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La Pieris

La Pieris (il cui nome botanico è Pieris japonica) è un genere comprendente una decina di specie che appartengono alla famiglia dell’Ericaceae. Questa pianta è caratterizzata da una estrema facilità di coltivazione e dai suoi bellissimi colori: le foglie sono rosse o aranciate da giovani, mentre sfoggiano un bel verde brillante da adulte; i fiori, invece, hanno la forma di piccole campanule, sono riuniti in grappoli penduli ed esibiscono un colore bianco o rosato. 

È un bell’arbusto che cresce bene nelle posizioni a mezz’ombra, in giardino come sul terrazzo. Una Pieris in salute non potrebbe sopportare i raggi del sole diretti , così come non tollera la calura estiva. Le temperature estreme non la spaventano: può sopportare quelle che vanno dai -10°C ai 30-35°, mentre preferisce posizioni al riparo dai venti e da correnti d’aria e un clima mite, ma non troppo secco. Durante le settimane più calde dell’anno è bene rinfrescare il fogliame con frequenti nebulizzazioni di acqua non calcarea.

Il terreno ideale

Predilige terreni con pH acido (5-5,5), ricchi di materia organica, ben drenati, ma freschi e umidi. Condivide il terreno  con camelie, azalee e rododendri: se ne abbiamo già in giadino, ci  basterà piantarla vicino a queste con cui, tra l’altro, condivide anche le esigenze di luce e acqua. Diversamente, facciamo una buca d’impianto ben più grande del pane di terra e utilizziamo per riempirla del terriccio per acidofile. Ogni anno, in autunno, stendiamo sulla superficie del terreno uno spesso strato di torba acida: questo garantirà la corretta acidità del terreno per tutto l’anno. 

La Pieris non è una pianta esigente in fatto di concimazione: ci basterà interrare all’inizio della primavera del letame maturo (anche pellettato) che oltre a un nutrimento completo offre il vantaggio di acidificare il terreno. 

Quanto bagnarla

È una pianta che ama un terreno fresco; quindi irrighiamola con regolarità durante tutta la bella stagione attendendo sempre che la superfice del terreno appaia asciutta prima di bagnare, ma evitando comunque pericolosi ristagni.

In vaso

Scegliamo inizialmente un contenitore appena più grande di quello in cui acquistiamo la pianta; lo sostituiremo ogni anno a ottobre con uno più grande fino a raggiugere un contenitore di circa 40 cm di diametro e profondo altrettanto. Creiamo uno strato di drenaggio con argilla o ghiaia più alto del sottovaso o sospendiamo il vaso sul pavimento usando tre o quattro tappi di plastica: questo faciliterà lo sgrondo dell’acqua in eccesso. Utilizziamo solo terriccio per acidofile e, al momento dell’impianto, arricchiamolo con due manciate di letame pellettato. Per quanto riguarda l’irrigazione, dobbiamo essere più regolari possibile perché la terra si asciuga più rapidamente. Vale sempre la pena fornire poca acqua alla volta con regolarità piuttosto che tanta acqua sporadicamente.

Annaffiando con acqua del rubinetto (generalmente calcarea) si riduce poco alla volta l’acidità del terreno. Teniamolo presente usando concime per acidofile (ogni due settimane da marzo a tutto settembre) e migliorando l’acidità del terreno ogni anno, a ottobre, distribuendo sulla superficie della torba acida.

Come moltiplicarla

Possiamo moltiplicare la Pieris in tre modi: per seme, talea o propaggine. Il più rapido è per talea, da fare a fine agosto usando la cima di un fusto, tagliato per circa 10 cm, e interrandolo in un terreno acido alleggerito con sabbia. La talea va laciata in posizione luminosa e mantenuta umida coprendola con un sacchetto trasparente o un mezza bottigllia di plastica. A primavera potrà essere trapiantato in un vaso più grande perché si irrobustisca prima della definitiva messa a dimora.

Parassiti e malattie

Questa pianta non va normalmente soggetta all’attacco di parassiti, ma può soffrire per l’eccesso di acqua che porta a marciumi radicali o per una scarsa acidità del terreno che porta a clorosi ferrica, ovvero al mancato assorbimento del ferro e di altri microelementi fondamentali per la crescita. Il colore sbiadito delle foglie ci segnala in modo inequivocabile la clorosi contro cui possiamo rimediare tempestivamente con un prodotto come Ferro liquido di Compo, e con l’acidificazione del terreno mediante torba acida, lupini tritati o un prodotto acidificante di facile reperimento.

⇒ Pieris japonica

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