Mosca del porro

La mosca del porro

Napomyza gymnostoma

Specie colpite: porro, aglio, cipolla, erba cipollina

Sintomi

Le larve rodono le foglie nelle parti più interne, scavando una galleria verso. il bulbo e favorendo in questo modo anche infezioni e malattie batteriche. La pianta arresta la crescita, le foglie ingialliscono dall’interno.

Descrizione

Noto anche come mosca minatrice del porro, è un parassita di circa 3 mm di lunghezza, di colore bruno con fronte e parte delle mesopleure gialle, presente soprattutto al Settentrione. Le sue larve, lunghe 3-5 mm, di forma allungata e di colore bianco, da aprile a luglio, rodono i bulbi favorendo infezioni e marciumi.

Rimedi

Sistemiamo trappole cromotropiche (gialle) per verificarne la presenza e, per difendere le piante, trattiamo le giovani piantine con polvere di roccia o litotamnio. Durante il periodo di volo della mosca, trattiamo due volte alla settimana con infuso di tanaceto o assenzio. Il metodo biologico prevede l’uso di azadiractina, principio attivo prodotto dalla pianta di neem. In alternativa, possiamo solo eliminare le piante attaccate e spostare la coltura sfruttando una consociazione vantaggiosa: possiamo ottenere ottimi risultati piantando l’aglio vicino alle carote. Infine, possiamo proteggere le piante con una rete antinsetto.

Nottua del carciofo

La Nottua del carciofo

Gortyna xanthenes

Sintomi

Foglie erose in primavera; i danni si estendono anche ai fusti e infine ai capolini.

Descrizione

Si presenta, da adulto, come una farfalla di 4-5 cm di larghezza alare, di colore nocciola con striature brune. Le sue larve sono di colore giallo punteggiate di nero. Le uova si schiudono in inverno e le giovani larve attaccano per prime le nervature delle foglie, quindi il fusto e infine i capolini.

Rimedi

Per evitarne i danni si ricorre alla coltivazione di varietà precoci che possano essere raccolte prima che la larva giunga a rodere i capolini. Le piante colpite vanno poi distrutte.

Prodotti utili

  • Compo Axiendo Pronto Uso PFnPE
  • Vithal Protezione totale
  • Zapi Insetticida universale
  • Zapi Inseticida Neem Lepidotteri
  • Zapi Insetticida Multinsetto Pronto Uso

Lumaca

lumaca

Lumache, chiocciole e le limacce

lumaca

Limax maximus

Sintomi

Foglie giovani e germogli ampiamente smangiati. I sintomi possono presentarsi su piante erbacee dell’orto o del giardino al mattino. Lasciata indisturbata può fare notevoli danni alle colture, specialmente nelle prime fasi di sviluppo.

Descrizione

Sono gasteropodi, appartenenti alla famiglia dei molluschi. Possono essere di diverso colore dal rosso al marrone scuro, con o senza chiocciola (appartengono a famiglie diverse). Si nutrono di foglie e steli di piante erbacee orticole ed ornamentali, prediligendo quelli più teneri. Operano prevalentemente di notte.

Rimedi

Si possono proteggere le piante circondandole con una striscia di segatura o cenere su cui questo parassita non è in grado di muoversi. In alternativa, si possono usare esche lumachicide.

Prodotti utili

  • Cifo Lumachicida in granuli
  • Zapi Lumachicida esca granulare
  • Zapi Ferramol
  • Zapi Lumakidin
  • Zapi Barriera lumache
  • Zapi Luma Trap

Popillia japonica

La Popillia japonica

Il parassita
Lungo circa 10 mm, ha una colorazione verde brillante e elitre color bronzo. Segno caratteristico è la presenza di cinque macchie di peli bianchi su ogni lato.
Il parassita
Questo coleottero tende a formare colonie che iniziano a nutrirsi delle foglie a partire dalla cima e proseguendo verso il basso.
Previous slide
Next slide

Popillia japonica

Sintomi

Gli adulti si nutrono delle foglie che appaiono erose e, se non ostacolati, portano a rapida defoliazione la pianta. Le larve si cibano invece delle radichette.

Descrizione

È un coleottero facilmente scambiabile con quelli innocui; elemento distintivo e caratteristico sono cinque macchie di peli bianchi lungo i bordi.  Questo insetto depone tre uova a 5-10 cm di profondità nel terreno; le larve che ne nascono mangiano le radichette delle piante prima di emergere e cibarsi delle foglie. La femmina si accoppia fino a 15 volte in una stagione, deponendo dunque da 40 a 60 uova.

Rimedi

In presenza di pochi soggetti si consiglia di raccoglierli e annegarli in una soluzione di acqua e sapone. In presenza di infestazione è preferibile intervenire con formulati a base di Deltametrina o Zeta-Cipermetrina registrati su ortaggi o piante ornamentali, di facile reperibilità e disponibili per uso non professionale. Dove le dimensioni delle piante lo permettono, è possibile proteggerle coprendole con reti antinsetto.

Cavolaia

La cavolaia

Il parassita
L'adulto si presenta come una farfalla bianca con alcune macchie scure sulle ali.
Il parassita
L'adulto depone le uova nella pagina inferiore delle foglie.
Il parassita
Le larve appena nate sono grandi 4-5 mm; si cibano di tutte le parti tenere della pianta.
Il parassita
Le larve crescono a spese delle foglie fino a trasformarsi in crisalide e quindi in soggetti adulti.
Previous slide
Next slide

Pieris brassicae

Sintomi

La pianta arresta la sua crescita a causa della insufficiente attività di fotosintesi; le foglie appaiono prima smangiucchiate e poi scheletrite. La defogliazione avviene in breve tempo.

Descrizione

Attiva dalla primavera fino ai primi freddi, la cavolaia è una piccola farfalla bianca con alcune macchie scure sulle ali. Depone le uova sotto le foglie e le larve che nascono sono particolarmente voraci. Le larve crescono a spese della pianta mangiando ogni parte verde prima di diventare crisalide e poi farfalla. Secondo il clima vi possono essere tre o quattro generazioni nel corso dell’anno.

Rimedi

Il rimedio bio più accreditato, utile sia in modalità preventiva, sia di post emergenza, è il macerato di foglie di pomodoro.

Tra i prodotti chimici utilizzabili ve ne sono a base di Spinosad, particolarmente efficaci.

Piralide del bosso

La piralide del bosso

Il parassita
Lo stadio adulto è costituto da una farfallina con ali bianche orlate di marrone, non più grande di 5 cm.
Il parassita
Dalle uova deposte due o tre volte l'anno dalla farfalla nascono delle larve molto vivaci che attaccano le foglie e i germogli.
Il parassita
Le larve della piramide sono ben riconoscibili: sono di colore giallo-verde con strisce nere longitudinali e il capo nero.
Il parassita
Le larve, prima di impuparsi, mangiano completamente le foglie portando a deflorazione la pianta.
Previous slide
Next slide

Cydalima perspectalis

Sintomi

Le foglie appaiono mangiate dal bordo verso l’interno assumendo una forma dentellata. Inoltre le larve, proseguendo tra le foglie, rilasciano una trama di fili setoli che, a differenza di una ragnatela, non hanno un disegno geometrico.

Descrizione

Individuato nel nostro Paese solo nel 2010, questo parassita giunge dall’Asia e, all stadio adulto, è una farfallina bianca orlata di marrone non più grande di 5 cm. Questa depone delle uova sotto le foglie, due o tre volte l’anno. Da queste uova nascono delle piccole larve molto voraci che crescono a spese delle foglie. Se trascurate, portano a defogliazione una intera siepe in poche settimane.

Rimedi

Essendo di recente introduzione, non esistono antagonisti naturali che ne possano limitare la diffusione. All’individuazione delle larve bisogna perciò intervenire prontamente con insetticidi a base di Spinosad con cui irrorare l’intera pianta. Il trattamento va ripetuto a distanza di una settimana.

Prodotti utili

  • Compo Insetticida Concentrato Meteor PFnPO
  • Vithal Piralide del bosso Polysect Ultra SL

Tentredine

La tertredine della rosa

Sintomi
Le foglie appaiono bucherellate in modo irregolare.
Sintomi
Sotto la foglia si può facilmente osservare un vermino verde.
Sintomo
Lasciato indisturbato, rode le foglie e cresce da pochi millimetri a oltre 2 cm.
Previous slide
Next slide

Heterarthrus vagans

Sintomi


Le foglie appaiono rose dai margini verso l’interno. Nei casi più gravi sono scheletrizzate. Le larve sono visibili sotto le foglie.



Descrizione


Gli adulti sono insetti nerastri lunghi 5-6 mm; le larve sono di colore verde o verde-giallastro. È un fitofago specifico delle Rosacee. Gli adulti compaiono tra aprile e maggio, le femmine depongono le uova nei piccioli delle foglie. Le larve vivono per lo più nella pagina inferiore delle foglie che rodono a partire dai margini fino a scheletrizzarle.



Rimedi

Basta prenderli con un bastoncino e gettarli. Il macerato di tabacco rappresenta un buon deterrente. 


Se si è in presenza di forti attacchi, si possono combattere con comuni insetticidi . 

Ragnetto rosso

Il ragnetto rosso

Sintomi
Una diffusa puntinatura gialla sulle foglie che tendono a seccare e arrotolarsi su se stesse.
Sintomi
La pianta arresta la crescita; le foglie diventano ben presto gialle e poi secche.
Sintomo
Tra le foglie e tra la foglia e il picciolo si vedono delle sottili ragnatele.
Previous slide
Next slide

Tetranichus urticae

Sintomi


Le foglie assumono un caratteristico aspetto giallo rugginoso, tendendo ad accartocciarsi e a ricoprirsi di sottilissime ragnatele. In seguito le foglie cadono e la pianta, se trascurata, viene defoliata in poche settimane. 



Descrizione


Acaride di colore rossiccio, invisibile a occhio nudo (è necessaria una lente) che succhia la linfa dalle foglie e dai germogli. Colpisce numerose specie ornamentali e da fiore, ma anche quelle orticole tra cui pomodoro, peperone e melanzana.
Lunghi pochi decimi di millimetro, ha tre paia di zampe da giovane e quattro paia di zampe da adulto. Con gli stiletti di cui è fornito l’apparato boccale perfora l’epidermide degli organi vegetali succhiandone il contenuto cellulare.
Le femmine di ultima generazione sverrnano nascoste sul suolo, tra i detriti vegetali secchi.



Rimedi

Dal momento che è avvantaggiato dal clima caldo e asciutto, se ne può limitare la diffusione nebulizzando frequentemente le parti colpite con acqua a temperatura ambiente. 
Si combatte con trattamenti preventivi o di post emergenza specifici contro gli acari. Data la sua veloce assuefazione ai prodotti chimici, è utile utilizzare diversi tipi di prodotto a distanza di due settimane.

Prodotti utili

  • Cifo Cifotris BIO
  • Compo Tripla Azione PFnPO
  • Compo BIO Colza Pronto Uso PFnPO
  • Vithal Protezione totale

Metcalfa

La metcalfa

Metcalfa pruinosa

Sintomi


Nutrendosi della linfa delle piante, le fa lentamente deperire, ma raramente fino a produrne la morte. Produce secrezioni di colore biancastro che sporcano la pianta e che sono il substrato ideale per la propagazione di fumaggini che colorano di nero le secrezionii. 



Descrizione


Questo insetto, originario del Nord America, è stato introdotto per errore in Italia nel 1980 e si è diffuso all’intera penisola provocando danni alle colture sia orticole sia ornamentali. L’adulto è lungo 7-8 mm simile a una farfallina grigiastra, presente da luglio a ottobre. Tende a vivere in gruppo disponendosi in caratteristiche file sui rami più giovani. Si sposta camminando e, se disturbata, compie salti o brevi voli.



Rimedi


La forte espansione di questo parassita è dovuta alla quasi totale assenza in Europa di nemici naturali. I soli sono alcune larve di crisopa e la coccinella, oltre alla cinciallegra che si nutre dell’insetto nelle prime fasi. Si combatte con prodotti a base di piretro.

Ifantria

L' Ifantria

Hyphantria cunea

Sintomi


I rami giovani sono coperti da una ragnatela entro cui si sviluppano le larve a spese delle foglie. Una volta adulte, le larve escono dal nido e si nutrono di foglie e germogli portando a rapida defoliazione il ramo.



Descrizione


Lepidottero defoliatore di origine americana giunto in Italia alla fine degli ’70. Gli adulti sono farfalle con ali bianche talvolta punteggiate di nero. Le uova sono verdi e deposte nella pagine inferiore delle foglie. Le larve giovani sono giallastre con doppia fila di puntini neri; crescono protette da una fitta ragnatela. Le larve mature sono lunghe finoa 35mm, pelose, di colore bruno (gatte pelose).



Rimedi


La cosa più pratica consiste nel tagliare i rami colpiti e bruciarli. In questo modo si eliminano le larve e si limita sensibilmente la generazione successiva. Intervenendo sulla generazione primaverile, si riduce l’infestazione estiva. Intervenendo sulla generazione estiva si limita quella dell’anno successivo.

Intervenendo con prodotti chimici questi devono essere compatibili con il tipo di pianta infestata. Si tratta in ogni caso di larvicidi da impiegare nei primi stadi, quando il parassita è più sensibile e i danni prodotti ancora contenuti.