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La posta della settimana

<Gianna>

Il mio basilico, benché sia cresciuto bene, presenta delle foglie ingiallite e in alcuni casi anche un po’ accartocciate. Invece di essere verdi e brillanti le foglie appaiono per nulla appetibili. Da che cosa dipende? È comunque consumabile? È una malattia e, se si, come prevenirla in avvenire?

Il suo basilico è stato colpito dalla mosca bianca, nome comune con cui vengono chiamati gli aleurodidi. Si tratta di piccoli moscerini che si insediano sotto le foglie e ne succhiano la linfa. La conferma le viene dal fatto che, toccando le foglie, si vedono svolazzare o saltare da una foglia all’altra.

La loro presenza è più frequente su alcune piante del balcone, probabilmente perché si forma una sorta di microclima a loro ideale o perché i possibili antagonisti naturali fanno più fatica a insediarsi e intervenire.

Gli aleurodidi si possono prevenire con delle trappole cromotropiche (carta moschicida) che ne limitano drasticamente la presenza. In caso di infestazione, è possibile trattare la pianta con olio di Neem, spruzzandolo di notte sotto le foglie.

Anche il sapone molle svolge una buona azione di allontanamento e prevenzione.

Per quanto riguarda le foglie rovinate, anche se non trattate, vanno per lo più scartate: la mancanza di linfa riduce anche la presenza di oli essenziali responsabili del sapore e del profumo della pianta. Inutile quindi cercare di impiegarle per il pesto o per insaporire un alimento.

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