L' oleandro
Tipo: perenne da fiore
Origine: Mediterraneo
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile
Arbusto sempreverde che assume, col tempo, un portamento di piccolo albero alto fino a 6 metri. Ha foglie coriacee, lanceolate, con margine intero e nervatura centrale prominente. I fiori, tubolosi, larghi 3-4 cm, sono riuniti in racemi terminali. Esistono di quasi tutti i colori tranne il blu; compaiono nel periodo estivo e persistono fino all’arrivo dell’inverno.
Fioritura: giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre
Colore dei fiori: bianco, rosa, rosso
Posizione: assolata o mezz’ombra
Temperatura: pianta rustica, resiste al freddo invernale, ma teme il gelo che può rovinare, se prolungato, la parte aerea che però si riforma a primavera.
Terreno: ordinario, fertile, ma anche povero e sabbioso purché ben drenato
Irrigazione: regolare nei primi anni; la pianta adulta si accontenta delle precipitazioni
Concimazione: a primavera con letame maturo per favorire il risveglio vegetativo
Potatura: dopo la fioritura si accorciano i germogli fioriferi a metà della lunghezza; nello stesso periodo, se si desidera il portamento ad alberello, si tagliano i getti laterali alla base.
Moltiplicazione: per talea in giugno-luglio prelevando una cima non fiorifera; per seme in aprile
Semina: aprile
Trapianto/rinvaso: marzo
Malattie e parassiti: rogna dell’oleandro (si cura tagliando la parte attaccata e trattando con fungicida rameico)
Note: per formare una siepe è bene prevedere una pianta ogni 30 cm
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