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Riportiamo in casa le piante verdi

Le temperature estive sono un ricordo. L’ultima perturbazione che ha
investito il nostro Paese ha abbassato drasticamente le temperature e ormai la sensazione di fresco è palese, soprattutto al mattino e durante la notte. È bene quindi che ci predisponiamo a dei piccoli interventi per salvare le nostre piante sul balcone.
La prima cosa che dobbiamo fare è individuare le piante più sensibili al freddo e quelle che vogliamo salvare per la prossima stagione.
Tutte le piante di origine tropicale, quelle che comunemente coltiviamo in appartamento, vanno riportate in casa per prime. La maggior parte di loro sopporta temperature fino a 10-15°C, sotto le quali entrano in sofferenza e rischiano di morire.
È bene farlo prima che entri in azione il riscaldamento; così facendo le piante potranno godere di un periodo, sia pur breve, di acclimatamento.

Dove metterle

Alcune piante saranno nuove e dunque dovremo trovare per loro un nuovo posto. Consideriamo che le piante nel periodo invernale soffrono soprattutto per la scarsità di luce e per il clima asciutto.

Scegliamo perciò una posizione dove la luce possa raggiungerle il più a lungo possibile: l’ideale è avere una finestra esposta a Sud, schermando però il sole con una tenda leggera. Se questo non è possibile, cerchiamo comunque una posizione più luminosa possibile. Consideriamo anche che, mentre le piante più grandi possono stare a pavimento, quelle più piccole godranno di maggiore luce se vengono alzate a livello della finestra.
Vi sono piante tropicali che vivono bene anche in posizione ombrosa: è il caso della monstera, del filodendro, della sansevieria, dell’aspidistra e della dracena (per citarne alcune tra e più diffuse).
Se abbiamo più piante, può essere vantaggioso metterle vicine: in questo modo creano un microclima più salutare.

L’umidità

I nostri ambienti tendono ad essere sempre un po’ troppo asciutti, per noi come per le piante. L’umidità ideale dovrebbe essere sempre nell’ordine del 50%, un livello che assicura a noi una respirazione ottimale e alle piante una crescita sana. Consideriamo che le piante tropicali vivono in natura con livelli di umidità ben superiori. Il riscaldamento domestico tende ad asciugare molto l’aria e le nostre piante potrebbero manifestare questa condizione poco appropriata con le punte delle foglie secche. In questo caso umidifichiamo l’aria: possiamo farlo usando i normali umidificatori, ma anche con piccoli espedienti come lavare il pavimento, stirare a vapore, far bollire dell’acqua.

Delicate ma non troppo

Alcune piante coltivate normalmente sul terrazzo possono restare in esterno: alcune senza alcun problema, altre con una semplice ma efficace protezione. L’ortensia, la rosa, la camelia, l’azalea sono piante che superano l’inverno tranquillamente anche in caso di gelate. Oltre alla loro naturale rusticità, sono abitualmente coltivate in vasi grandi, cosa che mette al riparo le radici dall’incidenza del gelo.
Le piante minori, per lo più erbacee, come i gerani, vanno invece protette: possiamo attendere senza problemi ancora alcune settimane. Nel frattempo pensiamo a procurarci quanto ci serve: tessuto non tessuto, cartoni, corteccia oppure una serretta.
Anche le piante che abbiamo ottenuto quest’anno per talea andranno protette: o mettendole in casa in un ambiente fresco o mettendole in una serretta. Ma questo sarà oggetto di un successivo articolo.

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