Erica cinerea

Piante da fiore

L'Erica cinerea

Erica cinerea – Ericacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: Europa
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Chiamata anche erica cinerina, è una pianta suffruticosa perenne a portamento eretto. Le foglie sono aghiformi e i fiori coloro lilla riuniti in infiorescenze poste all’estremità dei fusti. Non supera i 40 cm di altezza e fiorisce da giugno a settembre.

Fioritura: giugno, luglio, agosto, settembre
Colore dei fiori: rosa, lilla

Posizione: in pieno sole o molto luminosa

Temperatura: preferisce gli ambienti freschi e arieggiati

Terreno: ordinario, preferibilmente acido

Irrigazione: quanto basta a mantenere il terreno umido, senza ristagni

Concimazione: non necessaria; cresce anche su terreni poveri

Potatura: possiamo tagliare i fiori dopo la fioritura per dar modo alla pianta di ramificarsi

Moltiplicazione: per talea in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, aprile, maggio

Malattie e parassiti:

Note:

Erica scoparia

Piante da fiore

L'Erica scoparia

Erica arborea – Ericacee

Tipo: arbusto da fiore
Origine: Europa
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Arbusto o piccolo albero sempreverde alto fino a 5 metri, con portamento eretto, caratterizzato da corteccia rossastra e chioma densa e ramificata. Le foglie sono aghiformi, lunghe 5 mm, di colore verde scuro. I fiori sono piccoli, campanulati, bianco-rosati, penduli, riuniti in infiorescenze. È presente lungo le coste del Mediterraneo e nell’Africa centro-orientale. Presente in Italia in tutte le regioni tranne in Valle d’Aosta e in Friuli.

L

Fioritura: marzo, aprile, maggio, giugno
Colore dei fiori: bianco, rosa

Posizione: soleggiata, ma non eccessivamente calda

Temperatura: teme il gelo prolungato e la calura estiva

Terreno: ordinario tendente all’acido

Irrigazione: regolare per avere un terreno sempre un poco umido nel primo anno; resiste poi anche a una prolungata siccità

Concimazione: non necessaria

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in luglio o legnosa in ottobre; per propaggine in marzo
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo, aprile

Malattie e parassiti:

Note:

Erica arborea

Piante da fiore

Erica arborea

Erica arborea – Ericacee

Tipo: arbusto da fiore
Origine: Europa
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Arbusto o piccolo albero sempreverde alto fino a 5 metri, con portamento eretto, caratterizzato da corteccia rossastra e chioma densa e ramificata. Le foglie sono aghiformi, lunghe 5 mm, di colore verde scuro. I fiori sono piccoli, campanulati, bianco-rosati, penduli, riuniti in infiorescenze. È presente lungo le coste del Mediterraneo e nell’Africa centro-orientale. Presente in Italia in tutte le regioni tranne in Valle d’Aosta e in Friuli.

Fioritura: marzo, aprile, maggio, giugno
Colore dei fiori: bianco, rosa

Posizione: soleggiata, ma non eccessivamente calda

Temperatura: teme il gelo prolungato e la calura estiva

Terreno: ordinario tendente all’acido

Irrigazione: regolare per avere un terreno sempre un poco umido nel primo anno; resiste poi anche a una prolungata siccità

Concimazione: non necessaria

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in luglio o legnosa in ottobre; per propaggine in marzo
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo, aprile

Malattie e parassiti:

Note:

Erica x darleyensis

Piante da fiore

Erica x darleyensis

Erica x darleyensis – Ericacee

Tipo: arbusto da fiore
Origine: orticola
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Pianta dal portamento arbustivo che non supera i 50 cm di altezza caratterizzata da una fioritura prolungata, da novembre a maggio, secondo la varietà. Ha foglie aghiformi verdi e fiori campanulati bianchi, rosa o viola, riuniti in infiorescenze all’apice die fusti. Prevede numerose varietà diverse per colore dei fiori ed epoca di fioritura.

Fioritura: novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile
Colore dei fiori: bianco,rosa, viola

Posizione: in pieno sole o molto luminosa

Temperatura: resiste a temperature invernali molo rigide

Terreno: ordinario, ricco di materia organica, ben drenato

Irrigazione: regolare quanto basta a antenere il terreno umido

Concimazione: non necessaria, ma utile al momento dell’impianto

Potatura: non necessaria; togliere i fiori appassiti per indurre una maggiore ramificazione

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre novembre

Malattie e parassiti:

Note:

Erica gracilis

Piante da fiore

L'Erica gracilis

Erica gracilis – Ericacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: Mediterraneo
Adatta per: appartamento, terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Simile all’erica selvatica, questa specie è un’arbustiva sempreverde che fiorisce proprio in autunno. Sopporta molto bene il freddo e raggiunge normalmente 50 cm di altezza. Le foglie sono piccole, aghiformi, mentre i fiori hanno tutte le tonalità del rosa. Una varietà, l’Alba, ha fiori bianchi. Cresce bene anche in casa in un locale fresco e umido.

Fioritura: ottobre, novembre, dicembre, gennaio
Colore dei fiori: bianco rosa

Posizione: ama la luce e il sole diretto per qualche ora al giorno

Temperatura: vive bene tra 5 e 18°C

Terreno: ordinario, un poco acido

Irrigazione: regolare, ma sopporta periodi di siccità

Concimazione: non necessaria

Potatura: togliere solo i fiori appassiti, tagliando il fusto appena sotto di essi

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre novembre

Malattie e parassiti:

Note:

Ciclamino_3

Piante da fiore

Le specie del ciclamino

Il genere, appartenente alla famiglia delle Primulacee, conta una ventina di specie originarie, per la maggior parte del bacino Mediterraneo, soprattutto orientale.

Sebbene molte fioriscano in epoche dell’anno diverse, le caratteristiche con le quali si presentano sono abbastanza simili: non superano i 20 centimetri di altezza, il tubero è tondeggiante, i fiori solitari, dotati di cinque petali, emanano un profumo mutevole, imprevedibile anche all’interno della medesima specie.

Il Cyclamen repandum, detto anche hederifolium o ciclamino a foglia d’edera, è una pianta rustica che cresce bene in zone non eccessivamente fredde. I suoi fiori, intensamente profumati, sono rosa scuro nelle varie sfumature o quasi bianchi. Fiorisce in primavera.

Il Cyclamen persicum è un’altra specie a fioritura primaverile. Originaria di Creta, Cipro, Libano, Nord Africa, è conosciuta per aver dato vita agli ibridi a grandi fiori che sono coltivati in serra per essere poi utilizzati come piante d’appartamento. La grandezza dei fiori e la loro vigorosità, la varietà dei colori, dal bianco al rosa al rosso, non si accompagnano però alla fragranza che è presente solo nella specie selvatica.

Il Cyclamen europaeum, detto anche purpurascens, è quello che vediamo nei boschi dell’Italia settentrionale. Fiorisce in piena estate ed è profumatissimo. Cresce bene ai piedi degli alberi, ha foglie tondeggianti che compaiono insieme ai fiori di colore carminio scuro (ne esiste una varietà rara bianca). Non tollera il forte gelo.

Il Cyclamen neapolitanum è tra i ciclamini autunnali (ma talvolta spunta già ad agosto) il più diffuso allo stato selvatico nel nostro Paese. Va bene da inselvatichire nel prato di casa perché è rustico e fiorisce a lungo. Il suo colore tipico è il rosa-malva, ma è possibile vederlo in diverse sfumature fino al bianco. Le foglie compaiono in settembre-ottobre dopo i fiori e sono assai decorative; oltre a svolgere un importante ruolo come tappezzante, impedisce alle erbe infestanti di svilupparsi.

Il Cyclamen coum fiorisce invece alla fine dell’inverno o nella primissima primavera. Bellissime le foglie che frequentemente assumono una colorazione verde scuro marmorizzato di verde brillante o argento. I fiori, piccoli, a seconda della sottospecie, variano dal viola al bianco macchiato di porpora, al bianco puro.

Altre specie, meno diffuse, sono il Cyclamen creticum, interessante per i petali molto lanceolati e la fioritura primaverile, il Cyclamen ponticum dai margini dentati che fiorisce in estate e il Cyclamen pseudoibericum dai grandi fiori profumati che appaiono tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Il Cyclamen graecum è tra i pochissimi invece ad amare il sole: ha fiori piccolissimi ma numerosi sulla stessa pianta; fiorisce in autunno come il Cyclamen cilicium dai fiori eleganti con petali appuntiti.

Ciclamino_2

Piante da fiore

Il ciclamino

Il ciclamino è una pianta velenosa, il suo tubero contiene una sostanza che, ingerita, può avere effetti anche mortali. Nell’antichità era soprannominato “amuleto”. Il filosofo – botanico Plinio il Vecchio raccomandava infatti di coltivarlo nel proprio orto o nel giardino di casa per allontanare gli influssi malefici; ma metteva anche in guardia le donne incinte dal calpestarne le radici per non correre il rischio di abortire.

Che il tubero del ciclamino contenesse sostanze abortive fu creduto, seppure erroneamente, per lungo tempo, tanto da rientrare tra le credenze della tradizione popolare.

Alcuni erano addirittura convinti, a torto, che quelle stesse sostanze fossero anche un potente antidoto contro il morso dei serpenti.

Teofrasto, botanico discepolo del filosofo Aristotele, credeva invece che favorisse il concepimento. La forma del fiore, il ripiegamento spirale del suo peduncolo (parte che sorregge il fiore) erano, secondo lui, segni indicativi di sessualità.

Il suo nome deriva dal greco antico e significa cerchio. Le prime specie ad essere conosciute furono il C. coum e l’europaeum, mentre il persicum che oggi è uno dei più diffusi, fu introdotto in Europa solo agli inizi del ‘600, ma la sua coltivazione su larga scala risale alla fine dell‘800.

Come si coltiva

Nonostante la loro rusticità, i ciclamini preferiscono una posizione ombrosa, al piede di grandi alberi, in modo da poter usufruire di un ambiente leggermente umido, ma allo stesso tempo protetto dei venti. Amano un terreno sciolto, ben drenato (ovvero dove l’acqua scorre facilmente senza ristagni). Nel caso di suolo troppo compatto dobbiamo alleggerirne la consistenza, aggiungendo torba o foglie, composto questo assai indicato anche come protezione durante la stagione invernale.

Sebbene fioriscano in epoche diverse, secondo la specie, mettiamo a dimora il tubero (soprattutto quello delle specie rustica) nel periodo di dormienza, cioè di riposo della pianta, in maggio-giugno. Piantiamo il tubero a 3-4 centimetri di profondità e ricopriamo con un composto di faggio, sabbia e concime organico.

Inizialmente le annaffiature devono essere modeste e via via aumentate senza però mai esagerare, alla ripresa della crescita. Una volta piantati e ben assestati, i ciclamini non devono essere più rimossi. Il tubero infatti, non ingrossandosi, non crea problemi di sovraffollamento.

Se acquistiamo delle piante in vaso, possiamo metterle in piena terra anche adesso, avendo semplicemente l’accortezza di non toccare il pane di terra per non disturbare la pianta in piena fioritura. 

La moltiplicazione avviene facilmente per seme che si mette in vaso ad aprile-maggio o, per le piante in piena terra, quando dopo la fioritura il peduncolo fiorale (stelo che sorregge il fiore) si contorce fino ad avvicinare al terreno la capsula contenente i semi.

In casa

Dalla specie persicum derivano tutte le varietà a piccoli o grandi fiori che sono diventati tra le più comuni piante d’appartamento. Sono disponibili in diversi colori che vanno dal rosa chiaro al rosso porpora e al bianco e sono ormai apprezzatissime. Se le si cura con attenzione possono durare anni. I ciclamini amano l’ombra e dunque, anche in casa, collochiamoli in una posizione dove la luce arriva con moderazione e nei mesi più soleggiati, predisponiamo una schermatura. 

Evitiamo di esporli a temperature troppo elevate, ad un eccesso di secchezza dell’aria e alle correnti d’aria. Poiché amano un terreno sempre fresco e leggermente umido, adottiamo un sottovaso e annaffiamo la pianta riempiendo il sottovaso di acqua; attendiamo mezz’ora prima di vuotare il sottovaso. 

Evitiamo sempre di bagnare la parte superiore del tubero, per scoraggiare quelle pericolose umidità che sono terreno ideale per attacchi di funghi. Nell’acqua che mettiamo nel sottovaso possiamo, ogni due settimane, mettere anche del concime liquido per piante da fiore o per bulbose. 

Al termine della fioritura concimiamo con fertilizzanti liquidi, poi sospendiamo qualunque somministrazione, anche d’acqua, e mandiamo a riposo la pianta per tutto il periodo estivo. Al suo termine la rinvasiamo e riprendiamo con le annaffiature in modo da riattivare lo sviluppo.

Se vogliamo comporre più piante in un unico contenitore, ci basterà utilizzare una ciotola bassa. Sono sufficienti due-tre piante per creare una bella massa. Lasciamo le piante un po’ distanti tra loro in modo da consentire al fogliame di espandersi liberamente: sarà tutto a beneficio della pianta.

Malattie e parassiti

I ciclamini possono essere attaccati da un batterio come l’Erwinia carotovora che determina il marciume del tubero. Per prevenirlo dobbiamo innaffiare moderatamente, disinfettare gli attrezzi che usiamo per la coltivazione, utilizzare sempre terriccio nuovo e buttare quello delle coltivazioni precedenti. Possono essere attaccati anche da un fungo: la Botrytis cinerea o muffa grigia che provoca il marciume delle foglie. Possiamo trattare con un prodotto fungicida, ma è sempre meglio prevenire il problema facendo attenzione alle condizioni ambientali.

Le specie

E non finisce qui

 Raccontateci la vostra esperienza, inviate commenti e osservazioni; potremo arricchire l’articolo.

Ciclamino

Piante da fiore

Il ciclamino

Cyclamen persicum – Primulacee

Tipo: bulbosa
Origine: Mediterraneo
Adatta per: terrazzo, giardino, appartamento
Difficoltà di coltivazione: delicata

Si sviluppa da un tubero appena visibile sotto la superficie del terreno, caratterizzato da foglie a forma di cuore verde scuro più o meno macchiettato di chiaro. I suoi fiori sono sorretti da lunghi peduncoli cavi. I colori cassici sono il bianco, il rosa, il violetto, ma esistono anche varietà bicolori o dai colori sfrangiati.

Fioritura: novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile
Colore dei fiori: rosa

Posizione: luminosa, ma mai al sole. È una pianta da mezz’ombra, come quella tipica di un sottobosco.

Temperatura: preferisce un clima fresco

Terreno: ordinario, leggero, arricchito con foglie

Irrigazione: mantenere il terreno umido evitando qualsiaisi forma di ristagno

Concimazione: durate la fioritura utilizzare un concime per piante da fiore ogni settimana

Potatura: —

Moltiplicazione: —
Semina: —
Trapianto/rinvaso: maggio-giugno

Malattie e parassiti:

Note: ridurre le annaffiature dopo la fioritura e sospenderle quando le foglie sono seccate

Biancospino

Il biancospino

Crataegus oxyacantha – Rosacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: Europa, Asia
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Biancospino_bacche

Arbusto rustico molto difuso ideale per giardini a bassa manutenzione. Molto utilizzato per formare fitte siepi, è caratterizzato da spine lungo il fusto e da fioriture ricche composte da tanti fiorellini bianchi riuniti in infiorescenze. A questi seguono delle piccole bacche rosse, altrettanto numerose e decorative.

Fioritura: aprile-maggio
Colore dei fiori: bianco

Posizione: in pieno sole o mezz’ombra

Temperatura: resiste al gelo invernale (fino a -15°C)

Terreno: ordinario, ma ricco di sostanza organica e un po’ calcareo

Irrigazione: abbondante durante il periodo vegetativo

Concimazione: utile per accelerarne la crescita nei primi anni, si effettua alla fine dell’inverno con letame o concime a lenta cessione

Potatura: solo di contenimento

Moltiplicazione: per semina (ma possono essere necessari due-tre anni per la germinazione); per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo

Malattie e parassiti:

Note:

Sinforicarpo

Il sinforicarpo

Symphoricarpos albus – Caprifoliacee

Tipo: arbusto ornamentale
Origine: America settentrionale, Cina
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Sinforicarpo_bacche

Arbusto a foglie caduche che può raggiungere due metri di altezza. È caratterizzato da portamento eretto e compatto con fusti arcuati, foglie arrotondate di colore verde scuro. Fiorisce all’inizio dell’estate con fiorellini bianchi riuniti in grappoli. A fine estate i fiori lasciano il posto alle bacche di colore bianco, tonde, grandi 1-2 cm.

Fioritura: luglio-agosto
Colore dei fiori: bianco

Posizione: in pieno sole o a mezz’ombra

Temperatura: non teme il freddo

Terreno: ordinario, fertile, ben drenato

Irrigazione: regolare il primo anno; si accontenta delle normali precipitazione

Concimazione: a primavera con letame pellettato o sfarinato

Potatura: a fine inverno per indurre una maggiore ramificazione e darle una forma più contenuta. Eliminare i succhioni basali.

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo

Malattie e parassiti: cocciniglia

Note: le bacche sono tossiche per uomini e animali domestici; gli uccelli invece ne sono ghiotti