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Come fare compostaggio

Vi sono sostanzialmente due sistemi per affrontare il compostaggio: creare una
zona per un cumulo circoscritto, oppure acquistare un composter.
La differenza tra i due approcci è dettato sostanzialmente dalla quantità di materiale da
compostare e da un fatto meramente estetico.

Nel primo caso, indicato perché consente di realizzare uno spazio del volume desiderato, consiste nel piantare ben profondamente nel terreno quattro pali quadrangolari che si alzino da terra di circa un metro. Su di essi si fissa quindi una rete a maglie piccole o medio-piccole che ne chiudano completamente il perimetro. Il tutto va poi coperto con un telo che impedisca al sole di seccare la superficie e all’acqua di inumidire eccessivamente il contenuto. È una soluzione semplice ed economica che comporta però il togliere la rete per accedere al compost.

Possiamo fare compostaggio anche semplicemente scavando una fossa nell’orto: può essere una proda non utilizzata in cui pratichiamo uno scavo mantenendo sui bordi la terra rimossa.

Questa fossa ci permette di accumulare facilmente qualsiasi tipo di rifiuto dell’orto e del giardino. Ci basterà bagnare di tanto in tanto e coprire con un po’ di  terra i rifiuti accumulati per evitare che secchino e facilitarne la decomposizione. 

Questo sistema è indicato per chi ha tanto spazio e può quindi permettersi di dedicare un’area tanto grande al compostaggio.  È utile se si desidera rendere più fertile il terreno dell’orto, spostando la fossa anno dopo anno. 

Più pratici appaiono i composter, offerti da numerosi costruttori in diverse grandezze e materiali. Generalmente si presentano come delle grosse campane di plastica o di resina dotate di una grossa apertura chiudibile alla sommità e un’apertura, più piccola, alla base, adatta alla raccolta del compost maturo. Ne esistono anche di legno trattato, esteticamente più belle, con o senza base, ma sempre caratterizzati da aperture laterali che facilitano l’areazione del contenuto.

Un ulteriore modello, montato su delle gambe, permette di rigirare il materiale aerandolo uniformemente. Un sistema pratico, a scapito delle dimensioni e con la necessità di utilizzare sempre degli attivatori di compostaggio.

È importante infatti che la compostiera poggi sul terreno umido del giardino o dell’orto perché è dal terreno che provengono batteri e muffe e gli eventuali lombrichi. Alla loro assenza si può rimediare mettendo nella compostiera un attivatore di compostaggio che altro non è che una sorta di “lievito”, ovvero batteri utili a svolgere l’attività di compostaggio.

Dove mettere la compostiera

Il posto ideale dove mettere una compostiera è dove posa ricevere sole in inverno e ombra in estate, quindi nei pressi di una pianta decidua.

In realtà non c’è una regola precisa e possiamo fare compostaggio sia in una posizione assolata, sia a mezz’ombra. Non è il calore del sole a fare la differenza, anche se aiuta, ma la vitalità del terreno su cui è posta, intesa come contenuto organico.

Il calore, che la compostiera conserva molto bene, facilita la moltiplicazione dei batteri e, unitamente all’umidità, permette la rapida disgregazione dei rifiuti.

Il nostro unico compito consiste nel mescolare di tanto in tanto il contenuto in modo da ossigenare gli elementi contenuti e permettere cos una disgregazione uniforme.

Come utilizzare il compost

Il compost è un terriccio particolarmente ricco di elementi nutritivi utili per la crescita di qualsiasi pianta. È qualcosa di molto simile a quanto possiamo trovare nel sottobosco, un terriccio leggero, profumato, fatto di foglie decomposte.

Per questo si presta a concimare le piante dell’orto come quelle del giardino o dei vasi. Usato al posto di un qualsiasi concime chimico, assicura la dotazione completa di microelementi utili.

Usiamolo perciò alla base delle buche d’impianto, mescolato al terriccio prima di un rinvaso, come pacciame per riaprire il terreno di un arbusto o di un’aiuola.

E non finisce qui

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