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I narcisi in fiore

Grazie alle numerose specie che compongono questo genere di piante, la fioritura dei narcisi comincia a febbraio, prosegue fino a maggio e, dopo qualche mese di pausa, si ripropone ancora in settembre-ottobre.

Belli, semplici da coltivare e poco costosi, hanno tutte le carte in regola per occupare uno spazio nei nostri giardini, sul terrazzo, ma perfino sui davanzali delle finestre e dentro casa. Una posizione soleggiata garantisce la continuità delle fioriture anno dopo anno, soprattutto se associata ad un buon rifornimento d’acqua in aprile, quando le piante stanno compiendo il maggiore sforzo vegetativo.
I narcisi sono piante fornite di bulbo, cioè di un fusto sotterraneo modificato per svolgere funzioni di riserva, da cui parte la crescita della pianta.

Il primo passo da compiere quindi, per ottenere piante sane e fioriture rigogliose è acquistare bulbi in buona salute, che devono essere sodi e privi di muffe o segni di marciume.

Il secondo passo altrettanto importante è affidarli alla terra, che sia quella dell’aiuola piuttosto che quella di un vaso, nel tempo giusto (fine ottobre) per permettere alla pianta di sviluppare prima le radici, poi le foglie e i fiori. Terzo e importantissimo passo è consentire al bulbo di fare scorta di “alimenti” per la successiva stagione di crescita e formare l’abbozzo dei nuovi germogli; per questo è necessario lasciare che le foglie ingialliscano e secchino naturalmente e che non vengano tagliate prima che questo processo sia terminato. Sono infatti le foglie tramite la fotosintesi che nutrono il bulbo.

Disponiamoli a formare delle macchie

I narcisi danno il meglio di sé quando sono in massa: quindi sia in aiuola sia in vaso piantiamoli in folti gruppi.
In un vaso di venti centimetri di diametro possono bastare cinque bulbi per ottenere un bell’effetto, ma in piena terra un gruppo di quindici narcisi basta appena a formare una piccola macchia di colore. Interriamo i bulbi in autunno, entro le prime settimane di novembre. Prima di piantarli, lavoriamo bene il terreno, aggiungendo anche un po’ di sabbia e di compost maturo o del terriccio fertile; la sabbia è necessaria per rendere più permeabile il terreno e favorire lo scorrimento dell’acqua in eccesso. I narcisi sono piante rustiche che non temono il gelo tanto che sono tra le prime piante a fiorire, a volte fin dai primi giorni di febbraio, ma se al gelo si unisce il ristagno d’acqua nel terreno i bulbi possono marcire.

Lasciamoli nel terreno

I bulbi di narciso possono essere lasciati indisturbati nel terreno per diversi anni; solo quando i cespi di foglie cominciano a diventare troppo fìtti a scapito della fioritura, sempre più rada, dobbiamo intervenire. A quel punto dovremo estrarre i cespi dal terreno, con una vanga o con una forca, e dividerli separando i bulbi più giovani e ripiantandoli in altri punti del giardino. Per quanto riguarda invece i narcisi coltivati in vaso il problema non si presenta, perché quando le foglie seccano i bulbi si estraggono dal vaso, si ripuliscono dalla terra e dalle parti secche e si ripongono in un luogo buio, asciutto e fresco dopo averli fatti asciugare all’ombra, per ripiantarli in autunno.

I fiori recisi

Gli steli di narciso appena recisi rilasciano una sostanza mucillaginosa che compromette la freschezza degli altri fiori presenti nel vaso; per evitare che questo avvenga basta tenere i narcisi da soli in acqua fredda per un giorno, cambiando l’acqua due-tre volte prima di mescolarli agli altri fiori.

Forzati in casa

I narcisi possono essere forzati a fiorire precocemente ottenendo nel giro di un mese fioriture che, seguendo il ciclo naturale, possono avvenire solo cinque-sette mesi dopo l’interramento del bulbo.
Per la forzatura si utilizzano specie che fioriscono in autunno, come i narcisi del gruppo Tazetta, o alla fine dell’inverno, come il narciso nano “Tete a tète”. Per indurli a fiorire precocemente si piantano con un terzo del bulbo fuori terra, si annaffiano e si tengono al buio e al fresco fino a quando spunta il germoglio.

Da quel momento si portano alla luce e al caldo e, nel giro di tre settimane, fioriscono. Dopo questo trattamento però le piante devono essere spostate all’aperto, annaffiate e concimate con un fertilizzante specifico per bulbose, perché possano accumulare le risorse  che hanno bruciato accelerando i tempi di crescita.

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