Concimazione di base: con letame maturo (anche pellettato) o composta.
Concimazione di copertura: —
Irrigazione: quanto basta a mantenere il tereno umido, evitando sempre gli eccessi. La pianta tollera brevi periodi di siccità, ma è bene predisporre un’irrigazione costante durante le setttimane più calde.
Cure: durante la coltivazione è bene tenere pulito i terreno, sarchiando o pacciamando con paglia, sfalci o trinciato.
Raccolta: a settembre: i frutti maturi sono delle sfere di circa 1,5 cm di diametro, di color giallo oro. Mentre tutta la pianta è tossica, le bacche sono commestibili, dal gusto vagamente agrodolce con retrogusto di ananas e vaniglia.
Parassiti/malattie: teme l’attacco degli afidi
Vicino a:
Lontano da:
Non deve seguire: pomodoro, melanzana, patata, peperone
Note:
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