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L'orto in vaso

Quando si parla di orto in vaso nascono inevitabili alcune perplessità, legate per lo più alla quantità di prodotto ottenibile, alla loro reale qualità, alla quantità di lavoro necessario per produrre poche cose, non certo strategiche per la spesa domestica.

La soddisfazione però di mangiare qualcosa prodotto da noi, fosse anche solo un pomodoro, ce lo farà apprezzare come mai.

Ma quali sono le reali possibilità di riuscire a coltivare qualcosa di commestibile? Quali le difficoltà e le possibili spese? Cerchiamo di rispondere a queste legittime domande.

Il vaso e la sua posizione

Stabiliamo subito che per fare un orto sul terrazzo abbiamo bisogno di un’esposizione a Sud, magari parziale, ma che garantisca almeno 4 ore di sole diretto al giorno. Diversamente, è inutile tentare: andremmo incontro a un’inevitabile delusione.

Il contenitore può giocare un ruolo importante: più che la larghezza dobbiamo concentrarci sulla sua altezza. Scegliamo quindi contenitori che siano alti non meno di 20 cm: disporre di contenitori più alti facilita le cose perché mantengono il terreno umido più a lungo a totale beneficio di ciò che coltiviamo. Non è una regola fissa: nelle cassette appese in cui cotiviamo normalmente gerani e petunie possiamo coltivare l’insalata, i ravanelli, i fagiolini. Dovremo bagnarli più spesso perché, essendo poco profonde, la terra tenderà ad asciugarsi molto rapidamente.

L’ideale è utilizzare le fioriere, quelle alte 40 cm e larghe 80 cm o un metro, dove normalmente coltiveremmo due arbusti o rampicanti; e questo perché offrono un rapporto volume/area utile ottimale. Per fare un esempio, in una fioriera lunga un metro e larga 30 cm potremmo coltivare tre piante di pomodoro e una fila di insalata e due piante di basilico. Per fare lo stesso e ottenere il medesimo risultato, dovremmo occupare molti vasi rotondi che occuperebbero sicuramente più spazio.

Ciò non di meno, possiamo usare qualsiasi contenitore abbiamo a disposizione: secchi, mastelli, cestini, sacchi… Se non inseguiamo l’estetica e vogliamo solo fare una prova, ci basta utilizzare il sacchetto della terra, aperto sul lato corto e con la pianta messa nel mezzo: è sufficiente.

In commercio possiamo trovare delle soluzioni molto interessanti dedicate a questo scopo, prime fra tutte, l’OrtodiBama (www.bamagroup.com) e il vaso orto di Verdemax, entrambi con riserva d’acqua.

OrtodiBama
Vaso per orto di Verdemax

Il terriccio ideale

La scelta del terriccio è importante. Il terreno deve poter trattenere l’umidità senza impregnarsi, deve essere fertile, ma leggero, permeabile. Possiamo “rubare” un po’ di terra dall’orto di un amico, purché siamo certi che sia esente da larve o germi o, più semplicemente, possiamo acquistare del terriccio in sacco scelto tra quelli indicati per l’orto, per le semine e i trapianti. Il terriccio universale che compriamo al supermercato può non essere il meglio, ma, se lo arricchiamo con del concime, possiamo farcelo andar bene.

Il concime

Arricchire il terreno che usiamo con una buona dotazione di sostanze nutritive ci aiuta ad ottenere piante forti e sane. Il concime migliore che possiamo usare a riguardo è il letame pellettato, da mettere in ragione di una manciata ogni 15 litri di terra. Nella cassetta dei gerani di cui prima ne metteremo una manciata; nella fioriera da 100 cm ne metteremo 5 o 6.

Il letame va mescolato al terreno prima della semina o del trapianto; basterà a fornire nutrimento alla pianta per tre mesi.

I tutori

Se vogliamo coltivare pomodori, melanzane, peperoni o piante rampicanti (fagioli, fagiolini, etc.) dobbiamo prevedere dei tutori con cui sostenerle. I tutori, alti almeno 150 cm, devono essere messi prima di mettere le piante o rischiamo, mettendoli dopo, di rovinare le radici. Possiamo usare delle canne di bambù o dei bastoni o sfruttare una grata, se l’abbiamo, a cui legare le piante.

Cosa coltivare

Possiamo coltivare quasi tutto in vaso esattamente come possiamo coltivare qualsiasi pianta ornamentale o verde in vaso; i limiti sono dettati dalle dimensioni della pianta e dalle sue esigenze di spazio. Scartiamo perciò l’idea di coltivare le zucche, le angurie o i meloni perché, benché sia teoricamente possibile, avremmo bisogno comunque intorno al vaso di una tale quantità di spazio da dover rinunciare al balcone stesso.

Orientiamoci perciò, specie al primo tentativo, su ortaggi più normali, quali i pomodori, la lattuga, gli spinaci, i peperoni. Potremo iniziare dalle piante a  maturazione tipicamente estiva per poi sfruttare il nostro orto in vaso per coltivare degli ortaggi invernali, quali la verza, il cavolfiore, i ravanelli, gli spinaci. Con un minimo di pratica potremo utilizzare il nostro orto quasi tutto l’anno alternando diverse colture e diversi raccolti. Se l’esposizione è buona e abbiamo la possibilità di proteggere l’orto con una copertura trasparente (cellophane, pvc, etc) potremo prolungare la coltivazione anche in inverno.

Quali problemi

Possiamo in queste settimane procurarci delle piantine già formate di pomodoro, melanzana, peperone, magari con qualche fiore già presente. Se il nostro terrazzo prevede dei fiori, sarà più facile attirare le api per l’impollinazione; contorniamo perciò il nostro piccolo orto in vaso di piante fiorite se vogliamo ottenere i migliori risultati.

Durante la coltura ci basterà fornire regolarmente acqua e legare le piante ai tutori seguendone la crescita.

Uno dei problemi che possiamo incontrare è dovuto ai parassiti: afidi e ragnetto rosso sono i più comuni. Per questo è fondamentale osservare le nostre piante con regolarità, oseremmo dire tutti i giorni, per non dar modo ai parassiti di moltiplicarsi e devastare i nostri ortaggi. Se ci accorgiamo della loro presenza dobbiamo intervenire subito utilizzando un insetticida pronto uso o, meglio ancora, un rimedio bio.

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