Rinvasiamo le piante verdi
Qualche settimana prima della primavera e del risveglio vegetativo è bene intervenire per dare una corretta collocazione alle nostre piante di casa. Il rinvaso si rende necessario perché il vaso utilizzato è ormai piccolo e per sostituire il terreno con un substrato più ricco.
Non tutte le piante vanno rinvasate: dipende tutto dalla loro velocità di crescita. Se abbiamo acquistato una pianta lo scorso anno e nel frattempo è cresciuta vistosamente, aumentando di almeno il 50% la sua massa fogliare, dovremo trovarle un contenitore più grande. Se lo sviluppo si è limitato alla produzione di una o due foglie (come nel caso di alcune palme), possiamo rimandare tranquillamente il rinvaso al prossimo anno. Il rinvaso, in linea di principio, si rende necessario quando le radici hanno occupato tutto lo spazio utile, quando cominciano a spuntare dal foro di drenaggio, quando, estraendo la pianta dal vaso, vediamo le radici lungo il bordo del pane di terra.
La scelta del vaso
Il nuovo vaso deve essere appena più grande del precedente. Un contenitore troppo grande induce un maggiore sviluppo delle radici, mentre a noi interessa che ai fini estetici aumenti la massa fogliare.
Possiamo impiegare indifferentemente vasi di plastica o di coccio o di qualsiasi altro materiale purché dotato di un foro di drenaggio. Se usiamo un vaso di terracotta, usiamo l’accortezza di lasciarlo a bagno dalla notte precedente perché si inumidisca bene. Diversamente il vaso tenderà ad assorbire l’acqua a scapito della pianta che contiene.
Se la pianta che intendiamo rinvasare si sviluppa in alto o mostra di essere un po’ instabile, appesantiamo il nuovo vaso che utilizziamo con una pietra sul fondo.
La scelta del terriccio
Il problema delle piante in vaso sta nella qualità del terriccio più che nella quantità . Il terriccio del vaso si depaupera velocemente a causa delle annaffiature. L’acqua con cui bagniamo la pianta tende a dilavare il terreno trascinando verso il fondo i sali minerali preziosi per lo sviluppo sano della pianta. Il ricambio di queste sostanze è possibile solo attraverso l’apporto regolare di fertilizzanti appropriati. Un terriccio di qualità , fertile e capace di trattenere la giusta umidità , sia pure in misura ridotta, è meglio di una terra abbondante ma povera e sterile. Scegliamo perciò il terriccio senza lesinare, affidandoci a marchi noti (Compo, Vigorplant, Tercomposti) evitando prodotti tanto economici quanto poveri di torba e sostanze utili.
Evitiamo di usare la terra prelevata dall’orto o dal giardino: per quanto fertile, potremmo prelevare anche larve o uova di parassiti, cosa evidentemente da evitare.
Come procedere
Si inizia preparando il nuovo vaso, mettendo alla base uno o due dita di argilla espansa o ghiaia per assicurare un corretto drenaggio ( idealmente lo strato di drenaggio deve essere più alto del sottovaso). Questa fase può essere evitata se il vaso è piccolo (non più alto di 13 cm) e si intende normalmente bagnare versando acqua nel sottovaso. Ci si predispone quindi con il vaso e il terriccio e si procede al rinvaso. Per questo, la cosa migliore è mettere la mano alla base della pianta in modo che tra le dita via sia il fusto e si rovescia la pianta. Premendo lungo i bordi del vecchio vaso la pianta si staccherà facilmente e sarà possibile così trasferirla nel nuovo contenitore. Se le radici sono arrotolate lungo i bordi, è bene con le dita smuoverle per liberarle; togliamo anche con le dita un po’ del terreno posto sul fondo del pane di terra: questo faciliterà l’espansione delle radici. Mettiamo quindi la pianta nel nuovo vaso in modo che il colletto della pianta (quello che abbiamo tra le dita) sia al giusto livello. Riempiamo lo spazio tra il pane di terra e il bordo del vaso con terriccio nuovo, premiamo un poco per evitare sacche d’aria e bagniamo abbondantemente, meglio se per immersione.
Se il vaso è grande
Se la pianta è grande e il vaso non è sostituibile, è utile comunque intervenire per dare una marcia in più alla pianta. Usando un cucchiaio di legno togliamo quanta più terra possibile dalla superficie. Il cucchiaio di legno è fondamentae per evitare di rovinare le radici sottostanti. Riempiamo quindi il vaso con nuovo terriccio di qualità , magari addizionato con un concime granulare e annaffiamo molto bene. La pianta ne avrà un sicuro giovamento.
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