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Cosa possiamo usare nel compostaggio

Ai fini del compostaggio la prima regola da osservare è: si usano solo rifiuti vegetali. Per nessun motivo vanno usate ossa o pezzi di carne. 

Il motivo è da ricercare nel fatto che i batteri e le muffe che demoliscono i rifiuti vegetali sono di tipo anaerobico, non bruciano cioè ossigeno. Per questo non producono il cattivo odore tipico della decomposizione. La presenza di carne o ossa richiede invece l’intervento di batteri diversi, di tipo aerobico, responsabili dello sgradevole odore. Inoltre la carne richiama i topi e altri animali selvatici: è quindi assolutamente da evitare.

Possiamo perciò utilizzare ai fini del compostaggio gli sfacci dell’erba, i ritagli della siepe, le foglie verdi o secche, le erbacce estirpate, i fiori appassiti; ma anche i rifiuti vegetali della cucina, dalle bucce ai ritagli delle verdure fino alla frutta andata a male.

Si tratta di materiale che, per sua natura, contiene minerali e microelementi utili alla crescita di una qualsiasi pianta. Con il compostaggio non facciamo altro che restituire alla terra quello che la pianta ha prelevato per svilupparsi.

Gli sfalci dell'erba costituiscono un ottimo materiale da compostare; l'erba umida si compatta riducendo il suo volume in pochi giorni.
Le foglie secche abbondano sempre in un giardino autunnale. Sono particolarmente preziose perché arricchiscono il materiale compostato di carbonio.
Gli scarti vegetali provenienti dalla cucina possono prevedere anche gusci d'uovo. I semi eventualmente presenti verranno distrutti dal calore prodotto dall'attività dei batteri.

Materiali che si possono inserire

• Rami e foglie, opportunamente triturati.
• Erba, possibilmente secca, per evitare che compatti troppo il materiale nel composter.
• Gusci d’uova, possibilmente tritati, in modo che vengano decomposti più facilmente.
• Avanzi di verdure cotte; è bene aggiungerne in quantità esigua, per evitare che attirino topolini o mosche.
• Avanzi di frutta e verdura, bucce, scarti.
• Fiori secchi.
• Erbacce estirpate dal giardino; per evitare che i semi rimangano vivi nel compost è bene inserirli al centro della massa da compostare, in modo che raggiungano le temperature maggiori.
• Fondi di caffè e tè.
• Carta, possibilmente non stampata (vanno bene però i quotidiani).
• Cenere di legna, in piccola quantità.
• Gusci d’uovo
• Aghi di pino, ricordandoci che abbassano il ph del compost.

Materiali da non inserire

• Qualsiasi tipo di materiale plastico.
• Cenere di carbone.
• Contenitori in tetrapak.
• Carta stampata di periodici.
• Vetro.
• Ceramica.
• Alluminio e metalli in genere.
• Ossa; il tempo necessario a decomporle è troppo alto e richiamano topi.
• Tessuti sintetici o comunque tinti.

Le proporzioni ottimali

Perché il processo avvenga in modo ottimale devono essere presenti in giusta
combinazione Carbonio e Azoto: il rapporto ideale tra questi due elementi è di
30:1, ovvero per ogni parte d’azoto devono essere presenti trenta parti di
carbonio.

I rifiuti possono essere suddivisi in Verdi (erba, foglie, scarti dell’orto, scarti vegetali di cucina) e Marroni (rami, paglia, segatura). La grossa differenza che appare dalla tabella è che nei primi, a fronte di un’elevata umidità, il rapporto carbonio/azoto è deficitario, mentre nei secondi, secchi, il rapporto è decisamente in eccesso.

Una corretta mescolanza dei due tipi di rifiuto, crea invece le condizioni ideali per il compostaggio.

Verdi

Rapporto Carbonio / Azoto

Scarti freschi dell'orto

7

Sfalci dell'erba

12

Paglia di legumi

15

Letame maturo

15-20

Erba medica

15-25

Scarti di cucina

23

Parti aeree delle piante

25

Aghi di pino

30

Marroni

Rapporto Carbonio / Azoto

Foglie secche

50

Paglia

50-150

Segatura

510

Dal punto di vista pratico, si suole mescolare due parti di rifiuti verdi con una parte di rifiuti marroni. Se il materiale da compostare è tanto, perché il giardino è grande e le piante caduche numerose, si può pensare di stoccare i due tipi di rifiuti in bidoni distinti e di mescolarli nelle giuste proporzioni al momento opportuno.

In particolare è utile, in autunno, tenere da parte un’adeguata quantità di foglie secche, proteggendole dalla pioggia. In primavera ed estate, questa scorta potrà essere utilizzata come fonte di “marrone” da mescolare con scarti freschi.

Questo si potrà ottenere facendo uno strato di circa 10-15 centimetri di foglie secche che verranno, successivamente spolverate con cornunghia (meglio in polvere) o con sangue secco di bue, prodotti che si trovano facilmente nei negozi di giardinaggio, entrambi molto ricchi d’azoto; si procederà in tal modo, strato dopo strato, fino ad esaurimento delle foglie.

E non finisce qui

 Raccontateci la vostra esperienza, inviate commenti e osservazioni; potremo arricchire l’articolo.

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