Con l’alzarsi delle temperature ci torna la voglia di vivere il giardino e di riempirlo di fiori. Un modo per abbellirlo è senz’altro quello di realizzare delle aiuole o delle bordure in cui coltivare le piante da fiore che più ci piacciono. È un lavoro impegnativo, ma destinato a durare, specialmente se partiamo con il piede giusto.
Come delimitare lo spazio
Se vogliamo fare una bordura, ai lati del vialetto di ingresso o a ridosso di una parete, iniziamo col tirare un filo di delimitazione. Due picchetti di legno e uno spago di colore chiaro ci permetteranno di ottenere una forma diritta senza problemi. Ai lati di un camminamento ci basterà considerare una larghezza di 30 cm, a ridosso di una parete è bene prevederne almeno 40.
Se invece vogliamo ottenere un’aiuola, il modo moigliore per disegnarla è quella di utilizzare la canna dell’acqua: posandola sul terreno possiamo facilmente valutare la forma e l’ingombro più adatti al nostro gusto e alle dimensioni del nostro giardino. Con il tubo di gomma disegneremo infatti curve morbide e aggraziate che meglio si prestano a fare da contorno a un’aiuola.
La preparazione dle terreno
Stabilita forma e dimensioni, non ci resta che vangare per preparare il terreno al suo nuovo utilizzo. È bene, con un paio di ore di anticipo, annaffiare abbondantemente l’area interessata: questo ammorbidirà il suolo e ci risulterà molto più facile vangarlo.
Utilizzando il badile e, se la terra è ancora molto dura, il piccone prima e il badile o la vanga poi, iniziamo col creare il bordo perimetrale secondo la forma che abbiamo scelto.
Procediamo quindi come se dovessimo preparare il terreno per l’orto, vangano in profondità (affondando la lama della vanga per tutta la sua altezza) e rigirando le zolle in modo da interrare competamente l’erba che si trova in superficie. Questa operazione, certamente la più faticosa, ci permetterà anche di valutare la natura del terreno e di eliminare sassi e radici.
Come per l’orto, rigiriamo le zolle di terra, ma non livelliamole: lasciamo che il terreno si ossigeni per una o due settimane prima di procedere.
Migliorare il terreno
È probabile che la vangatura ci riveli un terreno duro, compatto, povero di materia organica e quindi poco fertile, mentre è importante, qualsiasi pianta vi vogliamo installare che il suolo sia leggero, permeabile e ricco.
Distribuiamo quindi sulla superficie vangata in precedenza sabbia fine in ragione di un seccchio per metro quadrato e circa 10 chili di torba; scegliamo quella acida se desideriamo coltivare acidofile. Distribuiamo anche del letame pellettato: 200 grammi/mq possono bastare.
Torniamo a vangare per rimescolare il tutto; è faticoso, ma molto meno della prima volta perché il terreno apparirà ben più leggero.
Livelliamo con il rastrello: ora è pronto per accogliere qualsiasi pianta.
Perfezionare il bordo
Il terreno lavorato e ammendato risulterà a un livello più alto del prato circostante. È la condizione ideale perché si staccherà visivamente dal resto del giardino e la maggiore altezza faciliterà lo sgrondo dell’acqua in eccesso. Per un buon effetto estetico complessivo è importante che la linea di separazione tra il prato e un’aiuola o una bordura sia ben netta e definita. Possiamo per questo scegliere tra diversi tipi di bordo: ve ne sono di plastica o di legno installabili molto facilmente. Oppure possiamo creare un contorno con pietre bianche o mattoni: dipende solo dal nostro gusto. Una soluzione può anche essere quella di lasciare un picccolo fosso lungo tutto il perimetro e riempirlo di ghiaia: servirà per facilitare il deflusso dell’acqua dall’aiuola.