Giacinto

Il giacinto

Hyacinthus orientalis – Asparagacee

Tipo: bulbosa da fiore
Origine: Europa orientale, Asia occidentale
Adatta per: terrazzo, giardino, appartamento
Difficoltà di coltivazione: molto facile

È la specie bulbosa da cui sono derivati tutti i giacinti normalmente coltivati (ibridi). Ha foglie nastriforni e produce un solo fusto fiorifero. Ha un’altezza di circa 25 cm e può essere facilmente forzato in modo da ottenere, scalarmente, fioriture da dicembre fino a maggio. I colori sono i più vari e dipendono dalla varietà.

Fioritura: dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio
Colore dei fiori: bianco, rosso, lilla, giallo, blu, rosa

Posizione: in piena luce quando iniziano a germogliare.

Temperatura: non temono il freddo che, anzi, è necessario per ottenere la fioritura al cambio di temperatura.

Terreno: ordinario leggero, meglio se sabbioso, molto ben drenato.

Irrigazione: regolare da quando sputa il germoglio, aumentando seguendo la crescita e riducendolo dopo la fioritura.

Concimazione: solo con concime minerale.

Potatura:

Moltiplicazione: si può moltiplicare per seme, ma in questo modo impiega tre-quattro anni prima di fiorire. Si possono piantare i bulbilli.
Semina:
Trapianto/rinvaso: agosto, settembre, ottobre

Malattie e parassiti: nematodi

Note: per la forzatura si interrano i bulbi lasciando scoperta la punta e si lasciano al buio e al freddo (all’aperto, coperti con un telo). Dopo alcune settimane (due-tre) si scoprono e, quando le foglie hanno raggiunto i 10 cm di lunghezza si portano in casa al caldo in posizione luminosa.

Fritillaria

La fritillaria

Fritillaria imperialis – Liliacee

Tipo: bulbosa da fiore
Origine: Asia centro-occidentale
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Pianta bulbosa rustica caratterizzata da foglie lucide lanceolate. I fiori sono campanulati, lunghi circa 5 cm, di colore variabile dal giallo al rosso, penduli, con un odore sgradevole, riuniti in ombrelle sormontate da un ciuffo di foglie. Disponibile in numerose varietà con fiori di differenti colori.

Fioritura: aprile, maggio
Colore dei fiori: rosso, giallo

Posizione: in pieno sole

Temperatura: clima mediterraneo; i bulbi possono rimanere in terra tutto l’anno.

Terreno: ordinario, fertile, ma molto ben drenato.

Irrigazione: regolare da marzo a quando le foglie seccano (riposo vegetativo in estate)

Concimazione: usare solo concimi minerali per evitare marciume dei bulbi.

Potatura:

Moltiplicazione: i bulbi producono molti bulbilli che possono essere interrati in ottobre.
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre

Malattie e parassiti:

Note:

Zafferano

Lo zafferano

Crocus sativus – Iridacee

Tipo: bulbosa da fiore
Origine: Asia occidentale
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Bulbosa a fioritura autunnale da cui si ricava il prezioso zafferano. Questo è ottenuto dagli stimmi di colore rosso che caratterizzano il fiore viola. Le foglie sono strette e lunghe fino a 35 cm. La pianta ha un riposo vegetativo durante l’estate e la fioritura in autunno e ripresa vegetativa in primavera quando produce nuovi bulbi.

Fioritura: ottobre, novembre
Colore dei fiori: viola

Posizione: in pieno sole o molto luminosa

Temperatura: resiste al freddo invernale (fino a -20°C) e al caldo estivo (finoa 40°C).

Terreno: leggero, calcareo, lavorato in profondità, ben drenato

Irrigazione: regolare nei periodi di siccità per conservare umido il terreno.

Concimazione: evitare i concimi organici che inducono marciumi nei bulbi.

Potatura:

Moltiplicazione: si piantano i bulbi a una profondità di 7-10 cm in giugno al Nord, in luglio-agosto nel Centro-Sud
Semina:
Trapianto/rinvaso: giugno, luglio

Malattie e parassiti: roditori e conigli

Note:

Croco

Il croco

Crocus tommasinianus – Iridacee

Tipo: bulbosa da fiore
Origine: Dalmazia
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: molto facile

Bulbosa a fioritura molto precoce (febbraio-marzo), si presenta con fiori di colore azzurro all’esterno e color malva all’interno. Prevede anche varietà con diverso tono di azzurro, più o meno scuro e giallo. Si naturalizza facilmente nel terreno estendendo la sua presenza anno dopo anno. 

Fioritura: febbraio, marzo
Colore dei fiori: azzurro, giallo

Posizione: luminosa, ma non colpita dal sole. È bene piantarli sotto piante dal fogliame deciduo per godere del sole invernale e dell’ombra nella bella stagione.

Temperatura: Il freddo invernale ne stimola la fioritura primaverile.

Terreno: ordinario, ben drenato, naturalmente fertile.

Irrigazione: regolare nei periodi di siccità per conservare umido il terreno.

Concimazione: evitare i concimi organici che inducono marciumi nei bulbi.

Potatura:

Moltiplicazione: mediante i bulbilli prodotti dalla pianta, da mettere in terra a ottobre-novembre.
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre

Malattie e parassiti:

Note: Il croco da cui si ricava o zafferano è il Crocus sativus

Bucaneve

Il bucaneve

Galanthus nivalis – Amaryllidacee

Tipo: bulbosa da fiore
Origine: Europa
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: delicata

Questa piccola pianta perenne e rustica ha delle foglie a forma di lama piatta, di colore verde-bluastro. Il genere Galanthus conta da 12 a 15 specie di piante bulbose erbacee apparentemente spontanee, in realtà naturalizzate. I fiori bianchi con macchie verdi sui tepali in terni, appaiono da gennaio in poi.

Fioritura: gennaio, febbraio
Colore dei fiori: bianco

Posizione: normalmente ombreggiata e umida, ma con qualche ora di sole diretto nei mesi invernali.

Temperatura: molto rustica, sboccia sotto la neve.

Terreno: mediamente pesante, umido, fertile

Irrigazione: costante per mantenere il terreno sempre umido

Concimazione: basta una concimazione di base con concime minerale.

Potatura:

Moltiplicazione: si possono mettere i bulbi in terra umida, oppure si semina tra ottobre e marzo: i fiori spunteranno dopo cinque anni.
Semina: ottobre, novembre, dicembre, gennaio
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo, aprile

Malattie e parassiti: nematodi

Note:

Anemone coronaria

Piante da fiore

L' anemone

Anemone coronaria – Ranuncolacee

Tipo: perenne da fiore
Origine: Europa, Sud Africa
Adatta per: terrazzo, giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Pianta erbacea perenne, rustica alta non più di 30 cm, caratterizzata da un rizoma appiattito e ramificato. I fiori, grandi 3-5 cm, compaiono all’inizio della primavera, sono di colore bianco con sfumature azzurre o rosse. Da essa derivano gli anemoni di Caen e St Brigid in tutte le loro varietà.

Fioritura: marzo, aprile
Colore dei fiori: bianco, azzurro, rosso

Posizione: crescono bene sia in pieno sole come in ombra parziale.

Temperatura: il clima mediterraneo va bene.

Terreno: ordinario, fertile e ben drenato.

Irrigazione: regolare per mantenere il terreno sempre un poco umido.

Concimazione: in piena terra è sufficiente una buona concimazione di base. In vaso è utile fornire ogni due settimane un concime per piante fiorite.

Potatura:

Moltiplicazione: per divisione dei rizomi alla fine dell’estate. Per semina in agosto-settembre.
Semina:
Trapianto/rinvaso: febbraio, marzo, settembre, ottobre

Malattie e parassiti: lumache, nottue.

Note:

Ciclamino_3

Piante da fiore

Le specie del ciclamino

Il genere, appartenente alla famiglia delle Primulacee, conta una ventina di specie originarie, per la maggior parte del bacino Mediterraneo, soprattutto orientale.

Sebbene molte fioriscano in epoche dell’anno diverse, le caratteristiche con le quali si presentano sono abbastanza simili: non superano i 20 centimetri di altezza, il tubero è tondeggiante, i fiori solitari, dotati di cinque petali, emanano un profumo mutevole, imprevedibile anche all’interno della medesima specie.

Il Cyclamen repandum, detto anche hederifolium o ciclamino a foglia d’edera, è una pianta rustica che cresce bene in zone non eccessivamente fredde. I suoi fiori, intensamente profumati, sono rosa scuro nelle varie sfumature o quasi bianchi. Fiorisce in primavera.

Il Cyclamen persicum è un’altra specie a fioritura primaverile. Originaria di Creta, Cipro, Libano, Nord Africa, è conosciuta per aver dato vita agli ibridi a grandi fiori che sono coltivati in serra per essere poi utilizzati come piante d’appartamento. La grandezza dei fiori e la loro vigorosità, la varietà dei colori, dal bianco al rosa al rosso, non si accompagnano però alla fragranza che è presente solo nella specie selvatica.

Il Cyclamen europaeum, detto anche purpurascens, è quello che vediamo nei boschi dell’Italia settentrionale. Fiorisce in piena estate ed è profumatissimo. Cresce bene ai piedi degli alberi, ha foglie tondeggianti che compaiono insieme ai fiori di colore carminio scuro (ne esiste una varietà rara bianca). Non tollera il forte gelo.

Il Cyclamen neapolitanum è tra i ciclamini autunnali (ma talvolta spunta già ad agosto) il più diffuso allo stato selvatico nel nostro Paese. Va bene da inselvatichire nel prato di casa perché è rustico e fiorisce a lungo. Il suo colore tipico è il rosa-malva, ma è possibile vederlo in diverse sfumature fino al bianco. Le foglie compaiono in settembre-ottobre dopo i fiori e sono assai decorative; oltre a svolgere un importante ruolo come tappezzante, impedisce alle erbe infestanti di svilupparsi.

Il Cyclamen coum fiorisce invece alla fine dell’inverno o nella primissima primavera. Bellissime le foglie che frequentemente assumono una colorazione verde scuro marmorizzato di verde brillante o argento. I fiori, piccoli, a seconda della sottospecie, variano dal viola al bianco macchiato di porpora, al bianco puro.

Altre specie, meno diffuse, sono il Cyclamen creticum, interessante per i petali molto lanceolati e la fioritura primaverile, il Cyclamen ponticum dai margini dentati che fiorisce in estate e il Cyclamen pseudoibericum dai grandi fiori profumati che appaiono tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Il Cyclamen graecum è tra i pochissimi invece ad amare il sole: ha fiori piccolissimi ma numerosi sulla stessa pianta; fiorisce in autunno come il Cyclamen cilicium dai fiori eleganti con petali appuntiti.

Ciclamino_2

Piante da fiore

Il ciclamino

Il ciclamino è una pianta velenosa, il suo tubero contiene una sostanza che, ingerita, può avere effetti anche mortali. Nell’antichità era soprannominato “amuleto”. Il filosofo – botanico Plinio il Vecchio raccomandava infatti di coltivarlo nel proprio orto o nel giardino di casa per allontanare gli influssi malefici; ma metteva anche in guardia le donne incinte dal calpestarne le radici per non correre il rischio di abortire.

Che il tubero del ciclamino contenesse sostanze abortive fu creduto, seppure erroneamente, per lungo tempo, tanto da rientrare tra le credenze della tradizione popolare.

Alcuni erano addirittura convinti, a torto, che quelle stesse sostanze fossero anche un potente antidoto contro il morso dei serpenti.

Teofrasto, botanico discepolo del filosofo Aristotele, credeva invece che favorisse il concepimento. La forma del fiore, il ripiegamento spirale del suo peduncolo (parte che sorregge il fiore) erano, secondo lui, segni indicativi di sessualità.

Il suo nome deriva dal greco antico e significa cerchio. Le prime specie ad essere conosciute furono il C. coum e l’europaeum, mentre il persicum che oggi è uno dei più diffusi, fu introdotto in Europa solo agli inizi del ‘600, ma la sua coltivazione su larga scala risale alla fine dell‘800.

Come si coltiva

Nonostante la loro rusticità, i ciclamini preferiscono una posizione ombrosa, al piede di grandi alberi, in modo da poter usufruire di un ambiente leggermente umido, ma allo stesso tempo protetto dei venti. Amano un terreno sciolto, ben drenato (ovvero dove l’acqua scorre facilmente senza ristagni). Nel caso di suolo troppo compatto dobbiamo alleggerirne la consistenza, aggiungendo torba o foglie, composto questo assai indicato anche come protezione durante la stagione invernale.

Sebbene fioriscano in epoche diverse, secondo la specie, mettiamo a dimora il tubero (soprattutto quello delle specie rustica) nel periodo di dormienza, cioè di riposo della pianta, in maggio-giugno. Piantiamo il tubero a 3-4 centimetri di profondità e ricopriamo con un composto di faggio, sabbia e concime organico.

Inizialmente le annaffiature devono essere modeste e via via aumentate senza però mai esagerare, alla ripresa della crescita. Una volta piantati e ben assestati, i ciclamini non devono essere più rimossi. Il tubero infatti, non ingrossandosi, non crea problemi di sovraffollamento.

Se acquistiamo delle piante in vaso, possiamo metterle in piena terra anche adesso, avendo semplicemente l’accortezza di non toccare il pane di terra per non disturbare la pianta in piena fioritura. 

La moltiplicazione avviene facilmente per seme che si mette in vaso ad aprile-maggio o, per le piante in piena terra, quando dopo la fioritura il peduncolo fiorale (stelo che sorregge il fiore) si contorce fino ad avvicinare al terreno la capsula contenente i semi.

In casa

Dalla specie persicum derivano tutte le varietà a piccoli o grandi fiori che sono diventati tra le più comuni piante d’appartamento. Sono disponibili in diversi colori che vanno dal rosa chiaro al rosso porpora e al bianco e sono ormai apprezzatissime. Se le si cura con attenzione possono durare anni. I ciclamini amano l’ombra e dunque, anche in casa, collochiamoli in una posizione dove la luce arriva con moderazione e nei mesi più soleggiati, predisponiamo una schermatura. 

Evitiamo di esporli a temperature troppo elevate, ad un eccesso di secchezza dell’aria e alle correnti d’aria. Poiché amano un terreno sempre fresco e leggermente umido, adottiamo un sottovaso e annaffiamo la pianta riempiendo il sottovaso di acqua; attendiamo mezz’ora prima di vuotare il sottovaso. 

Evitiamo sempre di bagnare la parte superiore del tubero, per scoraggiare quelle pericolose umidità che sono terreno ideale per attacchi di funghi. Nell’acqua che mettiamo nel sottovaso possiamo, ogni due settimane, mettere anche del concime liquido per piante da fiore o per bulbose. 

Al termine della fioritura concimiamo con fertilizzanti liquidi, poi sospendiamo qualunque somministrazione, anche d’acqua, e mandiamo a riposo la pianta per tutto il periodo estivo. Al suo termine la rinvasiamo e riprendiamo con le annaffiature in modo da riattivare lo sviluppo.

Se vogliamo comporre più piante in un unico contenitore, ci basterà utilizzare una ciotola bassa. Sono sufficienti due-tre piante per creare una bella massa. Lasciamo le piante un po’ distanti tra loro in modo da consentire al fogliame di espandersi liberamente: sarà tutto a beneficio della pianta.

Malattie e parassiti

I ciclamini possono essere attaccati da un batterio come l’Erwinia carotovora che determina il marciume del tubero. Per prevenirlo dobbiamo innaffiare moderatamente, disinfettare gli attrezzi che usiamo per la coltivazione, utilizzare sempre terriccio nuovo e buttare quello delle coltivazioni precedenti. Possono essere attaccati anche da un fungo: la Botrytis cinerea o muffa grigia che provoca il marciume delle foglie. Possiamo trattare con un prodotto fungicida, ma è sempre meglio prevenire il problema facendo attenzione alle condizioni ambientali.

Le specie

E non finisce qui

 Raccontateci la vostra esperienza, inviate commenti e osservazioni; potremo arricchire l’articolo.

Ciclamino

Piante da fiore

Il ciclamino

Cyclamen persicum – Primulacee

Tipo: bulbosa
Origine: Mediterraneo
Adatta per: terrazzo, giardino, appartamento
Difficoltà di coltivazione: delicata

Si sviluppa da un tubero appena visibile sotto la superficie del terreno, caratterizzato da foglie a forma di cuore verde scuro più o meno macchiettato di chiaro. I suoi fiori sono sorretti da lunghi peduncoli cavi. I colori cassici sono il bianco, il rosa, il violetto, ma esistono anche varietà bicolori o dai colori sfrangiati.

Fioritura: novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile
Colore dei fiori: rosa

Posizione: luminosa, ma mai al sole. È una pianta da mezz’ombra, come quella tipica di un sottobosco.

Temperatura: preferisce un clima fresco

Terreno: ordinario, leggero, arricchito con foglie

Irrigazione: mantenere il terreno umido evitando qualsiaisi forma di ristagno

Concimazione: durate la fioritura utilizzare un concime per piante da fiore ogni settimana

Potatura: —

Moltiplicazione: —
Semina: —
Trapianto/rinvaso: maggio-giugno

Malattie e parassiti:

Note: ridurre le annaffiature dopo la fioritura e sospenderle quando le foglie sono seccate