L' irrigazione dell'orto
Ci sono molti modi per annaffiare il nostro orto, alcuni più semplici, altri più pratici ed efficienti. Mantenere il terreno umido è d’altronde essenziale per permettere alle piante di contrastare il calore e vegetare nel modo migliore. Ortaggi come il pomodoro, il melone, l’anguria e il cetriolo hanno bisogno di un apporto costante di acqua per crescere e maturare nel modo migliore.
Il momento migliore per annaffiare è in ogni caso la sera, dopo il tramonto, quando il terreno è già fresco, oppure alla mattina presto in modo da avere davanti alcune ore prima che intervenga l’evaporazione.Â
A seconda delle dimensioni della nostra area coltivata e della disponibilità di acqua, ma anche del nostro tempo, potremo scegliere tra svariati modi:
- – a pioggia con l’innaffiatoio o la canna
- – per scorrimento
- – mediante ala gocciolante
- – con gocciolatori
- – con tubo poroso
Annaffiare a pioggia
È il modo più convenzionale impiegando un annaffiatoio o la canna dell’acqua. Nel primo caso è bene disporre di un annaffiatoio dotato di becco lungo con cui raggiungere la base delle piante. Possiamo usare la canna, ma limitando la portata del getto per non disperdere la terra e sempre puntandolo comunque direttamente al terreno. Dobbiamo sempre evitare di bagnare le foglie e, ancor più, i fiori. Bagnare le foglie può infatti indurre malattie fungine; bagnare i fiori può provocarne la caduta e, di conseguenza, limitare il possibile raccolto.
Irrigazione per scorrimento
È uno dei sistemi più impiegati; è molto efficace perché bagna gli strati più profondi del terreno, ma comporta una elevata disponibilità di acqua. Si tratta di allagare le corsie tra un’aiuola e l’altra in modo che l’acqua penetri nel terreno e lo idrati completamente senza bagnare minimamente le piante. Questo sistema induce anche le piante a sviluppare radici più profonde, migliorandone la stabilità e la resistenza alla siccità .
Per contro, come si accennava, comporta un gran dispendio di acqua, cosa non sempre possibile e non sempre raccomandabile. La maggior parte dell’acqua versata non viene utilizzata dalle piante, ma scende nella falda o evapora.
Mediante ala gocciolante
Per ala gocciolante si intende un tubo forato a intervalli regolari e da cui zampilla l’acqua. Questo tipo di tubo, facilmente reperibile in qualsiasi garden center, è molto utilizzato per irrigare il giardino, soprattutto le siepi e gli arbusti, ma può essere usato con successo anche nell’orto per bagnare le piante più grandi, quelle che sviluppano un fusto. Meno adatto per irrigare le piante da taglio come cicoria, prezzemolo, spinacio perché tende a bagnare le foglie inducendo malattie fungine o marciumi.
L’ala gocciolante si stende a fianco della fila di ortaggi; si chiude con un tappo alla fine e si collega a un tubo convenzionale all’inizio della fila. Il vantaggio è che il sistema, di basso costo, permette di realizzare un impianto di irrigazione in pochi minuti e di poterlo asservire a un timer per programmare l’irrigazione a frequenze prestabilite, anche in nostra assenza.
Il consumo di acqua è simile in tutto e per tutto a quello che avremmo annaffiando a mano con l’annaffiatoio.
Tramite gocciolatori
Il sistema a goccia è un sistema più evoluto rispetto al precedente e prevede l’utilizzo di un gocciolatore da porre vicino ad ogni pianta. Esistono diversi tipi di gocciolatori, a portata fissa e variabile, acquistabili separatamente o in kit preconfezionati.
L’idea è quella di far gocciolare l’acqua vicino alle piante in modo da utilizzare solo lo stretto necessario, limitando quindi al massimo le dispersioni, ma assicurando ad ogni pianta il necessario.
In un sistema a gocciolatori dobbiamo prevedere un tubo portante da 13mm di diametro (semirigido, di colore nero) che sarà collegato al rubinetto o a un programmatore. E un tubo più piccolo (si dice capillare) da 4,6mm (nero e flessibile, venduto in bobine da 25-50 mt) con cui collegare il tubo portante ai gocciolatori. Un apposito attrezzo permette di forare correttamente il tubo portante per collegarvi il tubo capillare nei punti desiderati. Non servono altri attrezzi; i componenti si collegano tra loro a pressione e sono sufficienti pochi minuti per realizzare un impianto completo.
Si può stendere il tubo portante lungo tutta l’aiuola (al centro o su un lato) e quindi collegare i vari tubi ai gocciolatori in modo da servire ogni pianta. Il sistema offre numerosi vantaggi: il consumo di acqua è minimo rispetto ai precedenti sistemi a fronte di una resa ottimale perché l’acqua cade solo dove serve. Inoltre è collegabile a un programmatore in modo da annaffiare a intervalli regolari anche in nostra assenza. Scegliendo correttamente il gocciolatore e la sua portata è possibile fornire più o meno acqua secondo le necessità della pianta servita. Non ultimo, tutti i componenti sono riutilizzabili per molti anni.
Per contro, il sistema a goccia si presta ad annaffiare le piante più grandi, mentre si dimostra poco valido per quelle piante seminate a spaglio o su file molto fitte tra loro.
Il tubo poroso e i suoi vantaggi
Il tubo poroso è un tubo di gomma nera abbastanza flessibile con la caratteristica di lasciar trasudare l’acqua lungo tutta la sua superficie. Se appoggiato sul terreno, quando vi facciamo scorrere l’acqua, questa inumidirà lentamente tutta l’area su cui è appoggiato.
Possiamo quindi stenderlo lungo la fila di ortaggi e trattarlo come l’ala gocciolante (ma questo non zampilla) oppure sfruttarne la sua peculiare caratteristica per bagnare le piante da sotto (subirrigazione). A differenza dell’ala gocciolante infatti, il tubo poroso può essere interrato con il risultato estetico di essere invisibile, ma soprattutto evitando qualsiasi dispersione dovuta all’evaporazione. Paradossalmente la superficie del terreno apparirà asciutta, ma il terreno sarà comunque umido a livello delle radici. Distribuito a serpentina sotto il terreno a una profondità di 5-10 cm permetterà un’irrigazione perfetta delle piante sovrastanti. È ideale per tutte le piante seminate a spaglio, ma può essere utilizzato con successo per qualsiasi coltivazione anche in abbinamento a teli di pacciamatura (sotto i quali sarebbe difficile bagnare). Il tubo poroso può essere steso sotto il terreno e collegato a un tubo portante come per il sistema ad ala gocciolante o a gocciolatori e come questi, può essere asservito a un programmatore. Il grande vantaggio che offre sta nel ridotto consumo di acqua perché non ci sono dispersioni di alcun tipo.Â
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