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La Dipladenia

La Dipladenia, altrimenti nota come Mandevilla splendens, è una pianta sempreverde, originaria dell’America centrale, caratterizzata da fusti carnosi a crescita rapida da cui spuntano da aprile-maggio fino a alla fine di settembre grossi fiori leggermente profumati e di grande effetto decorativo. Ha un bel fogliame, con foglie lucide, spesse, di forma ovale, e una fioritura abbondante nei colori rosso, rosa o bianco con la gola gialla.

Può essere usata come rampicante, per ricoprire una parete, una grata, una ringhiera, oppure lasciata cadere da vasi appesi al posto dei gerani o delle petunie. Se ben esposta, produce abbondanti fioriture, tanto da non far rimpiagere altre piante più convenzionali.

Un vigore fuori del comune

Come molte piante originarie della zona equatoriale, anche la Dipladenia ha una eccezionale vigoria. Le sue liane crescono molto velocemente; coltivata in piena terra, si spinge anche per diversi metri, mentre in vaso la crescita è più contenuta, ma comunque tale da ricoprire facilmente una ringhiera. Lasciata ricadere da vasi appesi, non sfigura di certo, soprattutto se messa in una posizione luminosa e può godere di un terreno ricco di sostanza nutritiva.

Rinvasiamola subito

Possiamo anche trovarla coltivata come rampicante, con fusti già lunghi e appesi a delle canne. In questo periodo possiamo portarla via con poco, soprattutto considerando che, grazie alla sua velocità di crescita, raddoppierà di volume nelle prossime settimane. Scegliamo per lei una posizione luminosa, colpita dal sole soltanto per qualche ora, al mattino o alla sera, e rinvasiamola subito utilizzando un contenitore di 20-25 cm di diametro e terriccio per piante da fiore di buona qualità.

Arricchiamo il terriccio con letame pellettato o un concime granulare a lenta cessione. 

Rampicante o ricadente?

Al momento del rinvaso dobbiamo subito scegliere se la nostra pianta dovrà crescere e coprire una ringhiera o una grata oppure se, semplicemente, dovrà ricadere a cascata. Nel primo caso dobbiamo preoccuparci di indirizzarla sul tutore o la grata che abbiamo predisposto. Per evitare di romperne i fragili rametti, leghiamola senza stringerla in due-tre punti. A seconda dell’effeto che vogliamo ottenere, distribuiamo i fusti  per ottenere la massima copertura possibile. Settimanalmente controlleremo che la pianta si sviluppi come desiderato e provvederemo a nuovi legacci. 

Se vogliamo che ricada dalla nostra finestra o ringhiera, dei tre fusti generalmente a disposizione, tagliamo quello più interno sopra una gemma: lasciando quindi ricadere verso l’esterno i fusti lunghi, ma facciamo in modo che quello tagliato possa regalarci un po’ di colore anche all’interno. Tagliandolo si ramificherà e formerà un cespugliotto ricco di fiori con un effetto estetico senz’altro migliore di quello che otterremmo se non facessimo nulla.

Acqua e concime

La dipladenia ha bisogno di un terreno normalmente umido per crescere bene. Anche un’elevata umidità ambientale ne favorisce lo sviluppo sano. Periodicamente dunque, specialmente nelle giornate più calde, nebulizziamo un po’ di acqua non calcarea sul fogliame. 

Se abbiamo concimato il terreno al momento del rinvaso possiamo attendere un mese prima di fare nuove concimazioni. Queste, fatte con un concime liquido per piante da fiore ogni due settimane fino a settembre, aiuteranno la pianta a produrre fiori e a crescere rapidamente.

Alla fine dell’estate

Trattandosi di una ppianta tropicale, la dipladenia entra in sofferenza quando le temperature si abbassano. Possiamo allora tagliare i suoi fusti a non più di 20 cm di lunghezza e lasciarla in esterno protetta con tessuto non tessuto. Oppre portarla in casa, sempre dopo averla tagliata (ma un po’ meno) mettendola in una posizione luminosa in un ambiente normalmente riscaldato. La nostra preoccupazione sarà allora quella di garantire un’umidità ambientale sempre intorno o superiore al 50%. La pianta in questo modo supera l’inverno e potremo poi riportarla all’aperto alla primavera successiva.

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