Garofano dei poeti

Il garofano dei poeti

Dianthus barbatus – Caryophillacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: Europa orientale

Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Specie perenne a crescita lenta coltivata spesso come biennale. Alta da 30 a 60 cm, ha foglie lanceolate o lineari addensate in ciuffi basali di colore azzurro o grigio verde. I fiori, semplici o doppi, sono riuniti in infiorescenze cimose, compatte e appiattite, larghe circa 10 cm;  compaiono in estate. Esiste in diversi colori, dal bianco al rosso e con macchie di altre tinte. È ideale per la coltivazione in vaso e per realizzare bordure in posizioni assolate.

Fioritura: maggio, giugno, luglio, agosto, settembre
Colore dei fiori: bianco, rosa, rosso

Posizione: soleggiata almeno per alcune ore al giorno.

Temperatura: benché resista al freddo invernale, viene spesso coltivata come annuale o biennale.

Terreno: ordinario, fertile e ben drenato

Irrigazione: regolare, appena quanto basta a mantenere il terreno umido.

Concimazione:

Potatura: tagliare i fusti fioriferi dopo la fioritura per indurre una nuova fioritura l’anno successivo.

Moltiplicazione: per seme in giugno, trapiantando le piantine in ottobre e si lasciano irrobustire; si mettono a dimora nella primavera successiva.
Semina: giugno
Trapianto/rinvaso: aprile, maggio

Malattie e parassiti: afidi, ragnetto rosso

Note:

Dimorphoteca

La Dimorfoteca

Dimorphoteca aurantiaca – Composite

Tipo: perenne da fiore
Origine: Sud Africa

Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione:

Specie perenne caratterizzata da foglie alterne, oblunghe, alta tra i 30 e i 40 cm e adatta per formare bordure e macchie di colore nelle aiuole o nei prati. I fiori hanno un vistoso disco centrale bruno scuro e petali disposti a raggiera ne più diversi colori, dal bianco crema al rosso, dall’arancio carico all’azzurro. I fiori che si aprono solo al sole, sbocciano da giugno a settembre. Adatta anche alla coltivazione in vaso.

Fioritura: giugno, luglio, agosto, settembre
Colore dei fiori: arancione, bianco, rosso

Posizione: in pieno sole

Temperatura: ama il clima mediterraneo; benché perenne è coltivata spesso come annuale.

Terreno: ordinario, mediamente fertile, ben drenato.

Irrigazione: regolare per mantenere il terreno umido.

Concimazione: una normale concimazione di base al momento della semina o del trapianto assicura abbondanti fioriture.

Potatura: se si desidera conservare la pianta per l’anno successivo, tagliare i fusti a pochi centimetri da terra e proteggere la pianta dal gelo.

Moltiplicazione: per seme in primavera direttamente a dimora o già da marzo in cassone freddo. Possibile anche in luglio-agosto fare talee sfruttando i fusti mentre stanno lignificando.
Semina: aprile
Trapianto/rinvaso: maggio

Malattie e parassiti: muffa grigia

Note:

Cerastium tomentosum

Il Cerastium

Cerastium tomentosum – Caryophillacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: Europa sud-orientale, Italia

Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Erbacea perenne che ha la tendenza a diventare invasiva, adatta a coprire scarpate e giardini rocciosi. Non più alta di 15 cm, forma rapidamente un ampio tappeto compatti. Le sue foglie sono oblunghe spatolate, un poco lanose e argentate. I fiori, non più grandi di 1,5 cm, sono bianchi e compaiono numerosi in estate.

Fioritura: luglio, agosto, settembre
Colore dei fiori: bianco

Posizione: in pieno sole

Temperatura: pianta rustica, resiste al freddo invernale

Terreno: ordinario, normalmente fertile, purché ben drenato

Irrigazione: necessaria solo nei periodi di siccità

Concimazione: non necessaria

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per semina direttamente a dimora; per divisione dei cespi in autunno o primavera.
Semina: aprile, maggio, giugno
Trapianto/rinvaso: marzo, aprile, ottobre

Malattie e parassiti:

Note:

Helipterum roseum

L' Helipterum

Helipterum roseum – Composite

Tipo: annuale da fiore
Origine: Australia

Adatta per: giardino, terrazzo
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Specie annuale caratterizzata da capolini simili a margherite, molto durevoli, adatta a decorare bordure o fioriere. Ha foglie strette, appuntite, di colore grigio-verde. I fusti, sottili, portano capolini semidoppi, rosa, larghi 2,5 cm che compaiono durante l’estate. Si possono utilizzare essiccati nelle composizioni.

Fioritura: luglio, agosto
Colore dei fiori: rosa

Posizione: in pieno sole

Temperatura: il clima mediterraneo va bene

Terreno: povero purché ben drenato

Irrigazione: quanto basta a mantenere il terreno appena umido; attendere che la superficie del terreno appaia asciutta prima di bagnare.

Concimazione: non necessaria

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per semina all’inizio della primavera, anche in cassone con trapianto in maggio.
Semina: aprile, maggio, giugno
Trapianto/rinvaso: maggio

Malattie e parassiti:

Note:

Acroclinium roseum

L' Acroclinium

Acroclinium roseum – Composite

Tipo: annuale da fiore
Origine: Australia

Adatta per: giardino, terrazzo
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Specie annuale caratterizzata da capolini simili a margherite, molto durevoli, adatta a decorare bordure o fioriere. Ha foglie strette, appuntite, di colore grigio-verde. I fusti, sottili, portano capolini semidoppi, rosa, larghi 2,5 cm che compaiono durante l’estate. Si possono utilizzare essiccati nelle composizioni.

Fioritura: luglio, agosto
Colore dei fiori: rosa

Posizione: in pieno sole

Temperatura: il clima mediterraneo va bene

Terreno: povero purché ben drenato

Irrigazione: quanto basta a mantenere il terreno appena umido; attendere che la superficie del terreno appaia asciutta prima di bagnare.

Concimazione: non necessaria

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per semina all’inizio della primavera, anche in cassone con trapianto in maggio.
Semina: aprile, maggio, giugno
Trapianto/rinvaso: maggio

Malattie e parassiti:

Note:

Althea rosea

L' Althea

Althea rosea – Malvacee

Tipo: annuale da fiore
Origine: Cina

Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Chiamata anche malvone o malvarosa, può esser coltivata come pianta annuale o perenne. Nel primo caso non supera 1,5 mt di altezza, mentre nel secondo caso può raggiungere 2,5 mt. Ha foglie di colore verde chiaro, ruvide, pelose, divise in 5-6 lobi. I fiori sono semplici o doppi con diverse sfumature di rosa, larghi 10 cm o più, portati da fusti eretti. Fiorisce da giugno a settembre. È disponibile in numerose varietà con fiori bianchi e in varie sfumature di rosa, rosso o giallo.

Fioritura: giugno, luglio, agosto, settembre
Colore dei fiori: bianco, rosa, rosso, giallo

Posizione: in pieno sole

Temperatura: ama il calore e teme il freddo intenso; la pianta va riparata in inverno

Terreno: fertile, ricco di materia organica, con buona ritenzione idrica

Irrigazione: regolare per tutta la bella stagione

Concimazione: con letame maturo prima della semina; in vaso è utile fornire concime liquido per piante da fiore ogni due settimane.

Potatura: tagliare i fusti a 10 cm da terra dopo la fioritura.

Moltiplicazione: per seme all’inizio dell’estate per la coltivazione come perenne, in febbraio-marzo in letto caldo per la coltivazione annuale.
Semina: giugno, luglio, febbraio, marzo
Trapianto/rinvaso: marzo, aprile

Malattie e parassiti: larve dei lepidotteri, ruggine

Note:

Valeriana

La valeriana o Soncino

Valerianella locusta – Valerianacee

Tipo: annuale

Insalata molto coltivata negli orti domestici dove è conosciuta spesso con il nome di soncino o songino. Ha una buona resistenza al freddo e può crescere facilmente anche sotto tunnel. Si coltiva come insalata da taglio anche tra le file, grazie alle scarse esigenze e alla velocità di crescita.

Temperatura idealeTempo semina/raccoltoProduzione media/mq
15-2570-900,5-1,5 kg
Semina: direttamente nel terreno praticamente tutto l’anno ad eccezione dei mesi più freddi e di quelli più caldi: la temperatura di germinazione ideale non dovrebbe superare i 15°C. Si effettua normalmente in modo scalare ogni due o tre settimane. Si può seminare a spaglio oppure in file.

Tempo di germinazione giorni

Temperatura germinazione° C

Profondità seme cm

20-3080,5
Trapianto:

Distanza sulla fila cm

Distanza tra le file cm

Numero piante/mq

510-15200
Concimazione di base: si accontenta della fertilità residua



Concimazione di copertura: non necessaria



Irrigazione: quanto basta per assicurare un terreno fresco.



Cure: tenere pulito dalle erbacce è l’unico accorgimento per favorire al sua crescita.

Raccolta: si raccoglie tagliando le foglie a un centimetro dal terreno con un coltello. È possibile fare più raccolti dalla stesa pianta.



Parassiti/malattie: lumache



Vicino a: cavolo, porro
Lontano da:  
Non deve seguire:



Varietà: Cirilla, Valgros



Note:

Ibisco_descrizione

L' ibisco

Questa pianta, nota in antichità solo in Cina e Giappone, giunse in Europa solo agli inizi del XVIII secolo, importato dalle Indie orientali. Inizialmente se ne parlava con il suo nome latino,  Althaea, ed era apprezzato soprattutto per alcune sue proprietà medicinali. Fu Linneo, il famoso botanico svedese che messe a punto la classificazione del regno vegetale, che per primo lo chiamò “hibiscus”, rifacendosi all’ibis, uccello amante dei luoghi umidi e paludosi, proprio come molte specie di ibisco, e che al tempo si pensava si cibasse proprio dei suoi fiori. Ma sbagliò nel dare alla specie più diffusa l’appellativo di “syriacus”: non viene infatti dalla Siria ma dalla Cina e dall’India. 

La pianta è diffusa ormai in tutti i continenti e in particolare nelle zone tropicali. La maggior parte delle specie viene dall’Asia, poi da Africa e Europa; alcune anche dall’Australia e Nuova Zelanda. In tutto si contano circa 300 specie che prendono la forma di arbusti o di alberelli. 

Le specie più diffuse

Le specie più diffuse sono il già citato syriacus e il rosa-sinensis che possiamo facilmente reperire in qualsiasi garden center e che possiamo coltivare con successo in giardino come pure in vaso e in casa.

L’Hibiscus rosa-sinensis arriva dalla Cina e vanta numerose cultivar e ibridi ottenuti negli orti botanici. Cresce tipicamente ad arbusto e può raggiungere, nei luoghi di origine, anche gli otto metri di altezza. I suoi fiori, bianchi, rosa, rossi o gialli, penduli od eretti, sono caratterizzati da stami ben più lunghi della corolla. Fiorisce da giugno a settembre.

L’Hibiscus syriacus ha dimensioni più contenute e non supera generalmente i 4 metri di latezza. Si riconosce perché i suoi stami sono più corti e non emergono dalla corolla come invece avviene nel rosa-sinensis. Inoltre, fiorisce dalla fine dell’estate fino a metà autunno.

Come si coltiva

I periodi migliori per piantare l’ibisco in giardino sono la primavera e l’autunno. Il terreno deve essere preferibilmente argilloso-siliceo, fresco, sciolto e ben drenato, tendente all’acido. Le annaffiature devono essere abbondanti, soprattutto d’estate. Durante l’inverno vanno gradualmente ridotte fino a quando la pianta, entrando in riposo, richiederà solo un po’ d’acqua per tenere umido il terreno. Riprenderemo a bagnare progressivamente da marzo. L’esposizione ideale è al sole, in posizione calda, riparata da venti e correnti.

La concimazione è importante se vogliamo una fioritura abbondante e continua. Perciò dalla primavera all’autunno, ogni quindici giorni, aggiungiamo fertilizzante liquido specifico per piante da fiore all’acqua delle annaffiature. 

La potatura

L’ibisco si pota verso la fine dell’inverno. In febbraio accorciamo di circa un terzo i rami più lunghi e tagliamo tutti i rami secchi e quelli più sottili. Consideriamo, nella potatura, che questa pianta fiorisce sui rami nuovi dell’anno: obiettivo dei nostri tagli sarà dunque favorire la nascita di nuovi getti. L’Hibiscus syriacus può essere utilizzato anche per formare dense siepi; in questo caso poteremo solo per limitarne l’altezza. In generale, se non vogliamo che si formino i frutti dobbiamo tagliare sistematicamente i fiori appassiti.

Come moltiplicarlo

Da aprile a giugno possiamo moltiplicare l’ibisco per seme: alla fine dell’inverno possiamo infatti trovare ancora sui rami delle capsule contenenti alcuni semi. Le piantine crescono di circa 20 centimetri il primo anno e devono essere poste in inverno in un ambiente protetto per superare i mesi più brutti. La primavera successiva possono essere messi stabilmente a dimora, in piena terra o in vaso.

Il metodo più veloce per moltiplicare l’ibisco resta però la talea. Possiamo, durante l’estate, tagliare dei pezzi di un ramo non fiorifero parzialmente legnosi;  mettiamoli a gruppetti in vasi riempiti di sabbia e terra.

Quando si saranno formate le radici (lo capiremo perché si formeranno nuovi germogli) potremo trapiantare ogni talea in un vasetto o direttamente nel terreno.

In Polinesia i fiori sono portati normalmente tra i capelli delle ragazze; i ragazzi invece ne appoggiano uno sull’orecchio destro se sono fidanzati, sul sinistro se non lo sono.

In giardino

Scegliamo una posizione dove possa ricevere il sole per qualche ora al giorno, ma dove le radici possano trovare un terreno mediamente fresco. A ridosso di un muretto, contro una cancellata o in mezzo a una siepe boschiva informale l’ibisco può diventare facilmente il protagonista assumendo in pochi anni dimensioni ragguardevoli.

Utilizzato come siepe (le piante vanno messe a 50-60 cm una dall’altra) può essere tagliato perché assuma un aspetto compatto (la profondità può essere di 30-40 cm) e l’altezza mantenuta entro i due metri. Il taglio di forma, da effettuare per lo più in autunno, deve essere severo: la siepe si riempirà di fiori che si susseguiranno per tutta l’estate.

In casa

Un bellissimo Hibiscus rosa-sinensis, chiamato anche Rosa di Cina, è molto adatto alla coltivazione in casa. Sistemiamo la pianta in una posizione luminosa, ma non direttamente esposta al sole. L’ideale è vicino ad una finestra schermata da una tenda o esposta a Est. Durante l’estate spostiamo il vaso all’aperto in posizione riparata dai venti e soleggiata. Annaffiamolo molto e spesso perché il terriccio deve rimanere sempre umido, ma non fradicio.

Vaporizziamo la chioma tutti i giorni durante l’estate e a giorni alterni in inverno, soprattutto se la pianta si trova in un locale riscaldato.

Potiamolo in primavera per eliminare i rami deboli e formare un cespuglio compatto.

Se la fioritura dell’anno precedente è stata abbondante, la potatura dovrà essere energica, perché la pianta fiorisce solo sui rami cresciuti nell’anno.

Il periodo migliore per cambiare il vaso è l’inizio della primavera.

Dovremo stare attenti a spostare la pianta in un contenitore solo di poco più grande del precedente in modo da tenere compatte le radici. Le concimazioni devono essere regolari soprattutto nel periodo di maggiore sviluppo vegetativo. Quindi, durante l’estate concimiamolo ogni quindici giorni con fertilizzante liquido.

L’ibisco e il karkadè

Con l’Hibiscus sabdariffa, tipico dell’Africa orientale ma coltivato anche in America ed in India, si ottiene una famosa bevanda, il karkadè (parola di origine eritrea) che si ottiene dai calici del fiore, dal sapore acidulo per la presenza di acido citrico e acido tartarico.

Problemi e soluzioni

La pianta rivela i suoi problemi con le foglie.

Se il nostro ibisco ha molte foglie ma pochi fiori può voler dire che le concimazioni sono troppo abbondanti o frequenti.

Se le foglie ingialliscono o avvizziscono, forse la posizione è sbagliata e quella attuale prevede troppe correnti d’aria fredda.

Se la pianta cresce in modo stentato, il problema è nel terreno: o il vaso è piccolo o il terreno non ha l’acidità sufficiente o i nutrienti utili per uno sviluppo rigoglioso .

Se le foglie appaiono un po’ slavate, verde pallido, mollicce, può essere indice di una carenza di Azoto.

Infine, se la pianta fa molti boccioli, ma questi stentano ad aprirsi, significa che la luce non è sufficiente e dobbiamo spostare la pianta in una posizione più luminosa.

Hypericum olympicum

L' Iperico

Hypericum olympicum – Hypericacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: Europa

Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Piccolo arbusto (alto non più di 30 cm) caratterizzato da foglie ovate di colore grigio verde persistenti. Adatta per i giardini rocciosi, per le bordure e per coprire aree scoscese, produce in luglio-agosto piccoli fiori di color giallo oro. 

Fioritura: luglio, agosto
Colore dei fiori: giallo

Posizione: in pieno sole

Temperatura: benché rustica può deperire per il freddo intenso

Terreno: ordinario, di tipo universale, ben drenato

Irrigazione: quanto basta a mantenere un poco umido il terreno

Concimazione: si accontenta della fertilità residua

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per talea in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo, aprile

Malattie e parassiti: ruggine

Note:

Hoya bella

La Hoya fiore di cerca

Hoya bella – Aclepiadacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: India

Adatta per: terrazzo, giardino, appartamento
Difficoltà di coltivazione: delicata

Chiamata normalmente “fiore di cera”, è una bella pianta sempreverde dai fusti ricadenti utilizzabile come ricadente o rampicante, caratterizzata da piccole foglie opposte, ovali-appuntite, coriacee, di colore verde scuro, talvolta macchiate di bianco. I fiori, cerosi, profumati, a forma di stella, bianchi con il centro rosato o porpora, sono riuniti in ombrelle larghe 5 cm. Sbocciano all’ascella delle foglie da maggio a settembre.

Fioritura: maggio, giugno, luglio, agosto, settembre
Colore dei fiori: bianco, rosa

Posizione: molto luminosa, anche in pieno sole; durante le settimane più calde preferisce una posizione semiombreggiata

Temperatura: preferisce passare l’inverno in un locale fresco (15-18°C); in estate può soffrire per il caldo eccessivo

Terreno: universale o per piante da fiore; si rinvasa nella tarda primavera

Irrigazione: bagnare moderatamente durante la bella stagione per mantenere il terreno umido, senza mai esagerare ed evitando i ristagni.

Concimazione: da marzo fino a settembre fornire del concime per piante da fiore ogni due settimane

Potatura: si cimano le piante giovani per favorire la ramificazione.

Moltiplicazione: per talea, in maggio-giugno
Semina:
Trapianto/rinvaso: aprile, maggio

Malattie e parassiti:

Note: non tollera l’acqua calcarea; non spostare la pianta durante la fioritura o potrebbe perdere i fiori.