La Panace di Mantegazza
È forse la più pericolosa, anche perché apparentemente innocua, è la Panace di Mantegazza, un’erbacea il cui nome botanico è Heracleum mantegazzianum.
La sua pericolosità è tale da aver indotto alcune Regioni a diramare veri e propri allarmi, mettendo a disposizione un servizio di pronto intervento in caso di rilevamento. Raggiunge da 2 a 5 metri di altezza con grandi foglie ricche di aculei e infiorescenze a ombrello di colore bianco larghe fino a 50 cm.
Vista in un incolto può indurre chiunque ad avvicinarsi per osservarla da vicino. Tutta la pianta è tossica e la sua linfa provoca delle vere e proprie ustioni alla pelle con lesioni talvolta permanenti.
Come se non bastasse, i sintomi non sono immediati ma si presentano normalmente dopo ventiquattr’ore. Staccarne un fiore, strappare una foglia o spezzarne il fusto non produce quindi un’immediata sensazione di dolore e di pericolo, con tutto quello che ne consegue. Se la linfa entra in contatto con gli occhi, può addirittura portare a cecità .
Questa pianta, importata in Europa nel XIX secolo a scopo ornamentale, si è diffusa con notevole velocità , grazie all’elevata produzione di semi (circa 30.000) e alla loro alta germinabilità .Â
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