Glicine

Glicine - Wisteria sinensis

Si chiama Wisteria, ma la conosciamo come glicine; è una pianta originaria del Giappone (Wisteria floribunda) e della Cina (Wisteria sinensis) e ha la capacità di affascinarci con le sue esuberanti fioriture primaverili.

È caratterizzata da un tronco che si snoda dalla base attorcigliandosi e modellandosi alle ringhiere o ai tralicci fino a inglobarli, e dai fiori azzurro-violetti, riuniti in grappoli di 20-25 cm di lunghezza, dal profumo gradevole.

La fioritura avviene in primavera e talvolta si ripete nella seconda metà dell’estate. È certamente tra i rampicanti più apprezzati, anche se non di facilissima coltivazione.

Oltre a richiedere un’esposizione in pieno sole, indispensabile per assicurare un’abbondante fioritura, richiede potature precise che ne indirizzino i rami nella maniera opportuna: una potatura alla fine dell’inverno e una seconda estiva.

Può essere coltivato in vaso, anche se non è consigliato perché non può raggiungere le dimensioni tipiche di una pianta messa in piena terra e ci costringe a un trapianto poco gradito in età adulta. Si pianta in ottobre o all’inizio della primavera e si mantiene il terreno umido per la prima stagione.

In breve

Nome scientifico: Wisteria sinensis
Famiglia: Fabacee
Origine: Cina
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: fino a 30 metri
Larghezza: fino a 4 metri
Fioritura: aprile-maggio  

Di cosa ha bisogno
Esposizione: pieno sole
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: resistente
Moltiplicazione: per talea in estate

Clematide

Clematide - Clematis spp.

Il genere Clematide conta numerose specie, circa 250, di cui alcune erbacee, altre legnose, alcune sempreverdi, altre a foglia caduca. Sono ideali per coprire grate, ringhiere e graticci perché hanno uno sviluppo particolarmente veloce e dispongono di viticci con cui si attaccano a qualsiasi sostegno.

Molte specie hanno una fioritura primaverile, mentre altre, gli ibridi soprattutto, fioriscono nella tarda primavera e continuano a fiorire fino all’autunno. I fiori sono grandi, vistosi, generalmente semplici, ma anche doppi, con colori che vanno dal bianco al rosa, dal viola pallido al viola intenso. Alcuni ibridi vantano screziature bicolori.

Possono essere coltivate con successo sia in giardino sia in vaso. L’esposizione ideale prevede che ricevano sole diretto per alcune ore al giorno (anche solo al mattino ad esempio) ma che abbiano i “piedi in ombra”. Dobbiamo cioè proteggere la base della pianta con delle piccole erbacee o, alla meno peggio, con corteccia o paglia.

Ama un terreno umido e prevalentemente calcareo. Se desideriamo che produca più fiori infatti, laviamo un paio di gusci d’uovo, tritiamoli e distribuiamoli alla base della pianta.

Le clematidi non temono il freddo; perdono la parte aerea e paiono ridursi a un fusticino secco e senza vita, ma a primavera sono tra le prime a gettare e produrre nuove foglie e fusti. Sia in vaso sia in terra, manteniamo il terreno umido per tutto il periodo vegetativo evitando che la terra secchi completamente.

Uno strato di corteccia alla base della pianta eviterà che il terreno si asciughi velocemente nelle giornate più calde e manterrà fresca la superficie della terra.

Ogni due settimane forniamo alla nostra clematide un fertilizzante per piante da fiore, mentre a primavera, appena la pianta mostra di svegliarsi, distribuiamo del concime granulare a lenta cessione per arricchire il terreno.

In breve

Nome scientifico: Clematis spp.
Famiglia: Ranuncolacee
Origine: America, Cina
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: da 3 a 10 metri
Larghezza: fino a 2 metri
Fioritura: dalla primavera all’autunno  

Di cosa ha bisogno
Esposizione: luminosa
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: in inverno perde la parte aerea
Moltiplicazione: per seme e talea

Caprifoglio

Caprifoglio - Lonicera caprifolium

Lonicera è il nome botanico del caprifoglio, un rampicante robusto e rigoglioso che ha la capacità di attorcigliarsi da solo a qualsiasi sostegno e la cui crescita è molto rapida. Può raggiungere anche sette metri di altezza e ha una fioritura molto profumata. Ideale per ricoprire vecchi tronchi, pali, graticci e pergolati, rappresenta la soluzione più valida per coprire qualsiasi bruttura in tempi brevi.

La fioritura avviene tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, secondo la zona e il clima e può presentare, secondo la varietà, colori che vanno dal giallo all’arancio, dal bianco al rosso.

È una pianta molto esclusiva e non tollera la presenza di altre piante vicino, perché tende a coprirle e a soffocarle con il suo fogliame. Vanno bene invece piccole piante o arbusti che decorino la base, che tende a sguarnirsi. Le erbacee disposte intorno al tronco permettono anche di coprire il piede della pianta e proteggere il terreno dai raggi diretti del sole e quindi dalla rapida evaporazione dell’acqua. Mantenere il terreno fresco è importante per il suo normale sviluppo: in mancanza di acqua, le foglie tendono ad accartocciarsi e diventano facile preda di parassiti e malattie fungine.

Il caprifoglio ama le zone semiombreggiate, luminose, ma non direttamente colpite dal sole. È importante, nella scelta della posizione, prediligere le aree dove il terreno rimane naturalmente fresco.

Specialmente nei primi anni dopo il trapianto, dobbiamo assicurare alla pianta una costante dose di acqua in modo da indurre le radici a scendere in profondità e diventare così, nel tempo, pressoché autonoma dal punto di vista idrico. Il terreno deve essere per questo molto ben drenato.

Ulteriore fattore importante per la crescita e la fioritura è costituita dalla concimazione, da effettuare sempre alla fine dell’inverno e tale da assicurare alla pianta tutte le sostanze nutritive che richiede. Eventuali altre concimazioni, durante la bella stagione vanno effettuate solo per sostenere la pianta nella produzione dei fiori, ma possono essere fatte anche con un concime liquido, ricco di microelementi, da fornire prima dell’estate.

In breve

Nome scientifico: Lonicera caprifolium
Famiglia: Caprifoliacee
Origine: Estremo Oriente
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: fino a 5 metri
Larghezza: fino a 3 metri
Fioritura: estate  

Di cosa ha bisogno

Esposizione: pieno sole o luminosa
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: va protetto dal freddo
Moltiplicazione: per talea semilegnosa

Bougainvillea glabra

Bougainvillea - Bougainvillea glabra

La bougainvillea è una liana legnosa di eccezionale vigoria. In natura, nelle regioni dell’America centrale e meridionale, vivono 18 specie di bouganvillea che si differenziano l’una dall’altra per il colore dei fiori. In commercio però ne troviamo soltanto due: la Bouganvillea glabra, la più rustica del suo genere, provvista dei classici fiori violetti e la Bouganvillea spectabilis che è più delicata.

Troviamo inoltre una serie di ibridi, cioè di incroci che hanno brattee di colore arancione, rosso, porpora, giallo, bianco e rosa. Tra le specie che possiamo trovare in vivaio, la Bougainvillea glabra è la più vigorosa e la più adatta anche alla coltivazione in vaso. Per il giardino possiamo scegliere la Bougainvillea spectabilis o le molte cultivar ottenute dalla Bougainvillea x buttiana, un ibrido molto resistente e vigoroso.

Tutte queste piante sono dotate di spine ricurve con le quali si fissano ai sostegni che incontrano sul loro cammino.  Esige un terreno leggermente acido e un’esposizione in pieno sole. La temperatura minima sopportata è di 15° C, mentre quella massima può superare tranquillamente i 35°.

Vive bene lungo le coste marine, perché sopporta bene il clima salmastro. Grande punto di forza di questa pianta sono i fiori, o meglio le brattee che circondano i fiori rendendoli molto appariscenti.  Queste hanno una consistenza cartacea con venature più scure. Rimangono sulla pianta più a lungo dei fiori veri e propri regalando così una fioritura lunga alcune settimane in piena estate.

In breve

Nome scientifico: Bougainvillea glabra
Famiglia: Nyctaginacee
Origine: Brasile
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: fino a 10 metri
Larghezza: fino a 5 metri
Fioritura: estate  

Di cosa ha bisogno
Esposizione: pieno sole
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: va protetto dal freddo
Moltiplicazione: per talea semilegnosa

Bignonia

Bignonia - Campsis radicans

La conosciamo come Bignonia, ma molti chiamano questa pianta “Gelsomino della Virginia” forse rifacendosi alla sua origine (il Nord America) e forse alla generosità delle sue vistose fioriture. È una vera rampicante, capace, con le sue radici avventizie, di attaccarsi a qualsiasi sostegno ricoprendo un’intera parete in pochi anni. I suoi fusti, che possono raggiungere i venti metri di lunghezza, sono ricoperti nelle stagioni più calde di un bel fogliame di colore verde intenso. È una pianta rustica, a crescita veloce, resistente al freddo e facile da coltivare. Fiorisce tipicamente a luglio e conserva la fioritura fino a settembre; i fiori sono campanulati, grandi, di colore rosso aranciato, ma esistono varietà di diverso colore. Ama il caldo e l’esposizione in pieno sole. Le annaffiature devono essere regolari; la pianta beneficia di un’elevata umidità ambientale. Al Nord le piante vanno protette in inverno con tessuto non tessuto perché, benché rustica, teme il gelo prolungato. Le piante giovani non vanno potate, mentre quelle adulte devono essere potate alla fine dell’inverno per contenerne lo sviluppo.

In breve

Nome scientifico: Campsis radicans
Famiglia: Bignoniacee
Origine: Canada
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: fino a 10 metri
Larghezza: fino a 5 metri
Fioritura: estate  

Di cosa ha bisogno
Esposizione: pieno sole
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: va protetto dal freddo
Moltiplicazione: per talea a giugno o propaggine

Allamanda cathartica

Allamanda - Allamanda cathartica

Pianta molto decorativa, sempreverde, simile alla Plumeria (della stessa famiglia), ideale per coprire muri e graticci. È caratterizzata da un fogliame molto decorativo, di un bel verde brillante e da fioriture abbondanti nei colori bianco, giallo o rosso più o meno intenso. I fiori sono formati da cinque petali saldati tra loro a formare una trobetta. È una rampicante, anche se sprovvista di organi preposti (radici avventizie, viticci, etc); va perciò legata durante la crescita perché ricopra una superficie. La specie cathartica, originaria dell’Amazzonia, ha fiori gialli, di diversa sfumatura secondo la varietà; la varietà “nobilis” ha fiori giallo pallido profumati. Si aprono numerosi durante l’estate. Ama la luce, ma non il sole diretto che, specialmente nelle settimane più calde, può bruciarne le foglie. Ama il caldo e vegeta bene con temperatura tra 20 e 27° C; soffre il freddo e d’inverno deve essere protetta con tessuto non tessuto o ricoverando la pianta in ambiente protetto. Al Nord, la coltivazione in vaso è quasi d’obbligo; è bene usare un vaso di circa 40 cm di diametro con terriccio universale arricchito con letame pellettato.

In breve

Nome scientifico: Allamanda catartica
Famiglia: Apocynacee
Origine: Brasile
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: fino a 4 metri
Larghezza: fino a 3 metri
Fioritura: estate  

Di cosa ha bisogno
Esposizione: luminoso
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: va protetto dal freddo
Moltiplicazione: per seme o per talea in primavera

Akebia quinata

Akebia - Akebia quinata

È certamente tra le piante a più rapida crescita. Tanto vigorosa da essere considerata quasi un’infestante, questa specie è in grado di ricoprire muri e graticci con sorprendente velocità. Cresce bene in pieno sole, ma sopporta anche esposizioni più modeste dove però produce meno fiori. È caratterizzata da un fogliame semi-sempreverde (dipende dal clima) costituito da foglie divise in cinque foglioline allungate di colore rossastro alla nascita e poi verde scuro brillante. I fusti sono sottili, flessibili, di colore verde-marrone. A primavera si riempie di fiori dalla forma originale, con tre grossi petali e un delicato profumo. Il colore dei fiori è il magenta scuro, tendente al marrone.

Dopo la fioritura, la pianta si riempie di baccelli appiattiti dalla polpa morbida e pieni di semi. Non teme minimamente il freddo, anche intenso e non ha dunque bisogno di alcuna protezione invernale. Mentre è utile annaffiare la pianta durante la prima bella stagione dopo il trapianto, una volta installata mostra di sopportare bene anche brevi periodi di siccità e di sapersi accontentare delle piogge. Per una fioritura più abbondante è bene fornirle del concime liquido per piante da fiore da febbraio ad aprile ogni 10 giorni.

In breve

Nome scientifico: Akebia quinata
Famiglia: Lardizabalacee
Origine: Cina, Corea, Giappone
Tipo di pianta: rampicante
Altezza: fino a 8 metri
Larghezza: fino a 7 metri
Fioritura: primavera  

Di cosa ha bisogno
Esposizione: pieno sole
Terreno: fertile, umido, ma ben drenato
Acqua: regolare, ma senza ristagni
Resistenza al freddo: resistente al freddo
Moltiplicazione: per seme o per talea semilegnosa in primavera