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Gli elementi utili per la vita delle piante

Sono 16 gli elementi necessari per il corretto sviluppo della pianta. La loro disponibilità nel terreno permette una crescita sana e rigogliosa e, di conseguenza, una maggiore capacità di resistere ai parassiti e alle malattie, agli stress idrici e climatici. In base alla quantità necessaria, si dividono in macro, meso e microelementi.

Sono macroelementi l’Azoto (N), il Fosforo (P) e il Potassio (K). L’insieme delle loro sigle chimiche forma la triade N-P-K, convenzionalmente impiegata per indicare come questi tre elementi sono presenti in un concime. Questa sigla, seguita da tre numeri, indica la percentuale con cui sono presenti i tre elementi. L’indicazione NPK 10-4-2  indica la presenza del 10% di Azoto, 4% di Fosforo, 2% di Potassio.

Sono classificati come mesoelementi il Calcio (C), il Magnesio (Mg), lo Zolfo (S).

Sono invece microelementi il Boro (B), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), lo Zinco (Zn), il Molibdeno (Mo), il Cobalto (Co), il Ferro (Fe), il Cloro (Cl), il Silicio (Si) e il Nickel (Ni).

Azoto (N)

Elemento essenziale, presente in tutte tessuti della pianta. Contribuisce alla formazione della clorofilla, delle proteine, degli acidi nucleici e degli aminoacidi.  In particolare modo è responsabile della produzione di fogliame ed è perciò necessario nelle prime fasi della crescita.

La sua assenza determina uno sviluppo stentato, foglie piccole e, di conseguenza, una scarsa attività di fotosintesi che si manifesta soprattutto nelle foglie basali che rimangono pallide. Il suo eccesso, per contro, produce fogliame di colore scuro che tende ad accartocciarsi e deformarsi; la pianta inoltre diventa più sensibile all’attacco di parassiti e malattie fungine.

Presente in natura, soprattutto sotto forma di gas, per essere assorbito dalle piante attraverso le radici deve esser presente nel terreno sotto forma mineralizzata, in forma di ione nitrico o ammonio. La sua elevata mobilità fa sì che la sua presenza si riduca drasticamente nell’arco di poche settimane.

Fosforo (P)


Presente in natura, il fosforo determina lo sviluppo delle radici, dei fiori e dei germogli, irrobustisce lo stelo e interviene in alcuni processi di formazione della clorofilla e di alcune molecole fondamentali.. È disponibile nel terreno sotto forma di fosfato o nella componente organica. La sua disponibilità nel terreno può essere limitata dalla sua interazione con altri elementi (ad esempio il calcio) con cui forma prodotti non solubili e quindi non assimilabili.

La sua mancata disponibilità si manifesta con il ridotto sviluppo dei germogli e delle radici (scarso ancoraggio al suolo), fusti poco significati e deboli, foglie piccole, talvolta di colore marrone. Anche la fioritura è compromessa con un numero e dimensioni dei fiori ridotti e tardiva maturazione dei frutti. Contrariamente all’Azoto, ha una scarsa mobilità ed è sufficiente fornirlo nel terreno al momento della semina o del trapianto/rinvaso.

Potassio (K)


Indispensabile per la sintesi degli zuccheri, interviene sulla lignificazione dei fusti e influisce sulla traspirazione fogliare. È responsabile della colorazione dei petali, all’elaborazione del profumo, alla formazione dei frutti. La sua carenza è ravvisabile con un ingiallimento dei bordi delle foglie a cui segue la deformazione.

Calcio (C)


Il ruolo del calcio  è da ricercare nel rafforzamento delle pareti cellulari e nella divisione delle cellule, fondamentale per la crescita. La sua presenza permette un corretto irrobustimento di tutte le parti della pianta, dai fusti ai frutti. La sua mancanza o insufficiente assimilazione si manifesta con foglie giovani e germogli ricurvi che tendono a cadere, foglie grinzose e radici corte e raggruppate.

Magnesio (Mg)


Elemento essenziale per la fotosintesi perché responsabile della pigmentazione verde della clorofilla. Contribuisce alla formazione degli zuccheri, delle proteine, dei grassi e delle vitamine. È presente nelle giovani foglie e negli organi di riproduzione. È normalmente presente nel terreno, ma in alcuni casi può non essere assimilabile per l’interferenza di calcio e potassio in quantità eccessive.

La sua carenza o mancato assorbimento provoca un iniziale ingiallimento tra le nervature delle foglie più vecchie, quindi il disseccamento e la caduta. È possibile inoltre che i fiori appaiano piccoli e scarsamente colorati.

Zolfo (S)


Lo zolfo entra nella composizione di enzimi e vitamine e stimola l’assorbimento dell’azoto e del fosforo. Come elemento costituente di due aminoacidi, è necessario per la formazione delle proteine. Inoltre migliora le caratteristiche chimico-fisiche del terreno. La sua carenza determina piante piccole e foglie giovani di colore verde pallido. Si riscontra inoltre l’ingiallimento delle foglie più vecchie e radici bianche e scarsamente ramificate.

Boro (B)


Le funzioni di questo elemento vanno dalla regolazione dell’utilizzo dell’acqua alla lignificazione dei tessuti. Partecipa inoltre alla sintesi e al trasporto degli. zuccheri negli organi di riserva e stimola la divisione cellulare. La sua carenza si manifesta con un lembo fogliare inspessito e bolloso e una clorosi evidente tra le nervature. Porta alla cascola dei fiori e dei frutti che possono risultare deformati.

Manganese (Mn)


È un componente della molecola della clorofilla, capace di stimolare la crescita di radici secondarie. Il suo mancato assorbimento può provocare delle macchie scure tra le nervature delle foglie e la limitata crescita delle radici secondarie.

Rame (Cu)


Elemento coinvolto nella fotosintesi in quanto regola il meccanismo di trasporto degli elettroni; come il manganese, è inoltre attivo nell’immobilizzazione dei radicali liberi. È essenziale per il processo di lignificazione. Il suo mancato assorbimento determina l’arrotolamento a spirale delle foglie che avvizziscono e cadono. Le piante hanno uno sviluppo ridotto con limitata fioritura e allegagione.

Zinco


Partecipa a molti processi enzimatici, contribuendo alla formazione e sviluppo dei semi. È essenziale per a stabilità ed il mantenimento della struttura dei ribosomi nella sintesi proteica. La sua carenza produce foglie piccole con apici biancastri; l’intera pianta, inoltre , mostra uno sviluppo stentato. Le foglie basali e delle più vecchie presentano macchie necrotiche.

Molibdeno (Mo)


È un componente dell’enzima nitrato-ridottasi al quale è dovuta l’importante funzione di trasformare l’azoto nitrico in azoto ammoniacale; interviene inoltre nella fissazione biologica dell’azoto. La sua carenza può determinare, secondo la specie, la deformazione delle foglie, la contorsione dei fusti, la clorosi e la necrosi lungo la nervatura principale delle foglie.

Cobalto (Co)


Oligoelemento essenziale per la vita delle leguminose in quanto indispensabile per la crescita dei batteri azotofissatori che vivono in simbiosi con queste piante.  È un costituente fondamentale della Vitamina B12, necessaria per la divisione cellulare e quindi per la crescita della pianta. La sua carenza può determinare una colorazione verde pallido uniforme sulle foglie, specialmente quelle più vecchie. Ulteriore sintomo può essere l’arrossamento delle foglie, degli steli o dei piccioli.

Ferro (Fe)


Elemento fondamentale per la produzione della clorofilla, entra come costitutivo in molti enzimi che regolano funzioni vitali come la respirazione, la fotosintesi e l’assorbimento di nitriti e solfati. La sua carenza ha come sintomo la clorosi ferrica, ovvero l’ingiallimento progressivo delle foglie tra le nervature. Il mancato assorbimento è dovuto, nelle piante acidofile, alla scarsa acidità del terreno.

Cloro (Cl)


Il cloro, assorbito in quantità molto ridotte, aiuta lo sviluppo delle radici e partecipa alla chimica di elaborazione di alcuni enzimi. La sua carenza si manifesta con foglie piccole e con colorazione giallastra; inoltre gli apici vegetativi si presentano molto fragili. Più facile è l’eccesso di questo elemento, ad esempio, lungo i bordi di una piscina che utilizza questo elemento per la disinfezione dell’acqua.

Silicio (Si)


Rinforza la parete cellulare e aumenta la resistenza della pianta al caldo. Favorisce il portamento eretto del fusto. La sua carenza è molto rara essendo questo elemento il più diffuso sul nostro pianeta dopo l’ossigeno.

Nichel (Ni)


Essenziale nella composizione di alcuni enzimi, svolge un ruolo importante nel metabolismo dell’urea, nell’assorbimento del ferro, nella fissazione dell’azoto e nei processi di maturazione del seme. La sua carenza può determinare l’accumulo di urea nei tessuti con conseguente necrosi all’apice delle foglie.

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