Come le piante reagiscono al caldo
La maggior parte delle piante che coltiviamo con successo nei nostri giardini o sul balcone mostrano di avere il loro massimo sviluppo con temperature tra 20° e 30°C. Questo si manifesta non solo con un aspetto particolarmente rigoglioso, ma anche con la produzione di nuove foglie e, in alcuni casi, anche fiori.
Non tutte le piante si comportano allo stesso modo ed alcune prefersicono un clima più fresco, altre sopportano molto bene la calura estiva. Così come alcune sopportano bene l’esposizione diretta al sole, altre invece non lo tollerano.
Più semplicemente, la pianta ha un suo sistema che potremmo definire di termoregolazione che permette alle foglie di rimanere fresche anche se esposte costantemente al sole. Ci basta toccarne una qualsiasi per renderci conto che, a dispetto dell’esposizione, ha una temperatura inferiore a qualsiasi altro corpo nelle stesse condizioni. Questo “raffreddamento”, necessario per il corretto funzionamento della foglia (così come avviene per i pannelli fotovoltaici), è reso possibile dallo scorrere della linfa e dalla traspirazione. La perdita di umidità attraverso gli stomi abbassa la temperatura della superficie mantenendola sempre a livelli ottimali.
Questo sistema comporta ovviamente la disponibilità di acqua: in mancanza di questa, le foglie non possono essere raffreddate e di conseguenza seccano.
Più acqua e nebulizzazioni frequenti
Si potrebbe pensare a questo punto che sia sufficiente, quando fa molto caldo, fornire alla pianta più acqua. Questo è in parte vero e infatti sopperiamo al maggior caldo con irrigazioni più frequenti e abbondanti. Utile anche, per le piante tropicali, quotidiane nebulizzazioni di acqua sul fogliame per aumentare l’umidità relativa e abbassare la temperatura intorno alla pianta.
La maggior umidità relativa facilita gli scambi gassosi e la traspirazione e quindi il corretto funzionamento della foglia. Non per niente le piante che coltiviamo normalmente in casa sono di origine tropicale e vivono bene in ambienti molto caldi ma anche con un’umidità relativa superiore al 70%.
Uno dei sintomi più evidenti della scarsa umidità ambientale nelle piante di appartamento è il disseccamento delle punte delle foglie. L’umidità ambientale, anche in casa, non dovrebbe essere inferiore al 50%.
Quando fa molto caldo
La pianta reagisce normalmente alla calura rallentando il suo sviluppo e questo per limitare la perdita di liquidi e il possibile disseccamento di alcune parti del fogliame. Questo rallentamento è visibile in tutte le piante che tendono a produrre meno foglie e meno fiori rispetto alle settimane precedenti più fresche.
È possibile in questa fase che alcune foglie, di solito le più vecchie, quelle poste in basso, più grandi, secchino; nulla di preoccupante, saranno presto rimpiazzate.
Se le foglie si afflosciano, è segno che manca acqua nel terreno: questo fenomeno permette alla pianta di ridurre la traspirazione e di contenere intorno a sé l’umidità disponibile. L’irrigazione per immersione è la soluzione da preferire, dove possibile.
Le piante in terra vanno bagnate copiosamente, possibilmente in due fasi: una prima volta per idratare il terreno e renderlo ricettivo (su un terreno secco l’acqua tende a scivolare più che a penetrare) e una seconda volta a distanza di qualche ora per bagnare in profondità il terreno.
Le piante grasse entrano in una sorta di riposo vegetativo proprio per risparmiare l’acqua: per questo risulta totalmente inutile concimarle durante l’estate; anche annaffiarle è per lo più superfluo.
Le piante di origine tropicale sono meglio predisposte al calore estivo, ma solo se questo è associato a un’elevata umidità: frequenti nebulizzazioni sul fogliame aiutano la pianta a sopperire alla maggiore temperatura e a mantenere le foglie turgide e brillanti.
In giardino le condizioni ideali per lo sviluppo delle piante si può ottenere con un impianto di nebulizzazione: oltre a ridurre sensibilmente la temperatura, aumenta l’umidità relativa permettendo alle piante di crescere nel migliore dei modi anche durante le settimane più calde.
In linea generale, quando fa molto caldo, l’irrigazione regolare, da effettuare alla sera tardi o al mattino presto, consente ala pianta di resistere fino all’abbassamento delle temperature, momento in cui riprenderanno vegetare per accumulare risorse per l’inverno.
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