Le viole sono piante che si adattano facilmente alle condizioni ambientali e non richiedono particolari attenzioni. In questo periodo possiamo piantarle per dare un po’ di colore al nostro giardino o ai vasi che abbiamo alle finestre o sul balcone. Ci rallegreranno senza chiederci nulla in cambio. Non temono il freddo e l’umidità di questa stagione non ci impone nemmeno di annaffiarle se non al momento dell’impianto.
In vaso
Possiamo coltivare le nostre viole in vaso in diverse modalità: in cassetta per avere ringhiere e davanzali fioriti già da gennaio, prima dell’arrivo di gerani e petunie. Possiamo creare delle larghe ciotole dove raccogliere due o tre specie di colore diverso; o, ancora, utilizzare queste piantine coloratissime per decorare la base, normalmente spoglia, di arbusti o alberelli,. Nei primi due casi, creando cioè dei vasi “nuovi” assicuriamo un perfetto drenaggio mettendo sul fondo del vaso o della ciotola almeno due centimetri di ghiaia o di argilla espansa. Utilizziamo quindi del terriccio universale e sistemiamo le piantine a otto-dieci centimetri di distanza una dall’altra. Piantiamo le piantine con la terra che rimane attaccata alle radici, senza romperla, e annaffiamo alla fine per assestare bene il terriccio. Usiamo un annaffiatoio a becco lungo in modo da bagnare uniformemente il terreno senza bagnare le piante.
In piena terra
Possiamo assicurare un perfetto drenaggio alla nostra aiuola, rialzandola di due-tre dita rispetto al suolo, mescolando alla terra della sabbia di fiume o del terriccio in sacco particolarmente “leggero” come quello per piante grasse.
Nel lavorare il terreno, preoccupiamoci di vangarlo per una profondità di almeno 25 cm, rompendo bene le zolle e togliendo sassi, erbacce o radici di vecchie piante. Uniamo anche del letame pellettato (si vende in sacco e ha il vantaggio di mescolarsi facilmente al terreno); ne basteranno due manciate per metro quadrato per fornire tutto il nutrimento di cui queste piante hanno bisogno. Livelliamo bene il terreno con il rastrello prima di mettere le nostre piantine.
Sistemiamole a 15-20 centimetri di distanza una dall’altra in file distanti altrettanto; se abbiamo varietà di diverso colore, l’effetto migliore si ottiene raggruppando le piantine per singola varietà in modo da formare macchie di colore ben evidenti.
L’esposizione
La Viola mammola (il suo nome scientifico è Viola odorata) preferisce la posizione semi-ombreggiata, mentre la tricolor e la cornuta tollerano anche il sole. Al Nord, dove l’inverno è particolarmente freddo, da novembre a febbraio le viole mammole a fiori doppi, più delicate di quelle a fiori semplici, vanno protette durante la notte con stuoie o teli di plastica e lasciate libere all’aria e alla luce durante il giorno.
La Viola mammola è una pianta perenne, cioè fiorisce per più anni di seguito e potremo lasciarla nell’aiuola indisturbata, mentre la Viola cornuta, benché anch’essa perenne, viene trattata come annuale o al massimo come biennale (nasce, si sviluppa e muore in questo arco di tempo). In realtà la pianta potrebbe sopravvivere più tempo, ma “si esaurisce” e non produce più fiori e conviene perciò sostituirla. La Viola tricolor è annuale o biennale e dobbiamo perciò prevedere di sostituirla tutti gli anni, se desideriamo avere sempre belle fioriture.
Al Nord, dove l’inverno è più freddo, possiamo piantare in giardino la Viola mammola che, opportunamente protetta come già descritto, sarà tra le prime piante a fiorire a primavera. Per la tricolor e le altre specie possiamo metterle in piena terra anche in inverno.
Le cure
Piantate in piena terra si accontentano normalmente delle piogge stagionali e per questo sono tra i fiori scelti per decorare le aiuole cittadine al Nord come nel Centro Italia. Nel nostro giardino possiamo assicurare loro condizioni di vita più ideali, evitando lunghi periodi di siccità, annaffiando quindi moderatamente per mantenere il terreno umido e fresco. Il modo migliore per farlo, evitando di bagnare e rovinare i fiori, è utilizzare un annaffiatoio a becco lungo oppure i tubi porosi microforati. Si tratta di un tubo che rilascia sottili gocce d’acqua per inumidire il terreno senza infradicirlo. Normalmente acquistabile nei garden center, si stende sul terreno subito dopo aver messo le piantine in modo che con il suo percorso a serpentina copra l’intera superficie dell’aiuola passando tra una fila di piantine e l’altra. Quando nel tubo facciamo scorrere l’acqua il terreno viene lentamente inumidito senza bagnare le piante. Risparmieremo acqua e lavoro e le piante staranno meglio.