L’albero “vero” ha un suo fascino indiscusso che quello finto, per bello che sia, non riesce a dare. Ma è anche vero che togliamo una pianta dal suo ambiente naturale per farlo vivere in casa, in condizioni proibitive. Andiamo con calma. Pini e abeti vicino in natura in posizioni molto luminose: la nostra casa, per quanto luminosa possa essere, non ha nemmeno la metà della luce disponibile all’esterno.
Secondo fatto: in questo periodo queste piante sono abituate a una temperatura prossima allo zero, se non più bassa. Nelle nostre case, fortunatamente, non è così, ma le piante sono sottoposte a uno stress termico non indifferente. Non ultimo, in natura il clima invernale è associato ad alti livelli di umidità, quella stessa umidità che, al mattino, vediamo condensarsi intorno alle foglie e ai rami sotto forma di brina, che altro non è se non cristalli di ghiaccio.
È evidente che la nostra casa non può essere il posto migliore dove mantenerle in salute. Il nostro albero deve sopravvivere nelle peggiori condizioni possibile. Logico quindi che ne soffra, tenda a seccare (calore e scarsa umidità), perda gli aghi.
Quali rimedi dunque? Premesso che sarebbe meglio tenerlo sul terrazzo (ma ci rendiamo conto che non è la stessa cosa), non potendo intervenire sulla luminosità, cerchiamo di intervenire sul calore e l’umidità. Evitiamo dunque di mettere i termosifoni al massimo (teniamo, come dice la legge, un massimo di 20°C) e aumentiamo l’umidità per sopperire al calore (60% sarebbe ideale).
Prima di posizionarlo dovremmo immergere il vaso in acqua per mezz’ora, giusto per essere certi che il terreno sia umido e che le radici stiano dunque nelle migliori condizioni.
Ogni settimana controlliamo il terreno: se la superficie appare asciutta, versiamo un poco di acqua per mantenerlo umido ( di solito ci si dimentica, neanche fosse una pianta grassa).
La cosa più semplice è nebulizzare acqua su tutte le fronde, anche tutti i giorni. Consideriamo in questo che la punta dell’albero, trovandosi vicino al soffitto, soffre di una temperatura maggiore rispetto a quanto percepiamo noi (ci basta salire su una scala per rendercene conto). Nebulizziamo foglie e rami; l’acqua, evaporando, aumenterà l’umidità intorno alla pianta e l’aiuterà a far fronte all’inadatta temperatura.
Quando possiamo, apriamo le finestre e facciamo circolare aria fresca nella stanza.
Appena possiamo, spostiamo la pianta all’esterno per riacclimatarla.
Evitiamo comunque di spruzzare sulla pianta prodotti chimici, sia pure la neve finta; si tratta di prodotti che chiudono gli stami e impediscono la normale traspirazione.
Va da sé che, dovendo nebulizzare spesso acqua sulla pianta, le luci dovranno essere scelte con buon senso, optando per fili luminosi marcati CE e conformi all’utilizzo in esterno.