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La coltivazione della zucca

La zucca è una pianta annuale a portamento strisciante o rampicante, di dimensioni piuttosto importanti che occupa molto spazio nell’orto.

La sua coltivazione va attentamente valutata, secondo lo spazio che abbiamo a disposizione; bisogna considerare se nello stesso spazio non possiamo coltivare qualcosa di più utile. Le piante devono stare a una distanza di circa un metro se si tratta di varietà rampicanti o 1,5-2 metri nel caso di varietà striscianti.

Risparmiare spazio

Trattandosi di una pianta rampicante, dotata di viticci con cui si aggrappa ai sostegni, possiamo risparmiare spazio costruendole intorno una sorta di recinto fatto di pali robusti e traverse su possa aggrapparsi. In uno spazio di 2×2 metri possiamo mettere tre-quattro piante circondate da pali robusti, alti due metri e collegati tra loro da rami posti a 20-30 cm uno dall’altro. Sarà facile, in questo modo, far arrampicare la pianta sulla “gabbia” e far ricadere da essa i fusti più lunghi.

Possiamo seminarla in pieno campo quando la temperatura si è stabilizzata sopra i 14°.
Possiamo anticipare il raccolto seminando in vaso a partire da marzo e conservando le piantine in un cassone freddo fino al momento utile per trapiantarle in pieno campo.
Le piantine vanno diradate lasciando 1,5-2 metri distanza tra le piante.

L’esposizione

La zucca deve essere coltivata in una posizione dove possa ricevere il sole diretto per gran parte della giornata.

La semina

La zucca, data la sua origine, ama un clima caldo-primaverile. Per questo si semina in pieno campo solo ad aprile-maggio, quando la temperatura è stabilmente sopra i 14°C. Il seme germina in 5-12 giorni, secondo la temperatura. Se si desidera avere una raccolta precoce dobbiamo anticipare la semina a marzo, in ambiente protetto, mettendo 2 semi alla volta in un vaso di circa 7-10 centimetri di diametro.

I vasi vanno posti in un cassone freddo, ovvero una cassa di legno coperta da un vetro o da una plastica trasparente che le ripari dal freddo.

Il trapianto avverrà quando la piantina è sufficientemente sviluppata e la temperatura esterna intorno ai 20° C, normalmente nella seconda metà del mese di maggio. Il massimo sviluppo della pianta si ha con temperature comprese tra 20 e 28°C.

Il terreno

Il terreno su cui coltivare le zucche va preparato già dalla fine dell’autunno. Benché questa pianta abbia radici che non si spingono in profondità, ma anzi si estendono appena sotto la superficie, è fondamentale che il terreno sia lavorato e arricchito in profondità.

È necessario perciò vangare l’intera superficie (prevediamo un metro quadrato per ogni pianta) fino a 30-35 cm inglobando fin da ottobre abbondante letame maturo. A primavera, prima della semina, dovremo distribuire un concime minerale ad alto titolo di Azoto e Fosforo. Lo stesso concime andrà utilizzato durante la coltura prevedendo 20-30 grammi per pianta a più riprese.

Le cure

È importante cimare regolarmente la pianta durante lo sviluppo se si desidera ottenere frutti sani e di grosse dimensioni. Dopo un mese dalla messa a dimora tagliamo la cima della pianta quando questa presenta almeno cinque o sei grosse foglie.

Ripetiamo in seguito questa operazione anche sui rami laterali che intanto la pianta avrà sviluppato. In tal modo la pianta continuerà a produrre nuovi germogli.

Appena i frutticini cominciano ad ingrossarsi eliminiamo i più grossi ed i più piccoli lasciando un solo frutto per ogni ramo e non più di due o tre per ogni pianta.

Utile, quando si presentano i frutti, è la rincalzatura: si tratta di portare terra alla base dei getti laterali, dove questi si uniscono al fusto principale. Questo favorisce lo sviluppo di nuove radici che nutriranno in misura maggiore la pianta e i frutti.

L’irrigazione

L’irrigazione riveste un ruolo molto importante nella coltivazione della zucca. Dal momento che i frutti si trovano a terra è importante evitare che siano in contatto con il suolo bagnato perché questo può indurre marciumi. Per la stessa ragione e per la sensibilità della pianta all’oidio (noto come mal bianco, un fungo pulvurulento che ricopre le foglie e le fa seccare precocemente) durante le irrigazioni bisogna evitare di bagnare le foglie. La tecnica normalmente impiegata consiste nell’elevare l’area su cui si sviluppa la pianta irrigando per scorrimento laterale. Si sfruttano cioè i canali tra le file per far scorrere l’acqua e bagnare gli strati profondi della terra. In condizioni normali si irriga una volta alla settimana.

Cogliamo i fiori

I fiori sono particolarmente gustosi e facilmente sfruttati in cucina. Nella raccolta dobbiamo stare attenti a non pregiudicare la produzioe di frutti. Raccogliamo perciò solo i fiori maschili, riconoscibili perché hanno il picciolo più sottile e un pistillo prominente. Raccogliamoli (non tutti) alla sera, per dar modo alle api di sfruttarne il polline.

La raccolta

Le zucche giungono a maturazione, secondo la varietà e il periodo di semina, da agosto fino alla fine di ottobre. Quelle seminate in pieno campo ad aprile-maggio, maturano normalmente ad ottobre. Si possono lasciare sulla pianta fino al momento del consumo: l’unica cosa che li può danneggiare sono le gelate. In generale, più la zucca resta al sole, più sarà facile conservarla. Ci si accorge della loro completa maturazione perché sono dure al tatto e, battendo con le nocche, si avverte il rumore tipico. Le foglie della pianta sono parzialmente o quasi del tutto seccate e anche il picciolo che collega il frutto al tralcio inizia a seccare. Il picciolo va tagliato con un coltello affilato o delle cesoie robuste a qualche centimetro dal frutto.

Malattie e parassiti

La zucca è una pianta molto resistente ai parassiti. Va soggetta invece al mal bianco (oidio) che ne ricopre le foglie di una patina biancastra. Oltre ad evitare di bagnare le foglie (facilitando così l’insorgenza e la diffusione del fungo), si può ridurre l’incidenza di questa malattia fungina seminando tra i fusti della pianta del basilico. Un rimedio bio contro l’oidio è costituito dal bicarbonato sciolto in acqua con cui irrorare le foglie: elevando il pH della superficie fogliare, impedisce lo sviluppo e diffusione del fungo.

E non finisce qui

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