Lattuga

La lattuga

Lactuca sativa – Asteracee
Tipo: annuale

Questa erbacea deve il suo nome al fatto che, spezzando le foglie, ne esce un liquido lattiginoso. La Lactuca sativa si suole dividere in quattro sottospecie: la capitata con le foglie lisce e raccolte, la crispa con le foglie ricce, l’acephala con foglie che ricrescono man mano che si tagliano, e la romana con le foglie allungate. La coltivazione è facile, anche in vaso.

Temperatura ideale
20-30° C

Tempo semina/raccolto
50-70 giorni

Produzione media/mq
 2-2,5 kg

Semina: per la produzione di lattughe di primavera e d’estate, si semina a partire da gennaio-febbraio in semenzaio, oppure da marzo a giugno in serra soleggiata e riparata, secondo la stagione. Per ottenere lattughe in inverno, si semina in agosto-settembre all’aperto in terra friabile e fresca. Le lattughe da taglio si seminano direttamente all’aperto, da marzo ad agosto. Seminare in cialde di cocco e in area protetta è il sistema più facile e sicuro per ottenere piantine sane e di rapida crescita.

Tempo di germinazione
6-10 giorni

Temperatura germinazione
5° C

Profondità seme
0,5-1 cm

Trapianto: si trapianta all’aperto un mese dopo la semina in semenzaio, quando le piantine hanno tre foglie (oltre ai cotiledoni) e si diradano in modo da conservarne una ogni 10 cm (nella coltivazione in serra ogni 20 cm).

Distanza sulla fila
10-15 cm

Distanza tra le file
20 cm

Numero piante/mq
15-20

Concimazione di base: una modesta concimazione con letame qualche giorno prima della semina o del trapianto è sufficiente

Concimazione di copertura: non necessaria

Irrigazione: regolare e costante, anche due volte al giorno nelle settimane più calde. Un’elevata umidità ottenuta con dei nebulizzatori favorisce lo sviluppo della pianta.

Cure: proteggere dal freddo le piantine messe a dimora all’inizio della primavera e quelle destinate alla raccolta tardo autunnale.

Raccolta: La raccolta si effettua due o tre mesi dopo la semina quando le teste sono ben formate, secondo le necessità. Come si capisce dal nome, la lattuga da taglio si raccoglie foglia per foglia. La lattuga acephala si taglia alla base appena ha raggiunto la dimensione tipica.

Parassiti/malattie: lumache, afidi, nematodi

Vicino a: Aglio, Asparago, Carciofo, Carota, Cavolo, Cetriolo,
Cipolla, Fagiolo, Melone, Pisello, Porro, Ravanello,
Spinacio, Zucca
Lontano da: sedano
Non deve seguire:

Varietà:

1 Lactuca sativa var. capitata 
In questo gruppo rientrano le lattughe tipo iceberg, Lusia

2 Lactuca sativa var. longifolia 
In questo gruppo rientrano tutte le lattughe romane, spadona o marulla

3 Lactuca sativa var. crispa 
In questo gruppo rientrano le lattughe a foglia croccante, molto popolare è la varietà gentile e la lattuga lollo e canasta, Luisa

4 Lactuca sativa var. latina 
Generalmente con foglia dai bordi ondulati.

5 Lactuca sativa var. Augustana
In questo gruppo rientra la lattuga sedano e i diversi tipi di lattuga cinese.

Note:

Indivia scarola

L' indivia scarola

Cichorium endivia latifolium – Asteracee
Tipo: biennale

L’indivia scarola è una delle due sottospecie di indivia normalmente coltivate (l’altra è l’indivia riccia). Pianta tipica delle regioni mediterranee, era conosciuta e coltivata già dagli antichi Greci e Romani e oggi è diffusa in tutti i Paesi a clima temperato. Ha ciclo biennale, ma viene coltivata annualmente per il suo fogliame consumato cotto o crudo. Ha foglie intere, non arricciate, ed è abbastanza resistente al freddo. Di essa vengono apprezzate le varietà Bubikopf, la Full heart e la Gigante degli Ortolani.

Temperatura ideale
20 – 30° C

Tempo semina/raccolto
90-100 giorni

Produzione media/mq
2 – 4 kg

Semina: viene normalmente fatta in semenzaio con trapianto delle piantine ottenute in piena terra dopo circa 4-6 settimane, quando dispongono di 4-5 foglie e di un compatto pane di terra intorno alle radici. Si può effettuare in tre momenti dell’anno: in coltura protetta a marzo, in semenzaio a maggio-giugno o in luglio-agosto. Le piantine ottenute vanno messe in piena terra a circa 30 cm di distanza una dall’altra e tra le file.

Tempo di germinazione
8-12 giorni

Temperatura germinazione
6° C

Profondità seme
0,5-1 cm

Trapianto:

Distanza sulla fila
15 cm

Distanza tra le file
20 cm

Numero piante/mq
12-15

Concimazione di base: non necessaria, si accontenta di terreno anche sfruttato da altre colture purché ben drenato

Concimazione di copertura: non necessaria, ma possiamo fornire del concime azotato per aumentare la fogliazione

Irrigazione: regolare per mantenere sempre il terreno un poco umido, evitando gli eccessi

Cure: richiede una normale pulizia del terreno durante la crescita. Possiamo anche pacciamare il terreno con telo plastico o biodegradabile per conservare meglio l’umidità del terreno ed evitare le infestanti. Nei climi più freddi possiamo proteggere le piantine con un tunnel per difenderle da possibili gelate.

Raccolta: La raccolta si effettua quando la pianta ha raggiunto le dimensioni tipiche della varietà recidendo con un coltello l’intero cespo alla base del colletto. È bene effettuare questa operazione con la pianta perfettamente asciutta e alla sera.

Parassiti/malattie: lumache

Vicino a: asparago, carota, fagiolo, lattuga, peperone, pisello, pomodoro, sedano, spinacio
Lontano da: carota, zucca
Non deve seguire: anguria, melone

Varietà:

Note:

Indivia riccia

L' indivia riccia

Cichorium endivia crispum – Asteracee
Tipo: annuale

È una delle due sottospecie di indivia coltivata (l’altra è la scarola) e fa parte della grande famiglia delle cicorie. È una pianta biennale, coltivata come annuale, costituita da un cespo ovvero da una rosetta di foglie che cresce attorno a un corto fusto fino a formare un grumolo compatto detto “cuore”. Se lasciata sviluppare, la pianta forma un’infiorescenza alta fino a un metro. Differisce dalla scarola per avere foglie con lembi profondamente laciniati e arricciati.

Temperatura ideale
20 – 30° C

Tempo semina/raccolto
90-100 giorni

Produzione media/mq
2 – 4 kg

Semina: al Centro-Sud, dove il clima è più caldo, la semina si può effettuare direttamente in pieno campo già a partire da febbraio. Al Nord si preferisce seminare l’indivia riccia in contenitori alveolari a partire da aprile e, scalarmente ogni quindici giorni, fino a tutto luglio. Questo permette una raccolta scalare a partire dalla fine di luglio fino alla fine di ottobre. L’indivia riccia si presta ad essere coltivata anche in serra; in questo caso è possibile seminarla in febbraio per ottenere il raccolto prima dell’estate.

Tempo di germinazione
8-12 giorni

Temperatura germinazione
6° C

Profondità seme
0,5-1 cm

Trapianto: Le piantine migliori ottenute in semenzaio si mettono in piena terra quando hanno almeno 4-5 foglioline, distribuite a circa 30-40 cm una dall’altra e tra le file.

Distanza sulla fila
15 cm

Distanza tra le file
20 cm

Numero piante/mq
12-15

Concimazione di base: non indispensabile; l’ideale è farla seguire a una coltivazione di leguminose

Concimazione di copertura: non necessaria

Irrigazione: molto regolare per mantenere umido il terreno

Cure: è sufficiente pulire il terreno dalle infestanti e zappettare per facilitare la penetrazione dell’acqua.

Raccolta: la pianta tende ad andare a seme in caso di clima caldo prolungato. Per questo si raccoglie prima dell’estate nel ciclo primaverile e in inverno per le varietà seminate alla fine dell’estate. Per rendere più gustoso e croccante il cespo, si pratica l’imbiancatura legando tra loro le foglie con della rafia o un elastico due settimane circa prima della raccolta. Questa si effettua tagliando con un coltello affilato sotto il livello del terreno e pulendo la pianta successivamente.

Parassiti/malattie: lumache

Vicino a: asparago, Carota, Fagiolo, Lattuga, Peperone, Pisello
Pomodoro, Sedano, Spinacio

Lontano da: cavolo, zucca
Non deve seguire: anguria, melone

Varietà:

Note:

Fragola

La fragola

Fragaria spp. – Rosacee
Tipo: perenne

Pianta perenne di origine europea, spontanea nei boschi. Le specie coltivate sono. ibridi classificati normalmente per la dimensione del frutto. Le varietà oggi coltivate sono per lo più il risultato dell’incrocio tra la Fragraria chiloensis e la Fragraria virginiana. La distinzione più importante tra le varietà è tra unifere (che maturano una sola volta a maggio) e le rimontanti o rifiorenti la cui maturazione è scalare per più mesi.

Temperatura ideale
20-25° C

Tempo semina/raccolto
90-120 giorni

Produzione media/mq
1 – 3 kg

Semina: la semina è possibile partendo dai frutti stessi: i semi sono i puntini gialli che ricoprono i frutti. La pianta impiegherà due anni prima di poter fruttificare. La moltiplicazione è possibile e più vantaggiosa mediante il taglio degli stoloni.

Tempo di germinazione
15 giorni

Temperatura germinazione
16° C

Profondità seme
0,5-1 cm

Trapianto: a marzo-aprile possiamo trapiantare le piantine delle varietà rifiorenti; in agosto-settembre trapiantiamo le varietà unifere.

Distanza sulla fila
15-35 cm

Distanza tra le file
120 cm

Numero piante/mq
20-25

Concimazione di base: con letame maturo o pellettato o un concime organo-minerale (200 gr /mq). È bene fornire anche un concime ricco di potassio.

Concimazione di copertura: non necessario; eventualmente, se no fornito prima, distribuire un concime minerale a prevalenza di Potassio.

Irrigazione: regolare per conservare il terreno fresco. L’irrigazione a goccia appare molto indicata.

Cure: usando teli da pacciamatura (o paglia di lino o sfere di argilla) conserviamo fresco il terreno ed evitiamo le infestanti. In alternativa, pulire il terreno e mantenerlo fresco con frequenti irrigazioni.

Raccolta: si raccolgono i frutti secondo necessità tagliando il picciolo appena sopra il frutto.

Parassiti/malattie: tortricide della fragola, uccelli (è bene coprire la coltura ocn una rete a maglie larghe)

Vicino a: agllo, cipolla, fagiolo, lattuga, pomodoro, porro, scalogno, spinacio
Lontano da: cavolo
Non deve seguire:

Varietà:

Note:

Finocchio

Il finocchio

Foeniculum vulgare – Apiacee
Tipo: biennale

È una pianta con radice a fittone e fusti molto ravvicinati ricoperti alla base da foglie carnose sovrapposte che formano il caratteristico grumolo. La pianta rimane nel ciclo vegetativo finché le temperature non si abbassano sotto i 7-8° C. Se il freddo persiste, il finocchio passa alla fase riproduttiva, producendo fiori e i caratteristici semi usati come spezia.

Temperatura ideale
20 – 30° C

Tempo semina/raccolto
110-130 giorni

Produzione media/mq
3,8 – 4,2 kg

Semina: per un raccolto autunnale seminiamo all’aperto in giugno-luglio in file distanziate 30 cm. Copriamo poco i semi con circa 1 cm di terra. Quando le piantine sono sufficientemente grandi da poter essere maneggiate distanziamole a 20 cm una dall’altra. Possiamo anche seminare in aprile in serra esposta a Sud e trapiantare e piantine all’aperto in maggio-giugno. Per un raccolto estivo si semina in serra riscaldata a gennaio e si trapianta in marzo-aprile.

Tempo di germinazione
14-18 giorni

Temperatura germinazione
>8° C

Profondità seme
1-2 cm

Trapianto: in maggio-giugno è possibile mettere in piena tera le piantine acquistate in vivaio o ottenute in semenzaio (semina ad aprile). Distribuiamole piantine le piantine perché stiano a 20 cm di distanza una dall’altra. Per un raccolta autunnale si trapiantano le piantine in ottobre.

Distanza sulla fila
20-25 cm

Distanza tra le file
40-50 cm

Numero piante/mq
12-15

Concimazione di base: con letame maturo o pellettato due settimane prima della semina.

Concimazione di copertura: con concime azotato ogni tre settimane per favorire lo sviluppo fogliare e l’ingrossamento del grumolo.

Irrigazione: regolare per mantenere il terreno sempre un poco umido; il finocchio monta a seme in caso di carenza di acqua.

Cure: zappiamo e sarchiamo per mantenere pulito il terreno. A partire dalla formazione del grumolo, ogni due settimane, la pianta va rincalzata in modo da imbianchire il grumolo.

Raccolta: circa tre mesi dopo la semina. Per estrarli dal terreno solleviamoli con una forca-vanga, tirandoli dalla base delle foglie. Raccogliamo gli ultimi finocchi prima dell’arrivo delle gelate per conservarli in cantina. I finocchi fioriti non sono adatti al consumo.

Parassiti/malattie: peronospera

Vicino a: cicoria, lattuga, pisello, porro
Lontano da: aglio, cavolo, fagiolo, pomodoro
Non deve seguire: carota, sedano

Varietà: Bianco extra, Chiarino, Cristal, di Firenze, di Napoli, di Romagna, estivo precoce, Marchigiano, Montebianco, Romanesco, Wadenromen

Note: non esiste maschile e femminile; è solo una convenzione. Si definiscono finocchi femmine quelli piatti e allungati e maschi quelli più tondeggianti, ma la forma del grumolo è determinata solo dalla varietà.

Fagiolo

Il fagiolo

Phaseolus vulgaris – Fabacee
Tipo: annuale

Il fagiolo è una pianta annuale a rapido sviluppo con radici superficiali. 

Ne esistono diverse varietà, da quelli nani, adatti alla coltivazione in pieno campo su larga scala, a quelli rampicanti, adatti alla coltivazione negli orti domestici. 

I suoi frutti sono legumi penduli di forma, dimensioni e colore variabili: possono apparire appiattiti o cilindrici, verdi o gialli, lunghi da 60 a 200 mm, diritti o incurvati. Si tende a dividere la gran varietà di fagioli esistenti in base alla configurazione del baccello.

Ci sono quelli in cui il baccello si apre in due valve e che vengono usati per il seme (come i borlotti, i cannellini, i bianchi di Spagna), e quelli i cui baccelli sono invece teneri e carnosi e che sono definiti mangiatutto o fagiolini. Tutte le varietà hanno le medesime esigenze colturali e possono essere coltivate con il nostro clima mediterraneo.

Temperatura ideale
20 – 30° C

Tempo semina/raccolto
80-100 giorni

Produzione media/mq
1 – 1,2 kg

Semina: si può fare su un lungo arco di tempo: da aprile alla fine di luglio-primi di agosto. Le semine primaverili vanno bene per tutte le varietà. I fagioli da granella devono essere seminati non oltre metà giugno, mentre, se il clima della regione lo consente, possiamo seminare i fagiolini per tutto luglio. La temperatura minima del terreno al momento della semina deve essere di almeno 12°C. Seminiamo i fagiolini nani in buche, in file distanti 40 cm; distanziamo le buche 40 cm. Mettiamo 5-6 semi per buca. Per i fagioli rampicanti teniamo una distanza di 70 cm tra le file e distanziamo le buche (6-8 semi) di 40 cm. Ricopriamo i semi con uno-due cm di terra. La germinazione avviene di solito dopo circa una settimana. Per facilitarla mettiamo a bagno i semi in acqua a temperatura ambiente dalla sera che precede la semina. Possiamo anche seminare in cellette e trapiantare le piantine quando sono sufficientemente grandi da trattenere intorno alle radici un poco di pane di terra. Questo ci permette di riempire completamente lo spazio a disposizione evitando il rischio di “buchi” dovuti alla non germinazione di qualche seme. Possiamo mettere fino a 30 piante a metro quadrato per le varietà nane e fino a 15 piante a metro quadrato per le varietà rampicanti.

Tempo di germinazione
7-10 giorni

Temperatura germinazione
15° C

Profondità seme
2-3 cm

Trapianto: le piantine vanno messe in piena terra quando la temperatura (anche quella notturna) è stabilmente sopra i 16°C.

Distanza sulla fila
40 cm

Distanza tra le file
70 cm

Numero piante/mq
4-6

Concimazione di base: non necessaria; se il terreno è povero preferiamo i concimi con prevalenza di Fosforo e Potassio

Concimazione di copertura: non necessaria

Irrigazione: abbondante e regolare per tutto il ciclo vegetativo per mantenere il terreno umido

Cure: quando le piante son o alte una decina di centimetri, zappettiamo e rincalziamo, eliminando nel contempo le infestanti. Predisponiamo i tutori per le specie rampicanti.

Raccolta: raccogliamo i fagioli e i fagiolini mangiatutto mediamente una volta alla settimana; raccogliamo i fagiolini con il filo (baccelli lunghi e sottili) più frequentemente, ogni 2-3 giorni, per evitare che facciano il filo e diventino sgradevoli da mangiare.
I fagioli da granella si raccolgono quando i baccelli hanno cominciato a seccarsi, si lasciano poi completare l’essiccazione al sole prima di essere sgranati.

Parassiti/malattie: antracnosi, afidi, ragnetto rosso

Vicino a: asparago, carciofo, carota, cavolo, cetriolo, lattuga, melanzana, melone, patata, radicchio, sedano, spinacio, zucca
Lontano da: aglio, pisello
Non deve seguire: Fabacee (Leguminose)

Varietà: fagiolini mangiatutto:
Romano, Anellino di Trento, Telstar, Ametista, Argus, Fruidor, Olympus, Primel, Saxa

fagiolini mangiatutto rampicanti:
Esmeralda, Fortex, Oro del Reno, Fenomeno

fagioli da sgusciare rampicanti
Borlotto, Cannellino, Coco bianco Sofia, Coco rosso di Praga, Spagna Golia, Soisson bianco, Alamo, Rognone di Gallo

Note:

Cipolla

La cipolla

Allium cepa – Liliacee
Tipo: biennale

La cipolla è una pianta erbacea biennale probabilmente originaria degli altopiani del Turchestan e dell’Afghanistan. La sua coltivazione risale agli Egizi nel IV millennio a.C.. In Italia le regioni maggiormente interessate a questa coltura sono l’Emilia Romagna, la Campania, la Sicilia e la Puglia. È una pianta molto robusta in grado di resistere al freddo e di facile coltivazione anche in vaso.

Temperatura ideale
15-25° C

Tempo semina/raccolto
120-180 giorni

Produzione media/mq
3 – 5 kg

Semina: può essere seminata in vari periodi dell’anno distinguendo tra varietà precoci, medio tardive (o medio-precoci) e tardive.
Le precoci, tipiche del Centro-Sud e delle colture protette, si seminano da metà agosto a metà settembre per essere trapiantate a ottobre-novembre e offrire una raccolta primaverile. La semina è fatta in celle alveolari oppure in pieno campo con diradamento successivo in modo da lasciare comunque 15-20 cm tra e piante e tra le file.

Le varietà medio-tardive possono essere seminate in ambiente protetto a fine inverno per essere trapiantate in marzo-aprile e assicurare il raccolto all’inizio dell’estate.
Le varietà tardive si seminano in ambiente protetto dalla fine di gennaio e per tutto febbraio; sono trapiantate in piena terra dalla fine di marzo a tutto aprile e possono essere raccolte in luglio-agosto. Possono anche essere seminate in piena terra direttamente a marzo fino ai primi di aprile.
La germinazione avviene già a partire da 5°C, di modo che è possibile la semina in cassone freddo o ambiente non riscaldato.

Tempo di germinazione
10-14 giorni

Temperatura germinazione
10° C

Profondità seme
2-3 cm

Trapianto: le piantine ottenute con la semina in celle si possono trapiantare in piena terra 40-50 giorni dopo la semina, secondo il clima.

Distanza sulla fila
10-15 cm

Distanza tra le file
10-20 cm

Numero piante/mq
30-40

Concimazione di base: ordinaria, utilizzando possibilmente concimi minerali (non organici)


Concimazione di copertura: con concime minerale per facilitare l’espansione del bulbo


Irrigazione: bagnare con regolarità ma appena quanto basta a mantenere il terreno fresco


Cure: sarchiare con regolarità per facilitare la penetrazione dell’acqua e del concime. Può essere utile trattare preventivamente contro peronospera e ruggine.

Raccolta: raccogliamo le cipolle bianche secondo le nostre necessità, espiantandole anche quando sono piccole. Per cipolle di diverso colore aspettiamo che il fogliame si secchi, segno che il bulbo si è rigenerato completamente ed è pronto ad affrontare, dopo il riposo vegetativo, la seconda annualità con la fioritura e la produzione di semi.
Di qualunque tipo si tratti, lasciamole asciugare all’aperto, al sole, sul terreno asciutto, per un paio di giorni prima della conservazione.
Possiamo anche raccogliere le cipolle anche in fase di crescita. Si parla allora di cipollotti, da utilizzare sia crudi insieme ad altre verdure, sia cotti. I cipollotti si possono ottenere sia da colture con ciclo autunno-primaverile, sia da quelle con coltura primaverile-estiva.


Parassiti/malattie: mosca della cipolla, peronospera, ruggine


Vicino a: Bietola, Carciofo, Carota, Cetriolo, Fragola, Lattuga
Pomodoro, Porro, Scalogno, Zucca
Lontano da: fagiolo, patata, pisello
Non deve seguire: Liliacee


Varietà: Bianca di Margherita di Savoia, Bianca di Parigi, Grossa piatta d’Italia, Bianca gigante di giugno, Bianca di maggio, Cipolla d’agosto, Borettana, Rossa piatta di Bassano, Cipolla della rocca, Dorata tonda di Parma


Note:

Cicoria

La cicoria

Cichorium intybus – Asteracee
Tipo: biennale
Cicoria riccia
Variegata di Chioggia
Belga
Radicchio di Chioggia
Radicchio di Treviso
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Cicoria e radicchi sono la stessa specie che ha assunto però con il tempo e con gli incroci più diversi, connotazioni tali da essere oggi considerate piante diverse. E se a livello locale cicorie e radicchi si confondono, è orma invalso l’uso di chiamare cicorie quelle a foglia verde e radicchi quelle a foglia colorata.

Le cicorie più diffuse sono oggi la Pan di zucchero, la Bianca di Milano, la Capotta o Bionda di Mantova, la cicoria di Bruxelles (belga). Quest’ultima è l’unica per cui, come per i radicchi, si prevede l’imbianchimento.

Sono tutte piante con ciclo biennale, coltivate come annuali con un ciclo colturale assai vario che va da un minimo di 50 giorni a un massimo di 180 per alcune varietà tardive.

Temperatura ideale
15 – 25° C

Tempo semina/raccolto
40-180 giorni

Produzione media/mq
— kg

Semina: la semina si può effettuare direttamente in terra oppure in cellette con trapianto circa 30 giorni dopo l’emergenza quando le piantine hanno già sviluppato almeno quattro foglioline. Si semina da marzo in poi, secondo la varietà. ⇒ vedi qui

Si può seminare in file o postarelle mettendo due-tre semi per buca e diradando successivamente le piante per conservare quella più robusta.

Tempo di germinazione
8-10 giorni

Temperatura germinazione
5° C

Profondità seme
1-1,5 cm

Trapianto: le piante ottenute per semina in cellette, si trapiantano 30 giorni dopo la germinazione direttamente in pieno campo.

Distanza sulla fila
30 cm

Distanza tra le file
25 cm

Numero piante/mq
18-20

Concimazione di base: con letame o compost per ottenere una modesta fertilità.


Concimazione di copertura: non necessaria: un eccesso di azoto produce foglie mollicce


Irrigazione: molto regolare soprattutto nelle settimane più calde; va ridotta invece con l’abbassarsi della temperatura


Cure: mantenere il terreno libero da erbacce. Le varietà tardive beneficiano di una pacciamatura con teli plastici che mantengono il terreno più caldo e limitano le infestanti. La protezione mediante tunnel consente d godere di questo ortaggio anche nei mesi più freddi.

Raccolta: I cespi possono essere raccolti, secondo la varietà, a partire da tre mesi dopo la semina.


Parassiti/malattie: lumache, antracnosi


Vicino a: asparago, carota, fagiolo, lattuga, peperone, pisello, pomodoro, sedano, spinacio

Lontano da: cavolo, zucca

Non deve seguire: anguria, melone


Varietà: 
vedi qui

Note: la cicoria di Bruxelles (Belga) deve subire un particolare processo per ottenere il grumolo bianco caratteristico. Le piante vanno estratte dal terreno e tagliate lasciando solo 5 cm di vegetazione. Le radici vanno messe in cassone ben drenato con terriccio di qualità mantenuto umido e si conservano al buio. Dopo circa un mese dalle radici si sarà prodotto il caratteristico germoglio.

Cicoria catalogna

La cicoria catalogna

Cichorium intybus – Asteracee
Tipo: annuale

La catalogna o cicoria catalogna è una parente stretta delle cicorie e dei radicchi, coltivata, soprattutto nelle regioni del Nord, per il suo sapore amarognolo. È caratterizzata da foglie lunghe erette e ampiamente frastagliate con una costa centrale evidente di colore bianco.

È una pianta biennale, coltivata con ciclo annuale. Prevede la varietà “Puntarelle” che si consuma anche cruda per la cui coltivazione è bene prevedere una semina anticipata di circa un mese.

Temperatura ideale
15 – 25° C

Tempo semina/raccolto
60-80 giorni

Produzione media/mq
 kg

Semina: La catalogna si semina generalmente in contenitori alveolari alla fine di maggio, lasciando crescere le piantine per circa un mese dalla germinazione finché non abbiano 4 foglie e siano maneggiabili. Si estraggono dall’alveolo con tutto il pane di terra e si pongono in piena terra a circa 25 cm di distanza una dall’altra su file distanti 30-40 cm. Possono anche essere seminate in piena terra a partire da giugno fino a metà agosto. Una buona densità non supera le 15 piante a metro quadrato. Le puntarelle si possono seminare in piena terra da fine febbraio e per tutto marzo per la raccolta primaverile.

Tempo di germinazione
8-10 giorni

Temperatura germinazione
5° C

Profondità seme
1-1,5 cm

Trapianto: Le piantine ottenute in contenitori alveolari si estraggono dall’alveolo con tutto il pane di terra e si pongono in piena terra a circa 25 cm di distanza una dall’altra su file distanti 30-40 cm.

Distanza sulla fila
30 cm

Distanza tra le file
25 cm

Numero piante/mq
18-20

Concimazione di base: non indispensabile; con letame maturo o composta solo se il terreno è molto povero


Concimazione di copertura: non necessaria


Irrigazione: molto regolare per mantenere il terreno normalmente umido


Cure: tenere pulito il terreno dalle infestanti, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo delle piante


Raccolta: la raccolta si effettua a partire dalla fine di settembre. È possibile raccogliere le foglie più esterne, badando di non asportare più del 50% della parte fogliare. In questo modo la pianta continua a produrre foglie. In alternativa, si estrae il cespo con tutte le radici aiutandosi con una forca e si recide il cespo alla base. Tagliando il fogliame alla base e lasciando la radice nel terreno, possono prodursi dei germogli molto teneri che si possono consumare crudi come le puntarelle.

Parassiti/malattie: marciume batterico, afidi


Vicino a: Asparago, Carota, Fagiolo, Lattuga, Peperone, Pisello
Pomodoro, Sedano, Spinacio
Lontano da: cavolo, zucca

Non deve seguire: anguria, melone


Varietà: ⇒ vedi qui

Note:

Cima di rapa

La cima di rapa

Brassica rapa sylvestris var esculenta – Crucifere
Tipo: annuale

Le cime di rapa sono una specie di antica origine mediterranea appartenente alla famiglia delle Brassicacee o Crucifere. È un ortaggio tipico delle regioni meridionali che può essere facilmente coltivato anche nelle regioni del Nord limitandosi, per questioni di clima, alle varietà precoci. La pianta è caratterizzata da un fusto molto corto e una rosetta di foglie di colore verde chiaro alta fino a 40 cm (varietà precoci) o fino a un metro (varietà tardive). I fiori sono gialli, riuniti in infiorescenze, e vanno raccolti quando sono ancora chiusi. Sono presenti in commercio varietà il cui nome richiama il periodo colturale: quarantina, sessantina, novantina e centoventina. Nelle regioni del Nord è consigliabile seminare le varietà precoci, la quarantina e la sessantina.

Temperatura ideale
20-25° C

Tempo semina/raccolto
40/60/90/120 giorni

Produzione media/mq
1,5-2 kg

Semina: nelle regioni più fredde la semina tipica avviene in pieno campo a partire da giugno e per tutta l’estate, mentre nelle regioni più calde si può protrarre fino a ottobre. I semi vanno posti in postarelle a circa 20-30 cm lasciando 50 cm tra le file.

Tempo di germinazione
6-8 giorni

Temperatura germinazione
5° C

Profondità seme
0,5 cm

Trapianto:

Distanza sulla fila
30 cm

Distanza tra le file
30 cm

Numero piante/mq
8-10

Concimazione di base: non necessaria a meno che si coltivi su un terreno particolarmente povero o sfruttato


Concimazione di copertura: da evitare


Irrigazione: regolare per mantenere il terreno umido, ma evitando sempre gli eccessi


Cure: è sufficiente eliminare le erbacce


Raccolta: la raccolta delle infiorescenze va effettuata prima che i fiori si schiudano. Nello stesso periodo è possibile che appaiano dei germogli laterali da cui si svilupperanno nuove infiorescenze che potranno essere raccolte a loro volta.

Parassiti/malattie: cavolaia


Vicino a: carciofo, carota, cetriolo, fragola, indivia, lattuga
patata, pisello, sedano, spinacio

Lontano da: cipolla, fagiolo, radicchio, scalogno
Non deve seguire: crucifere


Varietà:

Note: