Cosa vuol dire
Abbacchiatura:
metodo di raccolta delle olive e delle noci che consiste nel far cadere i frutti battendo le piante e i rami con lunghi bastoni.
Accestimento:
formazione di nuovi rami dalla base della pianta.
Acclimatazione:
adattamento di una pianta ad un ambiente diverso da quello di origine.
Achenio:
frutto secco, che contiene un solo seme con tegumenti duri non aderenti al seme stesso. È il caso del finocchio.
Acidofila:
dicesi di pianta che predilige un terreno con livello di acidità compreso tra pH 5 e 6,5. Ha bisogno di terriccio e fertilizzanti specifici. Il terreno può essere reso acido con l aggiunta di torba o stallatico. Sono piante acidofile le camelie, le azalee, il rododendro.
Afide:
piccolo parassita di colore bianco-verde che punge le foglie e le fa ingiallire o accartocciare. Lascia una mielata su cui si deposita un fungo nerastro, la fumaggine. Si elimina nebulizzando le foglie con acqua per mantenerle fresche o utilizzando un acaricida. ⇒ Afidi
Agrofarmaco:
Preparato che, in base al suo contenuto, può agire contro gli insetti (afidi, cocciniglie, tripodi, ecc), le malattie fungine o altri problemi (per esempio combattere lumache e chiocciole, effettuare il diserbo, ecc).
Akadama:
terra inerte specifica per bonsai, di origine giapponese
Albero:
è la pianta dotata di un fusto dal quale si dipartono delle branche principali. Alcune piante che crescono come arbusto possono essere coltivate a forma di piccolo albero
Alcalino:
deriva dall’arabo al-qali, con cui ci si riferiva alla potassa, un sottoprodotto della combustione del legno, che ha caratteristiche basiche. Per analogia si definisce alcalino qualsiasi prodotto con un pH opposto agli acidi e in grado di neutralizzarli.
Allegagione:
passaggio da fiore a frutto
Amento:
infiorescenza pendula, costituita da numerosi fiori sessili inseriti su un asse sottile. È sinonimo di gattino.
Ammendamento:
correzione delle caratteristiche fisiche di un terreno grazie all aggiunta di sostanze diverse, come sabbia, torba o letame. Aggiungendo torba o letame il terreno diventa più acido; se si aggiunge sabbia o calce, diventa più basico.
Ammezzimento:
processo di maturazione dei frutti dopo la raccolta che porta ad alterazioni chimico-fisico tali da rendere appetibili frutti altrimenti poco gradevoli. È il caso della nespola.
Antèra:
parte dello stame entro la quale maturano i granuli di polline
Antesi:
Sinonimo di fioritura
Anticrittogamico:
preparato utile contro malattie provocate da funghi microscopici (oidio, ruggine, ticchiolatura)
Apice:
parte terminale, in via di accrescimento, di un fusto o di una radice.
Arbusto:
pianta perenne, legnosa, di dimensioni limitate, molto ramificata fin dalla base
Ascella:
angolo formato dalla foglia e dal ramo a cui essa si attacca.
Astone:
pianta da frutto, innestata e coltivata in vivaio per alcuni anni prima di essere commercializzata e venduta per la messa a dimora
Autoctona:
specie chenon è stata introdotta dal uomo nell area in cui si trova. La farnia (Quercus robur), ad esempio, è una specie autoctona della pianura Padana.
Azoto:
elemento nutritivo fondamentale per le piante insieme a Fosforo e Potassio.
Bacca:
frutto carnoso, senza nocciolo e contenente parecchi semi (pomodoro, banana).
Baccello:
frutto formato da due valve che, a maturità, si aprono longitudinalmente per liberare uno o più semi. È il caso del fagiolo
Barbatella:
è il termine usato per la vite per indicare la talea radicata
Bioflavonoidi:
sono costituenti chimici contenuti nella polpa e nella scorza di alcuni frutti e ortaggi, utili perché contrastano i radicali liberi e quindi l invecchiamento delle cellule.
Borlanda:
prodotto ammendante e nutritivo di origine vegetale, estratto da barbabietola e altri vegetali.
Bottura:
operazione consistente nel dividere i germogli che spuntano ala base del cespuglio.
Branca:
grosso ramo delle piante fruttifere che si origina direttamente dal tronco ed è permanente
Brattea:
foglia trasformata in vari modi per assolvere particolari funzioni come il richiamo degli insetti impollinatori o la protezione di organi delicati. Questa foglia viene spesso scambiata per il petalo del fiore: è il caso della nota stella di Natale in cui le parti rosse o bianche che la caratterizzano sono brattee, mentre i fiori veri e propri, al centro di esse, sono insignificanti.
Brindillo:
rametto delle piante da frutto che porta gemme da frutto
Brucatura:
è la raccolta delle olive manuale o con semplici attrezzi (pettini o pinze) che le fanno cadere su reti stese sotto la chioma.
Bulbillo:
piccolo bulbo che si forma spontaneamente dalle piante bulbose e che si utilizza per la moltiplicazione della pianta. Gli spicchi dell’aglio sono bulbilli
Bulbo:
organo sotterraneo costituto da un fusto corto e rigonfio, protetto da foglie trasformate, con funzione di riserva di elementi necessari per la crescita della pianta.
Calcifugo:
dicesi di pianta che non vive in presenza di calcare.
Calice:
involucro esterno del fiore, formato da uno o più sepali, generalmente di colore verde
Capsula:
frutto secco che, al momento della maturazione, si apre per liberare i semi
Carenza (tempo di):
Tempo che deve obbligatoriamente trascorrere tra l’ultimo trattamento antiparassitario e la raccolta. Ha lo scopo di evitare che rimangano eccessivi residui di prodotti chimici nei cibi. È espresso in giorni ed è sempre indicato in etichetta.
Cariosside:
la cariosside è il frutto secco, contenente un solo seme monospermio, bi-tri-carpellare, con pericarpo saldato all’episperma. È il frutto caratteristico delle graminacee ed è caratterizzato da un abbondante albume farinoso, ricco di amido.
Ad esempio, è il chicco di grano. Contiene un solo seme, si innesta sulla spiga a gruppi di due o tre (bi-tri-carpellare), ha la buccia (pericarpo) fusa in un solo blocco con la pellicola (episperma) che protegge il seme.
Carpocapsa:
si chiama così il baco della mela, insetto che scava gallerie nella mela fino a raggiungere il torsolo.
Cascola:
Caduta dei frutti prima della maturazione. Può avvenire per cause naturali (quando c è una carica eccessiva di frutti), oppure per malattie o parassiti.
Cassone:
si intende una piccola costruzione in legno dotata di chiusura vetrata entro cui si mettono i vasi o direttamente la terra per effettuare semine anticipate, per rinforzare le piantine appena germogliate o per far radicare le talee
Catafilli:
squame che costituiscono la parte protettiva del bulbo.
Cataplasma:
si tratta di un composto a uso farmaceutico, costituito da impasti di amidi, mucillaggini e oli, da applicare a caldo direttamente sulla pelle.
Caule:
ha lo stesso significato di fusto. È un termine di solito riferito alle piante erbacee.
Ceppaia:
parte basale delle piante arboree, di solito ingrossata, sulla quale compaiono, in seguito al taglio dei fusti e dei rami, numerosi germogli detti polloni
Cespo:
gruppo di fusti dotati di un apparato radicale comune che può essere diviso per dare origine a più piante
Cimatura:
potatura consistente nel taglio dell apice dei giovani germogli al fine di indurre una maggiore ramificazione
Cinorrodo:
frutto caratteristico delle rose, simile ad una bacca, ma non polposo
Citotropico:
un fitofarmaco si definisce citotropico quando è in grado di penetrare nei tessuti vegetali, rimanendo attivo nei tessuti adiacenti al punto di applicazione. Invece i citotropici translaminari riescono a spostarsi dalla pagina superiore a quella inferiore della foglia.
Cladodi:
rami appiattiti che nelle piante grasse svolgono la funzione di foglie.
Clone:
pianta ottenuta per moltiplicazione senza l utilizzo dei semi e che è geneticamente identica all individuo da cui proviene. Facendo delle talee, ad esempio, otteniamo dei cloni della pianta madre.
Clorosi:
ingiallimento delle foglie causato dalla mancanza o dalla diminuzione della clorofilla e determinata da cause diverse.
Cocciniglia:
insetto fitofago che presenta aspetti diversi: bianca/cotonosa, a scudetto.
Colatura:
Massiccia caduta dei fiori da un albero senza che sia avvenuta l allegagione, cioè il passaggio da fiore a frutto. In alcune specie la colatura è un fenomeno normale (es.olivo) e serve a ridurre spontaneamente il numero di frutti.
Colletto:
parte che divide l apparato radicale dal fusto. Il colletto deve rimanere sempre sopra il livello del suolo.
Compost:
terriccio ottenuto dal compostaggio, ovvero dalla degradazione organica di rifiuti verdi quali lo sfalcio del prato, le foglie, i rami, la verdura. Il terriccio ottenuto ha un gradevole profumo di sottobosco e ha un elevato potere fertilizzante.
Concime organico:
fertilizzante a base di sostanze naturali: in genere sono consentiti in agricoltura biologica. ⇒ concimi bio
Consociazione:
corretto accostamento di ortaggi diversi con reciproco beneficio.
Cordiforme:
dicesi di foglia a forma di cuore
Corimbo:
infiorescenza i cui fiori sono inseriti ad altezze diverse dell asse principale ma che, avendo peduncoli di diversa lunghezza, giungono tutti al medesimo livello
Corolla:
la parte più vistosa dei fiori, formata dai petali
Culmo:
è così chiamato il fusto delle piante che appartengono alla famiglia delle Graminacee, come la maggior parte delle erbe dei prati e i cereali.
Cultivar:
il termine deriva dalla contrazione delle parole inglesi cultivated variety e indica il sistema di classificazione usato per designare le diverse varietà ottenute da una pianta coltivata.
Decidua:
dicesi di foglia che in autunno cade. Il fenomeno è dovuto al fatto che la linfa smette di circolare perché la pianta entra in stato di riposo vegetativo.
Deiscente:
si dice di frutto che, una volta maturo, si apre e permette la diffusione libera dei semi. È il caso di legumi.
Dilavamento:
fenomeno che avviene nel terreno, dovuto all acqua piovana o ad annaffiature troppo abbondanti, che comporta il trasporto di alcuni elementi nutritivi a profondità eccessive perché possano essere assorbiti dalle piante.
Disamara:
frutto costituito da ue samare unite. L acero produce questo tipo di frutto.
Diserbante di post-emergenza:
è un tipo di diserbante che agisce sulle erbe infestanti dopo che sono spuntate da terra.
Diserbante di pre-emergenza:
è un tipo di diserbante che agisce preventivamente, cioè impedendo lo spuntare delle erbe infestanti. Questo tipo di diserbante non ha, di norma, alcun effetto sulle erbacce già spuntate.
Drenaggio:
si intende la capacità di eliminare l acqua in eccesso dal terreno o dal vaso in modo da evitare ristagni. In un vaso si ottiene creando, prima di mettere la terra, uno strato di uno-due centimetri di ghiaia o argilla espansa; il vaso non va appoggiato direttamente a terra, ma va tenuto un poco sollevato sopra il sottovaso.
Drupa:
frutto carnoso con buccia membranosa e parte interna legnosa (detta anche nocciolo).
Drupa:
frutto carnoso munito di nocciolo (pesca, ciliegia, oliva, susina).
Duramen:
è la parte interna del tronco di piante non giovani che è ormai costituito da legno morto. Questa parte è in genere di colore più scuro ed è anche più dura e resistente. In falegnameria il legno del duramen è spesso considerato più pregiato.
Ecotipo:
indica una varietà di una pianta che si è naturalmente differenziata per adattarsi a un particolare ambiente.
Eliofila:
è così chiamata una pianta che ama vivere in posizioni luminose e soleggiate. Sono eliofile, ad esempio, la robinia e il ciliegio.
Emergenza:
nel linguaggio botanico è la fase in cui le piante appena germinate cominciano a spuntare, cioè emergono da terra.
Endemico:
si dice così una specie vegetale o animale che è tipica ed esclusiva, allo stato spontaneo, di un determinato territorio geografico (isola, gruppo montuoso, regione).
Ensiforme:
dicesi di foglia a forma di spada, ovvero larga alla base e rettilinea in quasi tutta la sua lunghezza, per poi finire appuntita.
Entomologia:
scienza che si occupa dello studio degli insetti.
Epifita:
dicesi di pianta che si sviluppa normalmente sopra un altra pianta, ma non in forma parassitaria. Possono essere coltivate facilmente in casa fissandole a una corteccia e usando come substrato lo sfagno.
Ermafrodita:
è così chiamato un fiore dotato sia di organi maschili (stami) che femminili (antere). La maggioranza delle piante ha fiori di questo tipo.
Esperidio:
è un tipo particolare di bacca che ha un epicarpo (buccia) sottile e ricco di essenze, un mesocarpo spugnoso (parte bianca della buccia) e un endocarpo membranoso, a spicchi, ricco di succo (limone).
Eziolamento:
detto normalmente imbianchimento, è il fenomeno per cui le piante, in assenza di luce o con luce scarsa, perdono la loro colorazione e tendono anche ad allungarsi. L operazione viene fatta normalmente sul sedano o alcune insalate
Eziolamento:
con questo termine si indica il comportamento di una pianta che emette lunghi rametti esile di colore verde pallido i quali si piegano verso la più vicina fonte di luce. Quando una pianta si comporta così si dice anche che fila ed è meglio spostarla in una zona più luminosa.
Fascicolate:
si dice di un apparato radicale formato da diverse radici, tutte più o meno delle stesse dimensioni, riunite in un fascio
Feltro:
insieme di sfalci, polvere, foglie che forma uno spesso strato sul terreno impedendo l ossigenazione e la penetrazione dell acqua.
Femminella:
germoglio che cresce all ascella delle foglie e che sottrae nutrimento al ramo principale. Frequente nelle piante di pomodoro, nei crisantemi e nelle dalie.
Fertilizzante:
vedi NPK
Fillocladi:
rami appiattiti che nelle piante grasse svolgono la funzione di foglie.
Filloptosi:
Caduta delle foglie. Questo termine viene usato quasi esclusivamente per indicare una perdita anormale di foglie, come quella dovuta a cause climatiche (siccità, caldo eccessivo, gelate improvvise) o a parassiti e malattie.
Fisiopatia:
sofferenza determinata da cause ambientali: collocazione inadatta per temperatura, umidità, illuminazione, ventilazione, ecc, oppure terreno con caratteristiche non idonee.
Fittone:
radice ingrossata con andamento verticale da cui si originano sottili radici secondarie
Forzatura:
serie di interventi e di tecniche volte ad anticipare la germinazione, la fioritura o la fruttificazione
Frutticino:
dicesi di piccolo frutto in corso di formazione.
Galla:
Rigonfiamento che si può trovare sulle foglie, sui rami o sulle radici, causato per lo più da parassiti animali come insetti, acari o nematodi. Frequenti sono ad esempio le galle fogliari della quercia causate da un piccolo insetto detto vespa galligena. Questo insetto depone le uova all interno del tessuto della foglia. La larva che ne nasce provoca la formazione del rigonfiamento che fornisce cibo e protezione al giovane insetto fino al raggiungimento dello stadio adulto.
Gattino:
Infiorescenza pendente tipica di alcune piante, quali il nocciolo, il salice, la betulla. È sinonimo di amento.
Geoinsetticida:
preparato utile per prevenire e combattere gli insetti presenti nel terreno.
Germinazione:
passaggio di un seme dallo stato quiescente, cioè di inattività, a quello attivo con conseguente trasformazione dell embrione in plantula (=piccola pianta)
Germinello:
è l abbozzo di pianta che si forma al momento della germinazione di un seme. Il termine non va confuso con germoglio. che è invece un giovane rametto che nasce da una gemma. Un seme germina quindi, mentre una gemma germoglia.
Germogliamento:
passaggio di una gemma dallo stato quiescente, cioè inattivo, a quello attivo con conseguente sviluppo di un germoglio.
Girello:
parte inferiore del bulbo a forma rotondeggiante da cui si dipartono i catafilli e le radici.
Glicirizzina:
principio attivo dalle proprietà antinfiammatorie, in quanto diminuisce la densità dei muchi e ne aumenta la fluidità nei polmoni e nei bronchi.
Granulometria:
è la composizione del terreno in base alla percentuale in peso delle varie particelle che lo compongono. È sinonimo di tessitura del terreno. Le particelle che compongono il terreno per una convenzione internazionale, sono suddivise in:
argilla, il cui diametro è inferiore a 0,002 millimetri
limo con diametro compreso tra 0,002 e 0,02 mm
sabbia con diametro compreso tra 0,02 e 2 mm
scheletro con diametro superiore a 2 mm.
Guano:
deposito organico prodotto dagli uccelli marini, utilizzato come efficace fertilizzante in agricoltura.
Habitat:
è l ambiente in cui un organismo vive. È costituito sia da fattori climatici che da quelli riguardanti le caratteristiche del terreno, mentre non fanno parte dell habitat i fattori biologici, come la presenza contemporanea di altri esseri viventi.
Habitus:
è la forma, il portamento che una pianta assume. Ci sono per esempio piante ad habitus arboreo (cioè alberi), piante ad habitus erbaceo (come le erbe dei prati), o ancora piante ad habitus strisciante, rampicante, eccetera.
Humus:
prodotto della decomposizione di materiale vegetale. È una specie di terra dal profumo di sottobosco, ideale per la concimazione delle piante e per la pacciamatura.
Ibrido:
pianta proveniente dall incrocio fra specie o varietà differenti che presenta caratteristiche di entrambi i genitori
Idrocoltura:
tecnica di coltivazione delle piante che sfrutta la sola acqua e appositi fertilizzanti completi. Si esegue, di solito, in appositi vasi predisposti riempiti di argilla espansa per fornire alle radici un supporto a cui attaccarsi.
Igrofila:
pianta che predilige ambienti e terreni umidi.
Imbianchimento:
vedi Eziolamento
Imbozzimatura:
è un trattamento riservato alle piante che si mettono a dimora (cioè nel luogo dove vogliamo che crescano) senza il pane di terra intorno alle radici. In un secchio d acqua a temperatura ambiente si sciolgono argilla e letame fresco fino a ottenere una poltiglia densa e pastosa. Vi si immergono le radici e si tolgono lasciandole asciugare. Serve per proteggere e nutrire le radici.
Indeiscente:
si dice di frutto secco che non si apre naturalmente a maturità raggiunta (castagna, nocciola).
Infestante:
con il termine di pianta infestante (o semplicemente infestante), oppure malerba o, popolarmente, “erbaccia”, si intende una pianta che, non rivestendo alcuna funzione utile per l’uomo, ne va a danneggiare le produzioni agricole entrando in competizione o parassitizzando queste ultime.
Infiorescenza:
è l insieme di più fiori riuniti sullo stesso gambo. A volte assume l aspetto di un fiore singolo.
Infruttescenza:
deriva da un infiorescenza in cui i singoli fiori formano un frutto unico (ananas, fico, fragola).
Innesto:
operazione consistente nell unione di due parti di piante in modo da formare un unico individuo
Invaiatura:
si definisce così il grado di maturazione delle olive. Come sappiamo, questo dipende dall utilizzo che se ne intende fare: per la produzione di olio o per il consumo alimentare.
Ipocotile:
si tratta della zona del fusto di una pianta compresa tra le foglie e il colletto della radice vera e propria. Nel caso del ravanello, è anche la parte commestibile dell ortaggio, piuttosto che la radice vera e propria, come comunemente viene detto.
Labello:
porzione vistosa di certi fiori, particolarmente sviluppata nelle orchidee.
Lamburda:
corto ramo fruttifero terminante con una gemma a fiore, tipico del melo e del pero
Lamina:
è la parte appiattita della foglia, di solito sostenuta da un picciolo. La sua forma è dovuta alla principale funzione che è quella di assorbire più luce possibile per compiere la fotosintesi clorofilliana.
Lapillo:
roccia vulcanica leggera e porosa, utilizzata nei substrati e, da solo, in granuli, come strato di pacciamatura.
Legume:
frutto secco deiscente che si apre lungo due linee. È sinonimo di baccello. Sono legumi i frutti delle leguminose, come i fagioli, la soia e i piselli.
Lenta cessione:
concime che viene rilasciato lentamente nella terra, rimanendo disponibile per le radici anche per 3-4 mesi.
Letame:
concime organico, formato dalle deiezioni animali e dal materiale vegetale, soprattutto paglia di frumento, usato nelle stalle per la lettiera, mescolati fra loro. Si parla di letame maturo se è ben fermentato; altrimenti si parla di letame fresco. Adatto per concimare e migliorare la struttura del terreno.
Letame pellettato:
letame essiccato e confezionato in pellet, facile da trasportare e conservare. ha lostesso valore nutrizionale del letame maturo non essendo tolto né aggiunto nulla nella lavorazione. Non modifica la struttura del terreno.
Letto caldo:
strato di terreno, protetto con cassoni e mantenuto caldo con diversi accorgimenti, come la fermentazione di sostanze organiche, soprattutto letame fresco, o l uso di resistenze elettriche.
Letto freddo:
strato di terreno preparato nelle serre o protetto con cassoni, ma non riscaldato, usato per le semine.
Ligula:
petalo esterno che assolve un compito puramente vessillare ai fini dell impolinazione.
Manna:
Sostanza zuccherina che sgorga da un incisione fatta nel tronco dell orniello o frassino da manna (Fraxinus ornus).
Marcescente:
dicesi di foglia che secca ma rimane attaccata alla pianta a lungo.
Margotta:
tipo di moltiplicazione che consiste nel far radicare un ramo senza staccarlo dalla pianta madre, ma incidendolo e avvolgendolo di terriccio mantenuto umido. Quando dal punto inciso si sono sviluppate le radici, il ramo può essere tagliato e piantato come soggetto a se stante.
Marza:
porzione di una pianta innestata su un portainnesti per ottenere un nuovo individuo. È sinonimo di gentile o nesto
Medio impasto:
è il terreno migliore per la maggior parte delle coltivazioni, in quanto è formato da un equilibrata composizione in sabbia, argilla e limo. Viene anche chiamato terreno franco o terreno a grana media.
Melata:
Liquido zuccherino emesso da alcuni insetti succhiatori di linfa, come gli afidi e le cocciniglie. Sono di melata le goccioline che talvolta ricoprono il parabrezza della nostra auto parcheggiata sotto un albero.
Microelementi:
elementi chimici necessari alle piante in misura molto piccola ma indispensabile (es. Rame, Ferro, Zinco, Boro, ecc). ⇒ Elementi utili
Microterma:
pianta che vive bene in ambienti con temperature non troppo elevate. Sono microterme, ad esempio, le specie che formano i tappeti erbosi.
Monocarpica:
dicesi di pianta che muore dopo la fioritura
Monospermo:
si dice del frutto che contiene un solo seme, come la pesca, al ciliegia e l albicocca.
Mora:
è un frutto composto da numerose drupe riunite insieme. È il caso del lampone.
Naturalizzata:
specie vegetale introdotta dall uomo e che si è bene inserita nel nuovo ambiente a si è poi naturalmente moltiplicata e diffusa. La robinia, ad esempio, una specie di origine americana introdotta in Europa nel 1600 e che è naturalizzata e diffusissima, specie nel Nord Italia.
Nodo:
è il leggero rigonfiamento del fusto che si nota, in alcune piante, nel punto in cui hanno origine foglie e rami.
NPK:
le confezioni dei fertilizzanti recano normalmente la sigla NPK seguita da una serie di numeri. Dobbiamo sapere che la sigla è l insieme dei tre elementi fondamentali che costituiscono il fertilizzante: N sta per Azoto, P per Fosforo e K per Potassio. I numeri che seguono (es. 17-7-13) indicano la composizione e la concentrazione dei tre elementi fondamentali. Un tipico fertilizzante per piante verdi può avere una composizione NPK pari a 25-5-15, con prevalenza di azoto, poco fosforo e una buona percentuale di potassio. Un fertilizzante per l orto ha una diversa concentrazione e proporzione tra gli elementi (es. 20-10-20), mentre un fertilizzante domestico completo può presentarsi con NPK 7,5-5,5-6. A questi elementi principali si aggiungono talvolta il Magnesio (Mg) e lo Zinco e, più genericamente, i microelementi (come Ferro, Cloro, Rame, etc.).
Oidio:
con questa denominazione si indicano diverse malattie,note anche come mal bianco, nebbia o manna, provocate da funghi appartenenti alla famiglia delle Erysiphacee e caratterizzate dalla produzione di un feltro o di una polvere biancastri sugli organi attaccati. Lo zolfo è il prodotto maggiormente usato nella lotta contro questo fungo parassita.
Pabbio:
erbe annuali infestanti dei tappeti erbosi che appartengono alla famiglia delle Graminacee. Costituiscono il pabbio in pratica tre generi: la digitaria, la setaria e il giavone. Si combattono con diserbanti che impediscono la germinazione dei semi.
Pacciamatura:
copertura del terreno con materiali diversi, come fogli di plastica, paglia, torba, letame, al fine di ridurre la dispersione di umidità ed evitare la crescita di piante infestanti
Pacciame:
è il materiale che copre il terreno per arrestare la crescita di erbacce e favorire la crescita di piante sane. Grazie alla sua capacità di trattenere le sostanze nutrienti e l umidità, è in grado di aumentare notevolmente l attività biologica nel terreno.
Pagina fogliare:
superficie inferiore o superiore della lamina della foglia.
Palmata:
dicesi di foglia suddivisa in cinque o più parti (lobi) che nascono da un unico punto e che sono disposti come le dita di una mano, come ad esempio, le foglie dell ippocastano.
Palmetta:
forma di allevamento appiattita delle piante da frutto.
Pampino:
foglia di vite
Pane:
si intende la terra presente attorno alle radici quando le piantine sono coltivate in vasetti. In questo caso durante il trapianto le piante non subiscono stress, poiché le radici non sono disturbate. Se abbiamo messo i semi in vasetti di torba potremmo mettere a dimora anche i vasetti che poi si degradano naturalmente
Pappo:
ciuffo piumoso e leggero di alcuni frutti e semi che ha la funzione di favorire la diffusione dei semi per l’azione del vento.
Patogeno:
che genera malattia, oppure, come sostantivo, organismo animale (es. insetto) o vegetale (es. un fungo) che provoca malattia.
Pedale:
è la porzione di fusto più vicina al terreno.
Peduncolo:
porzione di ramo che sostiene un fiore o un frutto.
Peponide:
grossa bacca carnosa, tipica delle cocurbitacee, con parete esterna spessa e numerosi semi immersi nella polpa di diversa consistenza
Pericarpo:
è il nome botanico del frutto. Si divide in tre strati: epicarpo all esterno, mesocarpo al centro e endocarpo all interno.
Perigonio:
parte esterna del fiore di numerose piante, per esempio delle liliacee, formata a tepali invece che da petali o sepali.
Perlite:
sostanza ricavata da rocce vulcaniche e utilizzate nei substrati per facilitare l’areazione.
Permeabilità:
termine che indica la velocità di infiltrazione dell acqua in un terreno.
Perula:
foglie modificate a forma di squama e di solito rivestite da una fitta peluria che proteggono le gemme.
Pestalozzia:
malattia fungina che colpisce le foglie del rododendro.
Petalo:
ciascuna delle parti che formano la corolla del fiore.
pH:
il pH è una scala di misura dell acidità o dell alcalinicità di una sostanza: può assumere valori compresi tra 0 (acido forte) e 14 (base forte). Al valore intermedio corrisponde la condizione di neutralità, tipica dell acqua pura a 20° C. Sono acidi il succo di limone (pH 2,5), l aceto da tavola (pH 3), il latte (pH 6,5); sono basici invece il sangue (pH 7,5) e l acqua saponata (pH) 10). Appositi kit permettono di stabilire il valore di pH di un terreno: una pianta acidofila predilige un terreno con pH posto tra 5 e 6,5.
Picciolo:
peduncolo che sostiene la foglia o il frutto.
Polispermo:
frutto con molti semi, come può essere la nespola.
Pollone:
ramo vigoroso che spunta dalle radici della pianta
Pomo:
falso frutto, carnoso, in cui la parte commestibile è costituita dall ingrossamento del peduncolo del fiore. Il vero frutto è il torsolo (mela, pera).
Portinnesto:
parte inferiore di una pianta, dotata di radici, sulla quale si innesta la marza. È sinonimo di soggetto
Procombente:
si dice di un ramo che si piega verso terra.
Prodotto biologico:
sostanza o prodotto di origine organica o minerale, impiegato per la difesa delle piante dai patogeni e ammesso in agricoltura biologica; non contiene sostanze chimiche di sintesi.
Pronubi:
si definiscono insetti prònubi quegli insetti che trasportano il polline da un fiore all’altro permettendo l’impollinazione e la conseguente formazione del frutto.
Sono molti gli insetti in grado di svolgere questo compito, tra tutti i più importanti sono sicuramente le api.
Propaggine:
tipo di moltiplicazione vegetativa che consiste nel sotterrare una parte del fusto senza staccarlo dalla pianta madre. La separazione si effettua quando sulla parte immersa si sono formate le radici
Prosa:
è un aiuola lunga e stretta, rialzata rispetto al terreno circostante, spesso coltivata ad ortaggi. È sinonimo di proda.
Pruina:
è un sottile strato di cera che riveste molti frutti. Ha la funzione di proteggerli da un eccessiva perdita di acqua. Sono dotate di pruina ad esempio le prugne, da cui il termine trae origine, e l uva.
Pubescente:
detto di organo rivestito da una sottile peluria. Possono essere pubescenti le foglie, i frutti, le gemme, ecc.
Racemo:
infiorescenza formata da un asse principale allungato sul quale sono inseriti, a diversa altezza, numerosi fiori dotati di peduncolo. È sinonimo di grappolo
Residuale:
viene così chiamato un diserbante che permane nel terreno per un certo periodo e ostacola la successiva crescita delle piante infestanti o coltivate.
Ricaccio:
dicesi di rametti che spuntano dal tronco degli alberi e tolgono energia alla pianta. Vanno eliminati con la potatura tagliandoli a circa un centimetro dal tronco
Rincalzatura:
operazione consistente nell addossare terriccio sulla parte basale della pianta con lo scopo di favorire lo sviluppo delle radici
Ripicchettare:
trapiantare le giovani piantine nate in vivaio al fine di rinforzarle. Con l occasione le piante vengono opportunamente distanziate
Riposo vegetativo:
periodo dell anno in cui le piante limitano l attività di crescita, cadendo come in una specie di letargo che le aiuta a superare senza danni condizioni ambientali avverse. Nelle regioni temperate il riposo è invernale, mentre nelle regioni mediterranee del sud il riposo coincide con i mesi torridi e secchi dell estate.
Ritenzione idrica:
capacità del suolo di conservare umidità a favore delle radici.
Rizoma:
fusto più o meno ingrossato che si sviluppa sotto terra. Ha la funzione di accumulare sostanze di riserva che consentono di superare i periodi sfavorevoli per la pianta e di facilitare la moltiplicazione.
Rotazione:
tecnica colturale consistente nell alternare le coltivazioni effettuate sullo stesso terreno.
Samara:
è un frutto secco, monospermo, che non si apre naturalmente quando è maturo. Grazie a una piccola ala cartacea si disperde nell ambiente. L ailantus è un esempio di questo tipo di frutto.
Saprofita:
organismo che si sviluppa a spese di sostanze organiche in decomposizione. Sono di questo tipo molti funghi commestibili, così come quelli che trasformano gli scarti organici in compost. Quelli che causano le malattie delle piante, vivendo a spese di organismi vivi, sono invece detti funghi parassiti.
Sarchiatura:
lavorazione del terreno consistente nello smuoverne la superficie per eliminare le piante infestanti e ridurre le perdite di umidità
Sarmento:
ramo erbaceo lungo e flessibili che si avvolge intorno ad un sostegno.
Scapo:
è lo stelo, in genere privo di ramificazioni e di foglie, che porta il fiore.
Sciafila:
dicesi di pianta che ama l ombra e non l esposizione diretta del sole.
Semenzaio:
dicesi di cassone, freddo o riscaldato, in cui porre i semi per la germinazione e la prima fase di crescita. Quando le piantine sono sufficientemente grandi per poter essere maneggiate, si distanziano tra loro o si piantano in piena terra.
Sepalo:
ciascuna delle foglioline che formano il calice del fiore
Sessile:
dicesi di foglia o di fiore che manca di peduncolo ed è attacccata direttamente al fusto. È il caso, ad esempio, del timo.
Sfagno:
si tratta di un particolare muschio a fibra lunga, usato soprattutto per moltiplicare una pianta per margotta
Sfogliatura:
termine che indica una particolare potatura che consiste nell asportazione di un certo numero di foglie per favorire la maturazione dei frutti grazie alla maggiore insolazione. È frequentemente praticata sulle piante da frutto e in particolare sulla vite.
Sistemico:
si dice sistemico un prodotto che, assorbito da una pianta, entra in circolo nella linfa e raggiunge le varie parti. Un prodotto sistemico è, ad esempio, l insetticida Confidor della Bayer.
Sottobosco:
si intende l insieme delle erbe e degli arbusti che vivono nei boschi di alberi di alto fusto. Il sottobosco rappresenta un ambiente a se stante caratterizzato da terriccio di foglie decomposte, scarsa luminosità, elevata umidità.
Sovescio:
Operazione che consiste nel sotterrare con la vangatura o l aratura una coltivazione messa in atto apposta per arricchire il terreno di sostanza organica e migliorare così la sua fertilità. Una coltura che viene talvolta utilizzata per questo scopo è ad esempio la colza.
Spadice:
è il prolungamento ingrossato e colorato dell asse delle inflorescenze delle piante della famiglia delle Aracee. È avvolto o evidenziato da una brattea, detta spata, una foglia trasformata variamente colorata
Spaglio:
è un tipo di semina che si effettua con un movimento della mano, che sparge a gesti ampi i semi sul terreno.
Spata:
è una foglia trasformata, spesso vivacemente colorata, che avvolge l inflorescenza delle piante appartenenti alla famiglia delle Aracee. Il fiore dello Spatifillo ne è un tipico esempio.
Specie:
raggruppamento di piante distinte per caratteristiche da altre dello stesso genere che, riproducendosi, danno origine ad una discendenza feconda. Viene identificata nella seconda parola del nome scientifico: ad esempio in Pinus pentaphylla, Pinus è il genere e pentaphylla la specie.
Stallatico umificato:
letame naturale solitamente di origine bovina o equina.
Stame:
nel loro insieme, gli stami costituiscono la parte maschile (androceo) dell apparato sessuale del fiore; ogni stame consta di due parti: un sottile filamento basale, e, inserita su esso, una parte ingrossata, detta antera, nella quale sono prodotti i granuli di polline.
Stipola:
Appendice che si forma alla base del picciolo di una foglia. Possono essere di forma simile alla foglia, oppure trasformate in spine.
Stolone:
fusto sottile, strisciante sul terreno, dai cui nodi spuntano foglie e radici.
Stomi:
Piccole aperture che si trovano sull epidermide delle foglie (soprattutto sulla pagine inferiore). Consentono la traspirazione e gli scambi di anidride carbonica e ossigeno.
Succhione:
ramoscello che si sviluppa sul tronco e sui grossi rami e che va generalmente eliminato perché toglie nutrimento alla pianta.
Succulenta:
pianta in grado di immagazzinare grandi quantitativi di acqua nel fusto o nelle foglie, che appaiono così molto inspessiti. È sinonimo di pianta grassa.
Suffrutice:
pianta di aspetto cespuglioso i cui rami sono legnosi nella parte bassa ed erbacei (verdi e teneri) nella parte superiore. È un suffrutice, ad esempio, il mirtillo.
Tagliola:
Buca dove vengono inserite provvisoriamente le piante estirpate dal vivaio e in attesa del trapianto a dimora definitiva.
Talea:
sistema utilizzato per la moltiplicazione delle piante consistente nel tagliare la parte terminale di un rametto e immergerlo in acqua o terriccio fertile perché sviluppi le radici. Le talee, in alcune piante, si possono fare anche con le foglie.
Tegumento:
involucro protettivo, in genere impermeabile ai liquidi e ai gas, che avvolge l embrione dei semi.
Tempo di carenza:
Tempo che deve obbligatoriamente trascorrere tra l ultimo trattamento antiparassitario e la raccolta. Ha lo scopo di evitare che rimangano eccessivi residui di prodotti chimici nei cibi. È espresso in giorni ed è sempre indicato in etichetta.
Tepalo:
elemento costitutivo del perigonio. I tepali sono caratteristici della maggior parte delle monocotiledoni, nel cui involucro floreale non esiste distinzione fra calice e corolla
Terrazzamento:
sistemazione dei terreni scoscesi tramite la formazione di terrazze sostenute da muri tradizionalmente costruiti in pietra a secco, cioè senza impiego di cemento o altri leganti.
Terreno argilloso:
si parla di terreno argilloso quando le percentuali di argille supera il 15%. Le argille rappresentano gli elementi più fin del terreno e determinano caratteristiche opposte rispetto alla sabbia. Il terreno argilloso è riconoscibile perché tende a trattenere l umidità: nei periodi umidi il terreno argilloso risulta pastoso, vischioso, mentre nei periodi secchi, il terreno tende a creparsi.
Terreno franco:
è il terreno migliore per la maggior parte delle coltivazioni, in quanto è formato da un equilibrata composizione in sabbia, argilla e limo. Viene anche chiamato terreno di medio impasto o terreno a grana media.
Terreno sabbioso:
è un terreno che contiene più dell 85% di sabbia. Viene indicato anche con le parole sciolto o leggero per la facilità con cui può essere lavorato sia quando è bagnato sia quando è asciutto.
Topiaria (arte):
arte di modellare con la potatura e far crescere piante legnose in forme geometriche o intricate. Le specie più adatte sono il bosso e il mirto.
Torba:
materiale ricco di sostanza organica indecomposta o parzialmente decomposta, che si estrae in luoghi umidi detti torbiere. È largamente impiegata in giardinaggio per la preparazione di composte.
Transgenico:
Organismo nel cui patrimonio genetico sono stati artificialmente inseriti uno o più geni provenienti da una specie diversa allo scopo di conferire ad esso delle caratteristiche che non potrebbe possedere naturalmente e che sono utili all uomo.
Tropicale:
per piante tropicali si intendono quelle originarie delle savane e delle foreste tropicali, adattate da anni a vivere con il nostro clima alla temperatura media dei nostri appartamenti, sensibili in particolar modo alle correnti d aria.
Tubero:
fusto modificato, sotterraneo, contenente elevate quantità di sostanze di riserva. I tuberi presentano numerose gemme, dette comunemente occhi, e possono essere suddivisi in tante parti, contenenti almeno una gemma, da ognuna delle quali si può ottenere un nuovo soggetto. I tuberi più noti sono quelli di patata.
Tunica:
Rivestimento che ricopre il bulbo. Sono tuniche quelle sottili e secche pellicole che possiamo notare, ad esempio, intorno alle cipolle e ai bulbi di specie da fiore.
Tutore:
Sostegno usato nell allevamento delle piante. Servono agli alberi appena piantati, ai rampicanti e a molti ortaggi, come fagioli, pomodori, ecc.
Umificazione:
trasformazione dei residui vegetali in humus. È operata da organismi microscopici come funghi e batteri. Possiamo favorirla usando un preparato batterico specifico.
Varietà:
con questo termine si definiscono quelle piante che, pur rientrando in una determinata specie, si differenziano per una particolare caratteristica, come il colore dei fiori (es. varietà Alba), il colore delle foglie (es. varietà Variegata), o le dimensioni (es. varietà Nana)
Vinacciolo:
Seme della vite. Dalla spremitura dei vinaccioli si ricava olio commestibile.
Viticcio:
Filamento che si avvolge a spirale mediante il quale i tralci di vite si attaccano ai sostegni. È sinonimo di cirro.
Volubile:
è di questo tipo il fusto di una pianta che si arrampica avvolgendosi a un sostegno, come nel caso del fagiolo. Questa pianta, curiosamente, si arrampica avvolgendosi sempre in senso antiorario.
Xerofila:
pianta che si adatta a vivere in ambienti aridi, come ad esempio il fico d india.
Zampa:
insieme del rizoma e delle radici carnose tipiche dell asparago. È normalmente utilizzato per la messa a dimora degli asparagi e dei mughetti.
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