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Potiamo la rosa

Le piante di rosa devono essere potate se si desidera mantenere le piane sane e robuste. Lasciate crescere liberamente, tendono a inselvatichirsi e si espongono a possibili rotture in caso di vento per la debolezza della base. La potatura invece ha anche la funzione di irrobustire la base aumentando la resistenza della pianta alle intemperie. La potatura si può effettuare durante tutto il periodo di riposo vegetativo, evitando le settimane più fredde quando c’è il concreto pericolo di gelate. Questo riduce il periodo utile per la potatura all’inizio dell’autunno e alla fine dell’inverno.

Potando alla fine dell’inverno abbiamo il vantaggio di individuare più facilmente le gemme, già ben visibili e gonfie, ma abbiamo il problema di intervenire dopo le ultime possibili gelate ma almeno due settimane prima del risveglio vegetativo. Se interveniamo quando la pianta sta già germogliando, ne arrestiamo il risveglio, disperdiamo della linfa e la costringiamo a dirottare parte delle energie nella riparazione dei tagli.

Poche semplici regole

La regola generale per le rose recita “Tagliare il vecchio per privilegiare il nuovo”: tagliamo dunque i fusti legnosi più vecchi per dare nuova linfa a quelli giovani. Riduciamo anche questi per indurli a ramificarsi e produrre a loro volta nuovi getti fioriferi. Non bisogna aver paura di tagliare perché più tagliamo e più si rinforza la base e più vigorosa apparirà lo sviluppo della pianta nelle prossime settimane.

Importante è eseguire questa operazione con forbici ben affilate, giustamente dimensionate per tagliare di netto e senza sforzo il legno; prima di cominciare, passiamo le lame della nostra forbice con un batuffolo di disinfettante e ripetiamo l’operazione quando passiamo da una pianta all’altra: eviteremo così di trasmettere involontariamente delle malattie.

Cosa fare dopo

Dopo la potatura, smuoviamo il terreno con una piccola forca, distribuiamo del concime organico (il letame pellettato va benissimo, senza mai esagerare), interriamolo un poco e, se il terriccio ci appare asciutto, diamo un poco d’acqua (un bicchiere può bastare) per inumidire la terra. 

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