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Come coltivare una felce in casa

Le felci sono piante dal fogliame molto decorativo in ogni stagione. In primavera le giovani foglie, dapprima arrotolate su se stesse, si aprono mostrando un tenero verde brillante; in estate diventano verdi e lussureggianti. In autunno possono assumere colori splendenti e, persino d’inverno, quando sono secche, conservano un particolare fascino.

Molte varietà si prestano a essere coltivate sotto arbusti e alberi. Alcune formano bei tappeti, altre sono adatte per giardini rocciosi e muri a secco, altre ancora sono splendide ai bordi di un laghetto.

Le specie coltivate in casa sono moltissime, appartenenti per lo più al genere Adiantum, Asplenium o Nephrolepsis, ma i vivaisti, data la facilità di coltivazione e l’adattabilità all’ambiente domestico, creano ogni anno nuove varietà. Trovare la specie che più ci piace e farla crescere nella nostra casa non è difficile e, benché non produca né fiori né frutti, ma solo foglie, potrà regalarci un angolo verde di cui andare orgogliosi.

Cosa acquistare

Meglio acquistare una pianta di piccole dimensioni. Se la posizione che le troviamo e le nostre cure sono adatte, si svilupperà più velocemente di quanto pensiamo.

Se, per contro, non rispettiamo le sue esigenze, perderemo poco. Acquistiamo una pianta sana; osserviamo le foglie, di un bel verde uniforme e senza punte secche. La piantina deve presentare anche alcune nuove foglie pronte ad aprirsi e la base non deve sembrare spoglia. Possiamo scegliere tra tante varietà, tutte normalmente indicate con il nome latino, anche se comunemente finiscono per essere chiamate felci.

Possiamo lasciare la nostra pianta nel vaso in cui l’abbiamo acquistata finché non si sia completamente acclimatata per poi spostarla in un vaso appena più grande dotato di terriccio idoneo. Le piante appena acquistate possono soffrire per lo sbalzo termico tra il vivaio e la nostra casa. Se, dove l’acquistiamo, la pianta è in un’area normalmente fresca, cerchiamo, portandola a casa, di lasciare la pianta in un locale fresco per una settimana. Una volta acclimatata, la pianta non ci darà alcun problema. Se, diversamente, dove l’acquistiamo, la pianta si trova già in un ambiente riscaldato, evitiamole lo shock termico durante il trasporto, avvolgendola con carta di giornale.

Dove metterla in casa

Per la nostra felce scegliamo un posto a mezz’ombra non colpito dal sole né attraversato da correnti d’aria. Consideriamo che queste piante normalmente vivono nel sottobosco e si sviluppano solo con la poca luce diffusa attraverso gli alberi. Generalmente il bagno è un posto ideale perché dispone anche di tanta umidità ambientale, come avviene in un sottobosco.

La temperatura di casa va generalmente bene; evitiamo la vicinanza di sorgenti di calore.

Un buon terriccio e una costante umidità sono sufficienti a far crescere sana la felce.

La scelta di un terriccio molto torboso ci eviterà di assillarci con le annaffiature. Periodicamente però è meglio immergere l’intero vaso in acqua a temperatura ambiente per una mezz’ora perché il terreno si idrati completamente.

Possiamo rinvasare la pianta in qualsiasi momento dell’anno, ma è preferibile farlo all’inizio della primavera, evitando di toccare il pane di terra. Scegliamo un vaso appena più grande di quello in cui l’abbiamo acquistata. Ripeteremo il rinvaso ogni due-tre anni, secondo lo sviluppo della pianta e con l’occasione rinnoveremo il terriccio.

L’umidità è fondamentale

Per garantire una costante umidità intorno alla pianta è utile in qualsiasi stagione, ma soprattutto durante le settimane estive più calde, nebulizzare l’intera chioma con acqua non calcarea e a temperatura ambiente. In estate possiamo proteggere la pianta dal caldo sistemando il vaso in uno più grande (4 dita di diametro in più) riempiendo lo spazio tra i due vasi di corteccia sbriciolata o torba da tenere sempre umide. 

Ciò non di meno è importante assicurare alla pianta un drenaggio perfetto, fatto con uno strato di ghiaia o argilla espansa più alto del sottovaso: solo così saremo certi che l’acqua in eccesso non ristagni nel vaso soffocando le radici.

Per dare una marcia in più alla nostra pianta, ogni due settimane circa dalla primavera all’autunno e una volta al mese nel periodo invernale, aggiungiamo all’acqua delle annaffiature un concime per piante verdi. 

Infine, tagliamo le foglie secche o ingiallite e non preoccupiamocene troppo; è il normale ciclo vitale e le foglie morte sono ben presto sostituite da foglie nuove.

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