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Il rincospermo o falso gelsomino

Su una ringhiera, su una rete di delimitazione, su un traliccio, una cancellata, la parete del terrazzo, una spalliera, ma anche su una pergola facciamo arrampicare un falso gelsomino. Vestirà tutto di un bel verde lucido e riempirà di profumo le nostre sere d’estate. Poi, in inverno, colorerà il giardino con le tonalità bronzee delle sue foglie infreddolite.

Originario della Cina dove il suo fusto e le sue radici erano utilizzate per curare i dolori reumatici, le ulcere e i morsi di vipera, questo vigoroso rampicante si è perfettamente adattato al clima mediterraneo e oggi è molto diffuso in tutta Italia. Il suo nome scientifico è Trachelospermum jasminoides o anche Rhyncospermum jasminoides. Appartiene alla stessa famiglia a cui appartengono oleandri e plumerie, e con il gelsomino vero e proprio condivide solo il nome popolare.

Com’è fatta la pianta

Da vero rampicante quale è possiede fusti che si attorcigliano da soli a qualsiasi sostegno. Se coltivato in piena terra raggiunge facilmente altezze notevoli; in vaso non supera generalmente i tre metri. Le sue foglie sono di un colore verde scuro e di forma ovale. In inverno assumono un colore bronzato al sopraggiungere dei primi freddi.

Esiste una varietà, la “Variegatum”, con foglie di colore verde e crema, un po’ meno rustica della varietà tradizionale.
I fiori, di colore bianco giallognolo e raccolti in mazzetti, sbocciano in giugno-luglio ed emanano un intenso profumo, simile a quello dei gelsomini, che si accentua nelle prime ore del mattino e poi in quelle serali. La fioritura può ripetersi meno abbondantemente in settembre. La pianta resiste al gelo intenso (fino a -10°C) per periodi non troppo prolungati. Le sue radici crescono in profondità.

La giusta collocazione

Per una fioritura esuberante collochiamo la pianta in pieno sole. Anche coltivata a mezz’ombra darà ottimi risultati, ma crescerà meno velocemente e fiorirà un po’ meno. Scegliamo vasi del diametro minimo di 50 centimetri (per accogliere una singola pianta). Addossiamoli al pilastro di una pergola, ad un lampione o a qualsiasi altro sostegno. Per vestire completamente una recinzione o un balcone utilizziamo invece dei grossi vasi rettangolari da sistemare lungo la ringhiera, l’uno accanto all’altro. In un vaso lungo un metro cresceranno bene due piante. Pensiamo bene alla collocazione del vaso prima di sistemarvi la pianta; spostarlo in futuro vorrebbe dire tagliare l’intrico dei rami ormai cresciuti e fissati al supporto.

Piantiamolo in primavera

In primavera si trovano in tutti i negozi di piante e anche al mercato delle belle piante di rincospermo in vaso, pronte per essere trapiantate prima della fioritura. Questo è pro-
prio il momento giusto per piantarle, prima che riprendano a crescere. Potremo acquistare piante di diverse dimensioni: non scegliamolo troppo piccolo o perderemo la sua bellezza almeno per quest’anno.

Le cure migliori

Sebbene in terreni argillosi la pianta resista bene alla siccità, è meglio assicurare ai nostri rincospermo annaffiature frequenti per tutta l’estate. Bagniamo regolarmente le piante quando la terra si asciuga, ma senza fare ristagnare l’acqua nel sottovaso.
In inverno annaffiamo poco e solo quando la terra è completamente asciutta. Dalla primavera all’autunno concimiamo il falso gelsomino con un concime per piante da fiore oppure utilizziamo fin dall’impianto un concime a lenta cessione (o letame pellettato) che assicurerà alla pianta il nutrimento per tutta la stagione.

Come potarlo

La potatura del falso gelsomino serve per dare forma alla pianta che naturalmente tende ad assumere un aspetto disordinato. In primavera, meglio se prima della ripresa vegetativa, eliminiamo completamente i rami secchi e tagliamo a metà quelli più vigorosi per fare infittire la pianta. Dalle gemme immediatamente sotto il punto di taglio spunteranno nuovi getti. Rimuoviamo i polloni nati vicino alle radici e tagliamo poi i rami che sembrano fuori posto. In questo modo avremo piante piene e compatte.

Moltiplichiamolo per talea
In aprile possiamo moltiplicare il falso gelsomino facendone delle talee, cioè piantandone dei rametti semilegnosi cresciuti l’anno prima.
Procediamo in questo modo: tagliamo dei rami lunghi circa 15-20 centimetri appena sopra l’attaccatura al ramo principale, piantiamoli interrandoli per due terzi della loro lunghezza in piccoli vasi riempiti con un buon terriccio, pressiamo la terra intorno al rametto ed annaffiamo bene. Poi copriamo il vasetto con una bottiglia di plastica a cui abbiamo tolto il fondo oppure un sacchetto di plastica trasparente (quelli da congelazione vanno benissimo) su cui faremo uno o due fori per consentire all’aria di entrare. Sistemiamo il tutto in un posto luminoso, ma non esposto al sole diretto. Dopo circa un mese noteremo delle nuove foglioline, segno che il rametto ha radicato: potremo allora togliere la copertura. Mettiamo nel vaso della giovane pianta un sostegno al quale questa potrà ancorarsi (infiliamolo nel terreno non troppo vicino alle radici per evitare di danneggiarle). Lasciamo crescere le piantine per tutta la stagione e trapiantiamole a dimora a settembre o, se nella nostra regione l’inverno è rigido, nella primavera successiva (in tal caso teniamo la nuova piantina in una serretta durante l’inverno).

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