Lagerstroemia

La lagerstroemia

Lagerstroemia indica – Lythracee

Tipo: arbusto
Origine: Cina, Giappone

Adatta per: giardino, terrazzo
Difficoltà di coltivazione:

Alberello deciduo, talvolta coltivato come arbusto, è una specie rustica adatta a decorare le strade cittadini e i piccoli giardini. Fiorisce dalla seconda metà di luglio e per tutto agosto con infiorescenze color rosa intenso. Alto fino a sette metri, ha un tronco liscio con una corteccia che, crescendo,si stacca in larghe falde. Ha una chioma tondeggiante e foglie ovali di colore verde scuro che diventano arancioni prima di cadere in autunno.

Fioritura: luglio, agosto, settembre, ottobre
Colore dei fiori: bianco, rosa, rosso

Posizione: in pieno sole o con elevata luminosità.

Temperatura: resiste alla calura estiva e al gelo invernale.

Terreno: preferisce un terreno di medio impasto, con buona dose di materia organica, ben drenato

Irrigazione: regolare nei primi due anni dall’impianto; poi si accontenta delle precipitazioni.

Concimazione: con letame maturo a primavera nei primi anni per facilitarne l’attecchimento e lo sviluppo.

Potatura: possiamo lasciarla crescere libera oppure potarla per allevarla a cespuglio o alberello: la potatura va di conseguenza. Nella crescita ad alberello eliminiamo i polloni basali.

Moltiplicazione: per seme (prelevandolli dalle capsule che si maturano dopo la fioritura); per talea delle cime non fiorifere in agosto.
Semina: primavera
Trapianto/rinvaso: marzo, aprile

Malattie e parassiti: molto resistente, può essere attaccata dagli afidi.

Note:

Jacaranda

Jacaranda, l'albero azzurro

Questo bellissimo albero con fiori blu è la Jacaranda blu, il cui nome botanico è Jacaranda mimosifolia.

Originaria dell’America del Sud è oggi diffusa in tutti i Paesi con clima temperato e possiamo ammirarla in Spagna come sulla nostra Riviera ligure, a Cagliari  come ad Atene.

Chiamato anche Falso palissandro, è un bell’albero che può raggiungere 15 metri di altezza che si ricopre con i primi caldi di numerosi fiori di colore azzurro.

Questi hanno la forma di campanelle allungate e sono disposti in grappoli, tanto più vistosi in quanto anticipano la nascita dlele foglie.

Ha una crescita veloce e può essere coltivato anche sul balcone in un grosso vaso dove raggiunge presto anche tre metri di altezza imponendo a questo punto di trasferirlo in un giardino. Data la sua origine, richiede un clima temperato, un’esposizione in pieno sole e un adeguato riparo dal gelo invernale.

Corniolo

Il corniolo da fiore

Cornus florida – Cornacee

Tipo: albero da fiore
Origine: America setentrionale

Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Specie molto apprezzata per il suo valore ornamentale, il corniolo può crescere come arbusto o piccolo albero (fino a 12 metri di altezza) dalla chioma arrotondata e dalle fioriture primaverili appariscenti. Le foglie, cuoriformi e di colore verde brillante, appaiono quasi contemporaneamente ai fiori. Questi sono piccoli e ingigantiti da grandi brattee rosa e bianche che li rendono appariscenti. Può anche essere coltivato in grandi vasi, ma è certamente in un piccolo giardino che diventa protagonista.

Fioritura: aprile
Colore dei fiori: bianco, rosa

Posizione: in pieno sole dove l’estate è temperata; nelle regioni calde è meglio una posizione semi omnìbreggiata

Temperatura: non teme il freddo invernale; soffre più per la calura estiva che per il gelo

Terreno: ordinario o sub acido, fertile e ben drenato

Irrigazione: abbondante da marzo a ottobre, aspettando sempre che il terreno si asciughi tra un’irrigazione e la successiva

Concimazione: a ottobre con letame pellettato o composta matura; alla fine dell’inverno è utile fornire un concime per piante acidofile.

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per talea semilegnosa nel periodo giugno-luglio; per semina a primavera usando i semi dell’anno precedente.
Semina: marzo, aprile
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo, aprile

Malattie e parassiti: cocciniglia, ragnetto rosso

Note:

Pruno ornamentale

Pruno ornamentale

Prunus cerasifera – Rosacee

Tipo: albero da fiore
Origine: Medio Oriente

Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Chiamato anche Mirabolano, è un piccolo albero, non più alto di 6-7 metri che può anche avere un portamento arbustivo e che viene coltivato per il suo elevato valore ornamentale, ma anche come portainnesti. Ha foglie verdi ellittiche e fiori che appaiono numerosi in marzo-aprile, distribuiti in mazzetti densi. Sono fiori a cinque petali, bianchi o bianco rosati a cui seguono delle drupe gialle o rosso scuro grandi fino a 3 cm e simili alle prugne. Dalla specie originaria derivano molti ibridi, tra cui, il più diffuso, è la varietà “PIssardii” caratterizzata da fiori rosa e foglie rosso violacee. 

Fioritura: marzo, aprile
Colore dei fiori: bianco, rosa

Posizione: in pieno sole, ma si accontenta anche della mezz’ombra.

Temperatura: pianta molto rustica, resiste al gelo invernale (fino a -17°C)

Terreno: preferisce terreni ricchi, profondi, ben drenati

Irrigazione: regolare nei primi anni di vita per mantenere una certa umidità nel terreno. A maturita si interviene solo in caso di prolungata siccità.

Concimazione: annuale nei primi anni di vita, in ottobre con letame o concime organico.

Potatura: si effettua in aprile, dopo la fioritura, eliminando i rami secchi o danneggiati e assicurando alla pianta la forma armoniosa ideale. Per la crescita ad albero, è bene eliminare i polloni che si formano alla base.

Moltiplicazione: per seme interrandolo in autunno; per talea semilegnosa in luglio
Semina: settembre, ottobre, marzo, aprile
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, aprile

Malattie e parassiti: moniliosi e malattie fungine in genere, causate da ristagni o trasmesse dall’uso di attrezzi di potattura non disinfettati.

Note:

Pruno da fiore

Il pruno da fiore

Scegliere un pruno ornamentale per abbellire il giardino è una scelta sempre felice; è infatti una pianta che si adatta facilmente a qualsiasi terreno e che richiede veramente poche cure.

Le sue dimensioni, che generalmente non superano i 7 metri di altezza, ne fanno l’alberello ideale anche per piccoli giardini.

Può svilupparsi anche come grosso arbusto: in tal caso è da prevedere più spazio. Se abbiamo un giardino piccolo, il portamento ad alberello è senz’altro più indicato. La crescita è veloce e ci dovremo preoccupare, ma solo nei primi anni, di una corretta irrigazione e concimazione.

Possiamo scegliere tra numerose varietà e ibridi: se ci piacciono i pruni con le foglie rosso scuro, la varietà su cui orientarsi è “Pissardii” i cui fiori sono rosa chiaro.

Quando piantarlo

Il periodo migliore per mettere in piena terra questo alberello è, come al solito, l’autunno in modo da permettere alla pianta di affrancarsi prima della bella stagione. Ciò non di meno possiamo, usando piante allevate in vaso, metterlo a dimora in qualsiasi periodo dell’anno, evitando ovviamente le settimane più calde e quelle più fredde.

Non ha particolari esigenze in fatto di terreno e si adatta facilmente; per facilitarne lo sviluppo, riempiremo la buca d’impianto con terreno arricchito con letame maturo ed eventualmente alleggerito con sabbia. 

Le cure

Per ottenere un rapido sviuppo della pianta è molto importante effettuare una corretta concimazione autunnale. Questa deve essere fatta con letame pellettato da distribuire nel sottochioma e interrato appena. Possiamo ripetere l’operazione a primavera in forma più blanda. Dopo l’impianto la concimazione va effettuata ogni anno per i primi 4-5 anni; poi, possiamo diradarla fornendo concime, sempre in autunno, una volta ogni due anni.

Curiamo l’irrigazione nei primi anni dall’impianto. È fondamentale mantenere il terreno umido per permettere alle radici di crescere e sprofondare. Prevediamo di bagnare le giovani piante ogni settimana durante l’estate. Succesivamente, una volta ben radicata, potremo intervenire solo in caso di siccità, quando il terreno appare asciutto.

Per quanto riguarda la potatura, possiamo limitarci ad eliminare le parti danneggiate e i rami secchi e tagliare per far sviluppare l’alberello nella maniera più armoniosa possibile. Nella crescita ad albero, è opportuno eliminare i numerosi polloni che crescono dalla base e ripulire il tronco da eventali getti.

La pianta è molto rustica e non risente normalmente di attacchi parassitari. Può soffrire per alcune malattie fungine, tra cui la moniliosi, che si può prevenire con l’utilizzo di attrezzi disinfettati durante la potatura e una corretta irrigazione che eviti sempre pericolosi ristagni a livello radicale.

Magnolia x soulangeana

La magnolia x soulangeana

Magnolia x soulangeana – Magnoliacee

Tipo: albero da fiore
Origine: orticola

Adatta per: giardino, terrazzo
Difficoltà di coltivazione: facile

Ibrido ottenuto dall’incrocio della Magnolia denudata e la Magnolia lilliflora e ampiamente usato nei giardini. Pianta a foglie caduche caratterizzata da fioriture precoci. I fiori sono bianchi , rosa o viola e si aprono ai primi tepori primaverili sui rami ancora spogli. Produce molte branche basali assumendo un aspetto di grosso cespuglio o alberello. È disponibile in molte varietà con fiori grandi e nelle più diverse sfumature del rosa e del viola.

Fioritura: marzo, aprile
Colore dei fiori: bianco, rosa, viola

Posizione: in pieno sole, almeno per qualche ora al giorno

Temperatura: non teme il gelo invernale, né la calura estiva (le piante giovani sono più delicate e vanno protette in inverno)

Terreno: subacido, ma tollera il terreno ordinario purché ben drenato

Irrigazione: regolare nei primi due anni; una volta affrancata la pianta si accontenta delle precipitazioni

Concimazione: in primavera con stallatico maturo; se coltivata in vaso è utile fornire un concime liquido per piante da fiore da aprile a settembre ogni due settimane

Potatura: non necessaria

Moltiplicazione: per talea semilegnosa in estate
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre

Malattie e parassiti: molto resistente

Note:

Tasso

Il Tasso

Taxus baccata – Taxacee

Tipo: albero ornamentale
Origine: Europa, Mediterraneo
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Tasso_bacche

Conifera sempreverde a crescita molto lenta che può raggiungere venti metri di altezza. Ha portamento piramidale e una corteccia bruno rossastra. È una pianta dioica e i soggetti femminili producono già in estate dei semi tondeggianti ricoperti da polpa rossa, molto vistosi e decorativi, ma anche molto tossici. La pianta è chiamata per questo anche “albero della morte”.

Fioritura:  tra febbraio e aprile
Colore dei fiori: giallo, verde

Posizione: in pieno sole, ma tollera anche la mezz’ombra

Temperatura: molto rustica, resiste alle condizioni più avverse

Terreno: ricco di materia organica, possibilmente calcareo.

Irrigazione: regolare i primi due anni per assicurarsi l’attecchimento. Sopporta bene la siccità

Concimazione: non necessaria

Potatura: non richiede potature. Accetta precisi tagli di forma ed è perciò indicata per l’arte topiaria.

Moltiplicazione: per seme in autunno: possono essere necessari due anni per la germinazione
Semina:
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo

Malattie e parassiti: non è attaccata da parassiti

Note:

Corniolo

Il corniolo

Cornus mas – Cornaceae

Tipo: albero verde
Origine: Europa, Italia
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Corniolo_bacche

Arbusto o piccolo albero non più alto di 6 metri, compatto e molto ramificato, con foglie decidue ovali. Da febbraio ad aprile produce piccoli fiori gialli circondati da brattee verdastre sui rami ancora spogli. In estate produce dei frutto ovali, commestibili, di colore rosso lucido. Esistono varietà con foglie variegate o foglie gialle.

Fioritura: febbraio, marzo, aprile
Colore dei fiori: giallo

Posizione: in pieno sole o parzialmente ombreggiata.

Temperatura: pianta resistente al freddo invernale anche nel Nord Italia.

Terreno: ordinario, fertile, ben drenato, tendenzialmente fresco.

Irrigazione: regolare durante a bella stagione per i primi due anni.

Concimazione: utile nei primi anni a primavera con concime organico.

Potatura: dopo la fioritura

Moltiplicazione: per seme in autunno e marzo; i semi impiegano molto a germinare. Si lasciano crescere le piantine per due-tre anni prima di metterle a dimora.

Semina: marzo, ottobre
Trapianto/rinvaso: ottobre, marzo

Malattie e parassiti: cocciniglia

Note:

Acero campestre

Acero

Acer campestre – Aceracaee
Tipo: albero ornamentale
Origine: Europa
Adatta per: giardino
Difficoltà di coltivazione: facile

Chiamato anche Loppio o Testucchio, è un albero deciduo coltivato per il suo fogliame ornamentale, particolarmente colorato durante l’autunno. La specie campestre raggiunge un’altezza di 6 metri con una chioma larga circa 3 metri. Ha forma tondeggiante e foglie pendenti che diventano gialle in autunno.

Fioritura:  aprile-maggio
Colore dei fiori: verdi

Posizione: Soleggiata o parzialmente
ombreggiata.

Temperatura: Il clima mediterraneo va
bene.

Terreno: Ordinario, mediamente fertile, ben
drenato.

Irrigazione: Regolare nei primi due anni
dall’impianto evitando che il terreno si asciughi completamente. La pianta poi
diventa autonoma.

Concimazione: È sufficiente una buona
concimazione di fondo al momento dell’impianto. Negli anni successivi, fornire
del concime organico a primavera per indurne la crescita.

Potatura: non richiede potatura, se non molto leggera.

Moltiplicazione: per talea semilegnosa all’inizio dell’autunno
Semina: a ottobre
Trapianto/rinvaso: ottobre, novembre, marzo

Malattie e parassiti: necrosi del legno,
famigliola.

Note:

L’albero delle lanterne

L'albero delle lanterne - Coluteria

Non possiamo non restare colpiti da questo albero che assume in questo periodo un aspetto curioso. Chiamato albero delle lanterne cinesi, la coluteria è un bell’albero ombroso alto, a maturità, non più di 12 metri e capace di produrre una bella chioma ombrosa. Durante il suo sviluppo presenta rami radi, disposti in modo irregolare, mentre, dopo alcuni anni, espande la sua chioma ad ombrello. È un albero caduco, caratterizzato da foglie formate da un numero dispari di foglioline (da 5 a 15 – si dice imparipennate) di un verde intenso. In estate, tipicamemte a luglio-agosto, produce numerosi fiori, piccoli, disposti a grappoli all’apice dei rami. Il loro colore (giallo con il centro rosso e stami protuberanti), il loro numero e la loro disposizione ha fatto sì che questa pianta fosse chiamata anche albero della pioggia dorata. 

Adatto per giardini di media grandezza, viene talvolta usato come albero ornamentale nei parchi o per decorare il centro delle rotonde cittadine. 

È ciò che segue la fioritura che però colpisce particolarmente. Dai fiori infatti si generano dei frutti curiosi costituiti da tre brattee chiuse a formare una piccola lanterna, prima verde chiaro, poi rosata e poi, alla fine dell’estate, di colore marrone. Le tre brattee hanno consistenza cartacea: prese tra le mani si sbriciolano facilmente lasciando uscire uno o più semi, piccoli, tondi, neri.

Le brattee, come spesso avviene in natura, rimangono sulla pianta anche dopo che, aperte, hanno lasciato cadere i semi. Questo conferisce alla pianta una sua bellezza che si prolunga ben oltre l’autunno. Non è insolito che queste “lanterne” rimangano sulla pianta, completamente spogliata delle foglie, per tutto l’inverno.

Come si coltiva

Si pianta normalmente in ottobre, anche se è possibile metterla a dimora dalla primavera a tutta l’estate rispettando il pane di terra; il terreno ideale è ordinario, ricco di materia organica, in posizione assolata. È una pianta molto rustica che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di terreno e che sopporta sia la calura estiva, sia il freddo invernale.

Se la piantiamo nel nostro giardino, preoccupiamoci soprattutto dell’esposizione e, da marzo in poi per il primo anno, verifichiamo che il terreno rimanga un poco umido, annaffiando generosamente in caso di prolungata siccità.

In questi giorni possiamo facilmente raccoglierne i semi e piantarli a una profondità di 5-6 cm, conservando i vasetti in una serretta per tutto l’inverno.

In casa

Possiamo utilizzare i rami che portano le “lanterne” anche per creare originali decorazioni per la casa. Per questo tagliamo i rami  a una lunghezza di 50 cm; il periodo ideale è l’inizio di settembre, quando le brattee iniziano a colorarsi di marrone. Possiamo usarli a se stanti in un vaso alto e stretto oppure abbinarli alle spighe verdi o dorate di alcune graminacee di campo. Anche in un vaso assieme a dei fiori colorati fanno comunque bella figura. Dal momento che le lanterne seccano in modo naturale, la loro durata è di molte settimane.

In breve

Nome scientifico: Koelreuteria paniculata
Famiglia: Sapindacee
Origine: Cina, Corea
Tipo di pianta: albero deciduo
Altezza: fino a 12 metri
Larghezza: fino a 8 metri
Fioritura: luglio-agosto 

Di cosa ha bisogno
Esposizione: in pieno sole
Terreno: ordinario, fertile, ben drenato
Acqua: regolare
Resistenza al freddo: resistente al freddo
Moltiplicazione: per seme in primavera

E non finisce qui

 Raccontateci la vostra esperienza, inviate commenti e osservazioni; potremo arricchire l’articolo.