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La potatura della forsizia

Ci sorprende ogni anno con le sue dorate fioriture che annunciano in modo inequivocabile l’arrivo della primavera.

La forsizia è un arbusto rustico, molto esuberante, che possiamo coltivare con molta facillità in qualsiasi giardino, sia come soggetto isolato, sia come siepe. Qualcuno la coltiva ad alberello, contravvenendo un po’ al suo naturale portamento arbustivo, ma il risultato è sempre molto appagante.

La corretta potatura di questa pianta la rinforza e permette di ottenere fioriture più abbondanti nella primavera successiva. È importante perciò sapere come trattarla: niente di difficile. Fondamentale è potarla ora, appena finisce la fioritura e non attendere l’autunno come per le altre piante.

Avendo spazio, possiamo anche non potarla: la pianta si allargherà anno dopo anno riempiendo con i suoi fusti arcuati, un diametro di oltre cinque metri. Sotto la sua chioma trovano facilmente rifugio i leprotti e i ghiri, svernano le tartarughe domestiche, si nasconde volentieri il gatto di casa. 

Ciò non di meno è bene mettere mano alle forbici ogni due o tre anni per evitare che diventi intricata e legnosa e assuma un aspetto selvatico. Se vogliamo un cespuglio più compatto e formale è bene, nel mese di aprile, potarla utilizzando una forbice a taglio passante, con lame affilate e disinfettate (basta un disinfettante qualsiasi o un po’ di acqua e candeggina).

Taglio di mantenimento

Se desideriamo conservare la pianta compatta e abbondanetemente fiorita, accorciamo di circa due terzi tutti i rami che hanno fiorito. Eseguiamo il taglio uno-due centimetri sopra un germoglio laterale. Da questo si produrranno due getti su cui, l’anno prossimo, si formeranno i fiori. La prossima fioritura infatti avverrà sui rami che nascono quest’anno. E più rami spunteranno e più abbondante sarà la fioritura.

Taglio di formazione

Se desideriamo dare alla pianta una forma particolare, facendola crescere, ad esempio, ad alberello, dobbiamo agire ora tagliando i rami laterali. Lasciamo solo un fusto centrale ed eliminiamo ogni altro getto. In questo modo la linfa si concentrerà su quel fusto e ne faciliterà l’allungamento. Lasciamo sulla sommità non più di tre getti a formare una specie di chioma. Sono necessari almeno tre anni per vedere la forma desiderata, ma procedendo in questo modo ogni anno, il fusto centrale si rinforzerà e diverrà un vero e proprio tronco alla sommità del quale, all’altezza che desideriamo, si aprirà la chioma.

Taglio di ringiovanimento

Con il tempo la forsizia tende ad allungare molto le ramificazioni che, per contro, tendono a fiorire molto poco. Se la pianta è stata trascurata o l’abbiamo lasciata crescere in forma libera, i suoi rami si presentano perciò molto lunghi, stretti uno all’altro e scarsamente fioriti. È allora il momento di effettuare una potatura di ringiovanimento, tagliando fino al terreno i rami molto vecchi che hanno già fiorito e sfoltendo il centro dell’arbusto. Nel farlo consideriamo però di non tagliare più del 30% della pianta. Ripeteremo l’operazione il prossimo anno e quello successivo fino a trovarci con rami giovani al posto di quelli vecchi.

La pianta così ringiovanita acquisterà nuovo vigore e riprenderà a fiorire copiosamente come è nei nostri desideri. 

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