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Piante a radice nuda: conviene?

Siamo ormai abituati ad acquistare piante in vaso: lo troviamo naturale e rassicurante. Ma in questo periodo il modo migliore è quello detto “a radice nuda”, dove, senza alcun contenitore, le radici si presentano, appunto, nude.

Abbiamo la sensazione che la pianta sia morta e che sia improbabile che possa attecchire in queste condizioni.

Ma non è affatto così. Gli arbusti e gli alberelli, anche da frutta, attecchiscono meglio in queste condizioni. Non per niente i professionisti usano questa modalità che assicura risultati migliori. 

Quali sono le differenze

La pianta acquistata in vaso è stata coltivata in vaso. Questo comporta che le radici sono abituate a quelle condizioni. Probabilmente la pianta è stata conservata e allevata in serra o in ambiente protetto, dove poteva dare il meglio di sé in termini di sviluppo.

La pianta venduta a radici nude è stata coltivata in piena terra, all’aperto ed esposta dunque alla varietà del terreno, alle differenze climatiche, sottoposta a pioggia o a periodi di siccità. Sotto questo aspetto, la pianta allevata così risulta più robusta e più facilmente acclimatabile delle prime.

Le radici delle piante colltivate in vaso sono complete: oltre alle radici primarie sono presenti quelle secondarie e i peli radicali. Per questo, nel trapianto si cercherà di toccarle il meno possibile per facilitare l’attecchimento.

Le radici delle piante vendute  “a radice nuda” sono solo quelle primarie e secondarie (è questo che ci dà la sensazione che la pianta, ridotta all’essenziale, sia morta). In compenso, metterle a dimora risulta molto più facile.

Breve anatomia delle radici

Nelle radici distinguiamo le radici primarie, qulle che partono dal colletto: sono grosse, legnose e da esse si dipartono quelle più sottili su cui si formano i peli radicali. Sono questi ultimi che assorbono l’acqua e le sostanze nutritive. Le radici primarie, come in parte anche il tronco, sono dei veri serbatoi di sostanze minerali ed ormoni, degli elementi cioè indispensabili per la vegetazione della pianta.

Le secondarie e i peli radicali si formano in base al terreno e, oltre a garantire stabilità alla pianta, permettono il più corretto ideale assorbimento dei nutrienti.

Vantaggi e svantaggi

Quano trapiantiamo una pianta coltivata in vaso, le radici, già complete, si devono adattare al nuovo terreno e, se coltivata in ambiente protetto, anche al clima. Le radici esistenti si dimostrano utili per il terreno del pane di terra in cui sono cresciute, ma inadatte per il terreno circostante. Per poter attecchire la pianta deve comunque crearne di nuove e più efficaci.

La pianta messa a dimora con le radici 

nude deve comunque creare le radici secondarie e i peli radicali, ma lo fa da subito, adattandosi immediatamente al terreno in cui sono poste. In più, l’essere cresciuta in piena terra, fornisce alla pianta una superiore rusticità.

Infine, ma non ultimo, le pianta a radici nude hanno un prezzo sensibilmente inferiore, possono essere trasportate più facilmente e l’unica cosa di cui hanno bisogno è il mantenimento di un po’ di umidità intorno alle radici (per questo sono spesso avvolte in sacchetto pieni di trucioli o segatura umida.

Perciò, sia che dobbiamo acquistare una sola pianta, sia che intendiamo realizzare una siepe o un frutteto, in questo periodo è decisamente più vantaggioso affidarsi alle piante a radice nuda, acquistabili anche on line in tutta sicurezza.

Per saperne di più: ⇒ Radici

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