L' indivia scarola
L’indivia scarola è una delle due sottospecie di indivia normalmente coltivate (l’altra è l’indivia riccia). Pianta tipica delle regioni mediterranee, era conosciuta e coltivata già dagli antichi Greci e Romani e oggi è diffusa in tutti i Paesi a clima temperato. Ha ciclo biennale, ma viene coltivata annualmente per il suo fogliame consumato cotto o crudo. Ha foglie intere, non arricciate, ed è abbastanza resistente al freddo. Di essa vengono apprezzate le varietà Bubikopf, la Full heart e la Gigante degli Ortolani.
Temperatura ideale | Tempo semina/raccolto | Produzione media/mq |
Tempo di germinazione | Temperatura germinazione | Profondità seme |
Distanza sulla fila | Distanza tra le file | Numero piante/mq |
Concimazione di base: non necessaria, si accontenta di terreno anche sfruttato da altre colture purché ben drenato
Concimazione di copertura: non necessaria, ma possiamo fornire del concime azotato per aumentare la fogliazione
Irrigazione: regolare per mantenere sempre il terreno un poco umido, evitando gli eccessi
Cure: richiede una normale pulizia del terreno durante la crescita. Possiamo anche pacciamare il terreno con telo plastico o biodegradabile per conservare meglio l’umidità del terreno ed evitare le infestanti. Nei climi più freddi possiamo proteggere le piantine con un tunnel per difenderle da possibili gelate.
Raccolta: La raccolta si effettua quando la pianta ha raggiunto le dimensioni tipiche della varietà recidendo con un coltello l’intero cespo alla base del colletto. È bene effettuare questa operazione con la pianta perfettamente asciutta e alla sera.
Parassiti/malattie: lumache
Vicino a: asparago, carota, fagiolo, lattuga, peperone, pisello, pomodoro, sedano, spinacio
Lontano da: carota, zucca
Non deve seguire: anguria, melone
Varietà:
Note:
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