Piantiamo ora le bulbose primaverili
Se vogliamo avere un terrazzo o un giardino fiorito fin dalla fine dell’inverno,
dobbiamo intervenire ora. E niente di meglio che piantare delle bulbose a fioritura primaverile. Tulipani, crochi, muscari, giacinti, narcisi sono perfettamente in grado di decorare in modo egregio le nostre finestre e le nostre aiuole regalandoci splendide fioriture appena cambia la temperatura a fine inverno.
Le bulbose inoltre sono quanto di più facile da coltivare. Il bulbo infatti possiede tutti i requisiti per formare una pianta e farla fiorire senza chiedere nulla.
Il bulbo è una naturale riserva di sostanze utili a soddisfare il fabbisogno della futura pianta. A noi basta metterli ora in terra.
Cosa ci serve
La cosa fondamentale è il terriccio: possiamo usare quello universale che abbiamo usato per coltivare le petunie o le annuali estive. Liberiamolo dalle radici e aggiungiamo semplicemente del terriccio per piante grasse. Questo, oltre a fornire un po’ di torba utile ad arricchire la terra già sfruttata, aggiunge sabbia per garantire il corretto drenaggio indispensabile per evitare che il bulbo marcisca.
Usiamo le cassette che abbiamo, i vasi, le fioriere in cui coltiviamo gli arbusti, a anche contenitori di fortuna di qualsiasi tipo.
Come interrarli
Basta un buco nel terreno in cu mettere il bulbo e ricoprirlo di terra. La profondità , di solito si calcola in base alle dimensioni del bulbo. La profondità corretta è tre volte l’altezza del bulbo: in questo modo il bulbo sarà coperto da uno spessore pari a circa due volte la sua altezza.
In giardino, dopo aver preparato il terreno ed eventualmente alleggerito con sabbia, troveremo comodo utilizzare un piantabulbi. Si tratta di un attrezzo del costo di pochi euro che preleva una carota di terra senza comprimerla. In questo modo il bulbo troverà terra morbida in cui affondare le sue deboli radici.
In vaso è persino più facile, senza alcun attrezzo: basta la paletta o un piccolo trucco.
Come disporli
Le confezioni dei bulbi recano sempre le distanze ottimali per la piantumazione; vengono indicate generalmente due grandezze, una minima e una massima. Usiamo la prima se desideriamo creare una vistosa macchia di colore, usiamo la seconda in un’aiuola o una bordura normale.
In vaso possiamo per forza di cose, non considerare queste indicazioni e agire con buon senso. La profondità , ad esempio: prevediamo quella che più si avvicina. Se le piante prodotte saranno alte, avranno bisogno di un sistema di tutoraggio, ma a questo potremo pensare a primavera.
Per la distanza tra i bulbi possiamo disporli in modo da lasciare come minimo lo spazio di un bulbo tra uno e l’altro. Per nessun motivo dobbiamo metterli in contatto tra loro.
Anche a strati
In vaso, se abbiamo un contenitore alto, possiamo anche metterli a più strati: i più grandi in profondità e quelli più piccoli vicino alla superficie, facendo due. tre strati. Dovremo solo stare attenti a evitare che i bubi si trovino sulla stessa perpendicolare.
In una comune cassetta da 50 cm possiamo mettere 4 tulipani e 5-6 muscari o degli anemoni e dei giacinti. Sul davanzale della finestra possiamo mettere negli stessi vasi dell’edera e delle bulbose a nostra scelta.
Cosa fare da qui a primavera
Il bello delle bulbose è che non dobbiamo fare nulla. I bulbi messi in piena terra in giardino godranno della naturale umidità per tutto l’inverno. Quelli in vaso, posto che stanno comunque all’esterno, avranno comunque un terreno normalmente umido. Se il terrazzo è coperto, vale la pena, una volta al mese, controllare che il terriccio non sia asciutto e, nel caso, metteremo un poco di acqua sulla superficie, possibilmente durante le ore più calde del giorno.
A primavera, appena la temperatura cambia, dai bulbi nascerà un germoglio che si allungherà velocemente. Solo con la comparsa del germoglio saremo chiamati ad annaffiare, inizialmente poco e poi di più seguendo le dimensioni della pianta e sempre che sia necessario.
Ora spenderemo pochi euro e mezz’ora di tempo. A primavera saremo premiati con fioriture ricche e allegre.
E non finisce qui
Raccontateci la vostra esperienza, inviate commenti e osservazioni; potremo arricchire l’articolo.
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